Quante domande!
Allora, andiamo con ordine e quindi comincio dalla fine....
La cosa importante all'inizio è, a mio avviso, acquisire solidità con i ferri medi e corti.
Io so che con un pitch - in condizioni normali (di vento e temperatura) - faccio 100 mt, 110 con un ferro 9, 125 con un ferro 8, 140 con un ferro 7, 155 con un ferro 6.
Questo dipende molto più dalla precisione di impatto della faccia del bastone sulla palla e dalla correttezza dello swing che non dalla velocità.
In più, la direzione della palla rispetto alla posizione bersaglio (che non sempre è la bandiera...) non parte mai più di 3 o 4 metri a destra o a sinistra. Vado dritto insomma, o almeno ci provo
Ma la cosa più importante è che questo capita 7 volte su 10 (non troppo rispetto a quanto vorrei, infatti mi in.cazzo piuttosto spesso...
, poi penso a quanto poco pratico e mi calmo....
)
Per arrivare a questo risultato (anche migliore, se ci riesci) c'è un'unica strada: praticare molto, alternando sessioni con ferri pari (100 palline con pitch, ferro 8 e ferro 6) e ferri dispari (100 palline con ferro 9, ferro 7 e ferro 5).
Poi vai sul putting green e provi approcci (con diversi ferri, dal sand al ferro 9) e put
Quando ha fatto questo, dei legni dal tee di partenza hai un bisogno relativamente contenuto, limitato alle occasioni in cui davanti ti trovi un ostacolo (un fosso, un laghetto, ecc) e quindi riesci a giocare con relativa precisione, senza perdere (troppe) palle.
Hai un approccio al gioco più regolare e con meno frustrazioni; certo, giochi per il bogey e non per il par (o per il birdie) ma all'inizio è a mio avviso fondamentale controllare il proprio gioco e concentrare il proprio swing sui colpi da 150 mt in giù.
Con i legni e il drive è facile fare fade (anzi, più spesso slice) e all'inizio capitava pure a me (e ancora adesso, qualche volta)
La causa prevalente è che il bastone arriva dall'esterno invece che dall'interno e la faccia è "aperta" all'impatto.
Il perché questo capita varia da swing a a swing: impugnatura "debole" del bastone, movimento anticipato dei fianchi (sway, il mio problema), cedimento delle ginocchia, rotazione delle spalle errata, ecc...
Ci sono dozzine di trucchetti per ridurre il problema: correggere l'impugnatura (più "forte" la mano destra, la sinistra o entrambe), posizionare la palla più sul piede sinistro (sei destro, vero?), aprire di più la punta del piede sinistro per favorire la rotazione in avanti, chiudere un po' spalle e fianchi sul set up, ecc...
Ma questi accorgimenti, a mio avviso, ti servono quando sei sul percorso e la giornata non è delle migliori: per tamponare il problema, insomma.
La soluzione migliore è sempre tornare in campo pratica e con l'aiuto di maestro (e magari di una ripresa) correggere lo swing, ruotando correttamente e cercando di far arrivare il bastone sulla palla dall'interno.
Certamente l'attrezzatura aiuta.
Adesso ci sono i nuovi driver, ad esempio, che possono essere settati per compensare i difetti principali.
In generale, la scelta di un bastone o di uno shaft con particolari caratteristiche (grado di rigidità, grado e punto di torsione) ti aiuta e non poco.
Però rimane sempre un problema di manico, purtroppo (o per fortuna)
P.S. Per il drive (ma anche per tutti gli altri colpi) ti dò un suggerimento di cui pochi parlano: prova a tenere costante la pressione delle mani sull'impugnatura dall'inizio alla fine dello swing....