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Olimpiadi, festa al Maracanà. Vanderlei accende il braciere
La cerimonia è una ventata di ottimismo per un Paese che ne ha un tremendo bisogno. Il Brasile si presenta al mondo con le sue contraddizioni e la sua allegria e getta i semi per il futuro. La Bundchen incanta. Al maratoneta, bronzo ad Atene dopo un'aggressione, l'onore dell'accensione del braciere
06 AGOSTO 2016 - RIO DE JANEIRO (BR)
Porca miseria, quanti chilometri abbiamo fatto per entrare fino a qui, respinti a ogni porta da volontari dubbiosi e poliziotti presi da altre, comprensibili preoccupazioni. Ma ora siamo al Maracana e il Brasile, e Rio, ci conquistano. La cerimonia d'apertura è bella, dolce, ti cattura in ogni scena: prova a far brillare la semplicità, regala una ventata di ottimismo a una città e a un mondo che ne ha un tremendo bisogno. Lo sport, il mare, la musica, il carnevale, il mondo, la bicicletta, anzi i colorati tricicli che portano il cartello delle 206 nazioni che sfilano. È una grande mischia di colori e storie che diventano spettacolo puro. Fino alla scena finale, quando le voci di Caetano Veloso, Gilberto Gil e Anitta fanno da apripista all'arrivo della fiamma olimpica. Che fa il suo ultimo tratto nelle mani di un ultimo tedoforo a sorpresa: Vanderlei Cordero de Lima, ma sì proprio lui, il maratoneta aggredito ad Atene 2004 da un predicatore irlandese fuori di testa, e messo fuori gioco per secondi preziosi il giorno del trionfo di Stefano Baldini. Quella domenica, Vanderlei dovette accontentarsi della medaglia di bronzo, per questo viene ora "risarcito" con questa scelta a sorpresa.
MISCHIARSI E' BELLO — Mischiare, mischiarsi. Anche se questo è un verbo che è antipatico agli svariati presidenti che seguono tutto da lassù, nella tribuna autorità. Ma il Brasile vuole dire questo al mondo: siamo figli tuoi, della tua diversità, dei tuoi continenti, E allora ecco il rumore del mare e le tre navi che portano europei, africani, arabi-orientali, il cocktail che ha prodotto la sofferenza, il talento, la vita di questo straordinario e a volte disperato popolo. "Cerchiamo le cose che abbiamo in comune e celebriamo le differenze!", grida l'attrice Regina Case'. E uno dei momenti finali sarà la corsa e la premiazione di Kip Keino, il mito olimpionico del mezzofondo, l'inizio della storia del Kenya che vince. Un africano fra i bambini brasiliani che lo circondano e corrono con lui. E lui, uno straniero che però qui è talmente a casa che quando chiede cibo ed educazione per il futuro del mondo, strappa un applauso strepitoso.
Gisele Bundchen la stella della serata. AfpIl Maracanà visto dall'alto: è la serata del via ai primi Giochi sudamericani. AfpGettyIl Cristo Redentore di Rio Fuori le proteste. AfpEpaAfpDentro clima elettrico. EpaGettyEpaReutersGettyAfpSi alza la bandiera brasiliana durante l'inno. Un momento toccante, col solo suono della chitarra, cantato da Paulinho Da Viola. AfpAfpGettyReutersApReutersGettyReuters L'ultima sfilata di Gisele Bundchen. GettyGettyGazzetta dello SportEpaReutersReutersGettyCoreografia da urlo alla fine della sfilata. ReutersAfpReutersGettyCarlos Nuzman, presidente del Comitato Organizzatore, dà il benvenuto. ApIl presidente del Cio nel discorso inaugurale. ApFra i fischi il presidente provvisorio brasiliano, Michel Temer, dichiara aperti i Giochi di Rio. ApL'arrivo della bandiera olimpica. ApL'alzabandiera. EpaApGuga Kuerten porta la torcia al Maracanà. Ap Ma l'ultimo tedoforo è Vanderlei de Lima, battuto da Baldini nella maratona di Atene 2004 dopo essere stato assalito da un folle mentre era in testa. ApIl braciere è una magia pura. ApEcco il braciere di Rio 2016. GettyGisele Bundchen la stella della serata. Afp
GALLERIAMaracanà elettrico: via alla cerimonia inaugurale SHARE
GAROTA E AEROPLANINO — Il Brasile, nonostante tutti i suoi guai, vuole tornare a volare. E allora ecco comparire il 14 bis, il mitico aeroplano di Alberto Santos Dumont, che ci porta 110 anni indietro, a quello che i brasiliani ritengono il primo volo vero, senza "spinta" e con tanto di pubblico a fare il tifo. Forse è il momento più struggente della prima parte: l'aeroplanino che vola sul Maracanà mentre le immagini in tutto il mondo lo portano a spasso per Rio a incontrare il Cristo Redentore, le spiagge di Copacabana, ma anche la favela di Rocinha. E subito dopo Daniel Jobim, che strega tutti con le note che suo nonno Tom e il suo amico Vinicius de Moraes inventarono guardando Eloisa, la garota de Ipanema, capolavoro della bossa nova, interpretata in mezzo allo stadio da Gisele Bundchen.
