Amstrong....

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Offline Daniela

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Amstrong....
« il: 15 Dic 2013, 12:12 »
Armstrong, prima combine a 22 anni
Ottobre 1993: centomila dollari a Gaggioli per lasciarlo vincere Un piano diabolico: i soldi dentro a un panettone


FIRENZE - In netto anticipo sul calendario, Babbo Natale bussò alla porta della stanza d’albergo di Roberto Gaggioli una sera di ottobre del 1993. Gaggioli, ciclista professionista, riposava in un hotel dalle parti di Bergamo: «Era un giovane collega americano. Mi consegnò un panettone in confezione regalo augurandomi “Merry Christmas” e andò via. Nella scatola centomila dollari in biglietti di piccolo taglio. Quel collega era Lance Armstrong». All’epoca Armstrong aveva 22 anni. Appena diventato a sorpresa campione del mondo, era ancora lontano dal tumore, dall’Epo, dai Tour che gli portarono fama planetaria e ricchezza. I soldi consegnati a Gaggioli furono (una parte) del pagamento della prima combine della sua carriera. Una storia finora mai raccontata .

Tutto comincia nella primavera del 1993. Thrift Drug, una catena di farmacie, mette in palio il più grande premio mai assegnato in una corsa ciclistica: un milione di dollari, garantiti da una polizza dei Lloyd’s di Londra, all’atleta che avesse vinto tre importanti corse del circuito Usa in venti giorni. La sfida si chiamava «Million Dollar Race» e il neoprofessionista Armstrong la prese sul serio. Vinse in volata la prima corsa in linea, a Pittsburgh. Poi affrontò la seconda, una prova a tappe in West Virginia, restando in maglia di leader dal primo all’ultimo giorno. Lanciata la sfida, tra Armstrong è il milione c’era solo la «CoreStates» di Filadelfia: un circuito spezza-gambe con centomila spettatori a tifare.

Era la corsa del cuore dello «zingaro» Roberto Gaggioli, emigrato negli States dove diventò l’italiano più vincente di sempre. Gaggioli, il favoritissimo, quel giorno lo ricorda nella sua casa di Vinci: «È passato tanto tempo, ora posso parlare. Lance mi avvicinò prima del via. Disse che la mia squadra, la Coors Light, era d’accordo e mi parlò del compenso: centomila dollari. Capii che tutto era già deciso. A due giri dalla fine entrai nella fuga buona con Lance, Bobby Julich e alcuni italiani della Mercatone. A un segno di Lance mi voltai e feci finta di non vederlo scattare. Vinse per distacco». I soldi arrivarono quattro mesi dopo.

Perché non reagirono gli italiani? Gaggioli: «Avevano ottimi motivi». I corridori Mercatone nella fuga erano quattro: Biasci, Canzonieri, Pelliconi e Massimo Donati. Netta superiorità numerica: perché non inseguire il texano? Abbiamo chiesto spiegazioni a tutti. Simone Biasci, il più veloce: «Partita la fuga Lance trattò con Canzonieri: andò bene, guadagnammo più noi in un giorno che i nostri compagni in tre settimane al Giro d’Italia». Canzonieri, ragusano, replica nervoso: «Lasciate stare Armstrong, sta pagando abbastanza. Io non ricordo nulla». Roberto Pelliconi, faentino, invece ricorda benissimo: «Canzonieri e Lance si misero d’accordo per cinquanta : Angelo pensava dollari, Lance lire. Al Giro di Lombardia ci consegnò 50 milioni, risparmiando il quaranta per cento col cambio favorevole». Donati: «Assistetti alla trattativa ma ero giovane: non feci domande. A ottobre Canzonieri mi consegnò il denaro. Mai guadagnato tanto in carriera».

Centomila dollari a Gaggioli. Cinquanta milioni di lire alla Mercatone. E tanti soldi ancora per ammorbidire gli altri team. L’ex corridore neozelandese Stephen Swart ha dichiarato alla tv australiana Abc che Armstrong gli promise (e pagò) 50 mila dollari per «frenare» la sua squadra in West Virginia. Era così sicuro di vincere il milione da giocare d’azzardo. Ma l’epilogo della prima grande truffa di Armstrong è beffardo. Quando andò a ritirare l’assegno, il texano scoprì che il milione era tale solo se ritirato in rate da 50 mila dollari per vent’anni. Scegliendo il cash, la cifra si riduceva a 600 mila dollari e andava tassata del venti per cento. Il texano, che doveva pagare subito i creditori e diciotto tra compagni di squadra e membri dello staff, non ebbe scelta: gli restò, probabilmente, solo un pugno di dollari. A noi resta un’idea: che a barare Lance Armstrong abbia cominciato ben prima che a doparsi.


  :o :(  :x


Cialtron_Heston

Cialtron_Heston

Re:Amstrong....
« Risposta #1 il: 15 Dic 2013, 12:20 »
Sempre odiato, a pelle, ha distrutto il ciclismo elevando il doping a elite per pochi,costosissimo, che solo lui poteva permettersi.
Un farabutto.

