Esordio nel Genoa più o meno in contemporanea con Panucci, tant'è che Milan e Juventus se li spartirono equamente. A Torino l'aveva voluto Trapattoni insieme all'ex reggiano Francesconi per emulare le "frecce tricolori" del Parma, Benarrivo e Di Chiara.
L'esito fu deludente, causa l'involuzione tecnica e le vicende personali di entrambi. Forse pesava anche l'adattamento a una piazza diversa, perché Fortunato le qualità le aveva e le avrebbe forse dimostrate anche in bianconero: purtroppo non ne ebbe il tempo.
Ricordo due particolari: i tifosi che lo perseguitavano, imputando il calo di rendimento alla continua frequentazione di discoteche; l'inumano striscione con cui la Maratona lo "salutò" nel derby successivo.
Il calcio era già malato, lui purtroppo ancora di più. Che la terra gli sia lieve.