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La Grecia apre la sfilata a Rio 2016. Brividi. ReutersReutersIl Sudafrica. ReutersL'Afghanistan. ReutersLo squadrone tedesco. GettyAhi, l'Argentina è stata fischiata da alcuni spettatori del Maracanà. ReutersL'Arabia Saudita. ReutersGli australiani sono da applausi. Occhio alla giacca... Ap Ci sono tutti i nomi delle medaglie d'oro aussie. ApplausiIl portabandiera dell'Austria? Il pongista Jia Liu. ApIl Brunei. ReutersOgni nazione è stata accompagnata: stavolta non solo da uomini e donne, ma anche da transessuali. EpaIl Centrafrica. EpaLa Cina. ApIvet Lalova, coniugata Collio, portabandiera della Bulgaria. ReutersIl Burundi. ApCaroline Wozniacki portabandiera danese. ApIl Bahrain. ReutersMichael Phelps orgoglioso portabandiera degli Usa. ApRafa Nadal portabandiera della SpagnaIl Burkina Faso. EpaAndy Murray portabandiera britannico. ApLa Francia. ReutersLa Micronesia. EpaLe Figi. EpaIl Bhutan. ReutersL'Honduras. ApAuguri Federica! Il 28° compleanno da portabandiera a Rio. ReutersL'Italia. ApShelly-Ann Fraser-Pryce portabandiera con capigliatura... perfetta per la Giamaica! ApIl Camerun. ApL'orgoglio di Fede. AnsaSergei Tetiukhin portabandiera della Russia. ApL'Indonesia. ApPita Nikolas Taufatofua portabandiera di TongaBrividi: ecco la prima volta della rappresentativa degli atleti rifugiati. EpaEpaIl boato finale: entra il Brasile. ApApReutersLa Grecia apre la sfilata a Rio 2016. Brividi. Reuters
GALLERIALa sfilata delle Nazioni SHARE
DENTRO E FUORI — Tutto è contraddizione in questa serata. Il Brasile presenta il suo biglietto da visita al mondo senza presidente, meglio con un reggente, Michel Temer, sommerso dai fischi nel momento in cui dichiara aperti i Giochi. E ancora: in un Paese che ha spesso assalito ferocemente il suo ambiente, si deve ripartire dagli alberi, dalla pace fra la città e ciò che c'è fuori. E allora ecco l'idea: a ogni atleta che sfila viene regalato un seme che nella piazza della cerimonia viene depositato in appositi contenitori. I semi diventeranno alberi e popoleranno la "foresta degli atleti" a Deodoro, uno dei poli olimpici dei giorni che ci aspettano. Ma ci sono altri opposti che si toccano: per esempio, campioni milionari che si commuovono, come fa Rafa Nadal portando la bandiera della Spagna e felice come un bambino a cui hanno regalato la prima racchetta. E poi c'è una domanda: quanto Brasile c'è qui dentro, quanto è rimasto fuori. Ci viene in mente un campetto visto poco prima di venire qui, dove alcuni ragazzini giocavano a pallone senza regole. Ora saranno davanti alla tv? Che penseranno di tutto questo?
BOATO ITALIA — Per l'Italia è quasi la prima medaglia per la botta di entusiasmo che ci accoglie quando Federica Pellegrini entra emozionata con la sua bandiera e davanti a un corteo eccitato, elettrizzato dall'Olimpiade che comincia. Nella gara dell'applausometro vincono tutti, o quasi. Intanto i vicini di casa, si fa per dire: la Colombia sbanca, ma è il Messico che fa saltare di gioia lo stadio. Come quando sfila la Palestina. Solo l'Argentina, vecchia e nuova nemica pallonara, si prende qualche fischio. Gli Stati Uniti arrivano quasi di corsa con Phelps alla guida, la Gran Bretagna sceglie pantaloncini bianchi quasi che il portabandiera Murray dovesse cominciare a giocare subito. La Cina è un tripudio di giallo (le donne) e rosso (gli uomini) che sembra la Curva Sud dell'Olimpico giallorosso. L'Iran ha scelto Zahra Nemati per portare la sua bandiera: è in carrozzina, una paralimpica che qui è anche olimpica nel tiro con l'arco. Il boato per la squadra dei rifugiati precede l'eccitazione finale, l'adrenalina a palla dentro lo stadio quando la pentatleta Yana Marques fa fare un dolce girotondo alla bandiera verde e oro. Mentre parte "Brazil, Brazil..." Arrivano poi i discorsi ufficiali e la scelta a sorpresa di Vanderlei. L'Olimpiade va a dormire, con il cuore che batte forte e una voglia matta di cominciare.