Offline gesulio

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Re:Amstrong....
« Risposta #2 il: 16 Dic 2013, 09:16 »
alla definizione virgolettata: "un giovane collega americano" ho smesso di leggere.
nell'ottobre 1993 il giovane collega aveva appena vinto una garetta insulsa chiamata campionato mondiale su strada per professionisti.

la credibilità di Armstrong è finita, per quanto mi riguarda, quindi non serve continuare a mettere briscole su una mano già persa.

di questo passo tra un paio di mesi usciranno testimonianze di lui che fuori dalle scuole offriva caramelle (dopate) ai bimbi. almeno scrivetele credibili.

Offline Eagles77

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Re:Amstrong....
« Risposta #3 il: 16 Dic 2013, 11:15 »
Dal mio punto di vista monopalla non è mai stato credibile, l'ho sempre criticato nei modi.
E tutti sono stati suoi complici, dai compagni di squadra, ai suoi direttori sportivi, agli organizzatori del Tour,  fino all'UCI che con armstrong c'ha magnato anni e anni
Re:Amstrong....
« Risposta #4 il: 16 Dic 2013, 12:43 »
alla definizione virgolettata: "un giovane collega americano" ho smesso di leggere.
nell'ottobre 1993 il giovane collega aveva appena vinto una garetta insulsa chiamata campionato mondiale su strada per professionisti.

la credibilità di Armstrong è finita, per quanto mi riguarda, quindi non serve continuare a mettere briscole su una mano già persa.

di questo passo tra un paio di mesi usciranno testimonianze di lui che fuori dalle scuole offriva caramelle (dopate) ai bimbi. almeno scrivetele credibili.
concordo. Grandissima delusione. Ma ancora più deluso dall'omertà del sistema. Tutti sapevano.
Ok, questo era un boss ma, cavolo.
Quando immagino qualche ciclista pulito, sforzandomi, me vié in mente solo Indurain.

Offline Daniela

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26050
Re:Amstrong....
« Risposta #5 il: 16 Dic 2013, 21:54 »
oddio a me Indurain mi è sembrato sempre proprio il primo fra i dopati :roll:
Re:Amstrong....
« Risposta #6 il: 17 Dic 2013, 12:44 »
oddio a me Indurain mi è sembrato sempre proprio il primo fra i dopati :roll:
Non mi pare.
guarda Danié, quando c'era Pantani che lo attaccava con i suoi proverbiali scatti e contro scatti, lui è entrato in crisi varie volte limitando da campione il passivo.

Cialtron_Heston

Cialtron_Heston

Re:Amstrong....
« Risposta #7 il: 17 Dic 2013, 12:55 »
Doverosa precisazione.
Quando correvano Indurain e Pantani tutti e sottolineo tutti i ciclisti facevano uso di Epo.
Quindi c'era una sorta di livellamento e quello che vinceva lo faceva perchè piu' forte di tutti gli altri,questo fino al 1999.
Pantani pagò per tutti,questa è un'altra storia.

Da quel momento in poi il doping fece il salto di qualità,con  pratiche molto piu' sofisticate e soprattutto molto costose,che non tutti potevano permettersi,al contrario del milionario mafioso Armstrong.

Offline Daniela

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26050
Re:Amstrong....
« Risposta #8 il: 17 Dic 2013, 13:32 »
Non mi pare.
guarda Danié, quando c'era Pantani che lo attaccava con i suoi proverbiali scatti e contro scatti, lui è entrato in crisi varie volte limitando da campione il passivo.

Indurain non era uno scattista
io me lo ricordo recuperare in salita in modo graduale (quando ci riusciva)
ma mai entrare in crisi e piantarsi
Re:Amstrong....
« Risposta #9 il: 17 Dic 2013, 13:41 »
Indurain non era uno scattista
io me lo ricordo recuperare in salita in modo graduale (quando ci riusciva)
ma mai entrare in crisi e piantarsi
diciamo che sapeva mascherare e soprattutto andare sopra la soglia del dolore.
La sua maschera in alcuni arrivi di montagna a me diceva tutto. Poi sai... po esse il più trogato dei trogati ma se ce lo becchi, altrimenti tutti so trogati e nessuno è trogato.
Re:Amstrong....
« Risposta #10 il: 17 Dic 2013, 13:42 »
Doverosa precisazione.
Quando correvano Indurain e Pantani tutti e sottolineo tutti i ciclisti facevano uso di Epo.
Quindi c'era una sorta di livellamento e quello che vinceva lo faceva perchè piu' forte di tutti gli altri,questo fino al 1999.
Pantani pagò per tutti,questa è un'altra storia.

Da quel momento in poi il doping fece il salto di qualità,con  pratiche molto piu' sofisticate e soprattutto molto costose,che non tutti potevano permettersi,al contrario del milionario mafioso Armstrong.
sta tesi (è una tesi) a me lascia qualche dubbio altrimenti arriviamo alla simpamina e alla carne de piccione...
 

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