Calcio, lotta al doping con test sul sangue e passaporto biologico

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Offline Regina

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Calcio, lotta al doping con test sul sangue e passaporto biologico
« il: 12 Feb 2013, 18:57 »
La lotta al doping
L'Agenzia mondiale antidoping: «Calcio, più test sul sangue e si adotti passaporto biologico»
Foley, presidente della Wada: «Potrebbero fare di più e li incoraggiamo a fare di più»

John Fahey, presidente della Wada (Ap)John Fahey, presidente della Wada (Ap)
Troppi pochi test sul sangue. E nessun passaporto biologico. La lotta contro il doping nel mondo del calcio va rafforzata. L'allarme arriva dall'Agenzia mondiale antidoping (Wada) che ha chiesto al mondo del pallone non solo più test per rintracciare l'epo di ultima generazione, ma anche di introdurre il nuovo passaporto biologico, uno strumento più ad ampio spettro in quanto può essere usato per indicare il possibile doping piuttosto che evidenziare una specifica sostanza.

EPO - «Nel calcio non ci sono abbastanza test per l'Epo», ha detto il presidente della Wada, John Fahey, in un simposio a Londra. «Potrebbero fare di più e li incoraggiamo a fare di più». Il passaporto biologico è stato adottato da 25 sport, tra cui il ciclismo, uno sport offuscato dal doping negli ultimi 30 anni. Lo stesso statunitense Lance Armstrong, che è stato spogliato dei suoi sette Tour de France vinti, e che ha ammesso di aver preso un cocktail di droghe durante la sua carriera, ha detto che l'introduzione del passaporto biologico è stato uno strumento importante per ridurre il consumo di droghe nel ciclismo. »Direi che ora sappiamo che il passaporto biologico dell'atleta è uno strumento molto efficace«, ha detto Fahey. «Perchè il calcio non lo utilizza? Possono? La mia opinione è che li renderebbe più efficaci».



Già il fatto che la Wada parli solo di epo, e non di tutte le nuove forme di doping biologico la dice lunga su quanto i controlli nel mondo del calcio siano obsoleti e del tutto inidonei a scongiurare il fenomeno, IMHO largamente diffuso; forse è solo una casualità, ma almeno è confortante vedere che queste dichiarazioni arrivino dopo la drammatica e lunghissima testimonianza di Jaksche al processo Fuentes. Il corridore, oltre ad aver elencato minuziosamente tutte le sostanze assunte in carriera e le relative modalità di somministrazione ed aver fatto i nomi di tutti i dirigenti coinvolti nelle pratiche, ha esplicitamente detto che Fuentes prima di occuparsi prevalentemente dei ciclisti aveva lavorato con i più grossi club calcistici: l'ipotesi che il medico rifornisse le squadre di alto livello comincia a diventare più di un sospetto, la Real Sociedad è un pesce piccolissimo nel mare in cui sguazzava Fuentes  :roll:


Cialtron_Heston

Cialtron_Heston

Re:Calcio, lotta al doping con test sul sangue e passaporto biologico
« Risposta #1 il: 12 Feb 2013, 19:35 »
Quando uscì lo scandalo infatti,si parlava di grossi nomi del calcio spagnolo,si vociferava di Ronaldinho,quindi del Barcellona,poi misero tutto a tacere.
L'anno dopo Dinho venne al milan praticamente scoppiato a soli 28 anni.
Nessuno ha piu' parlato di questa faccenda,salvo poi,la stampa spagnola,gettare fango
come al solito sull'Italia tirando in mezzo il milan di Ancelotti e i rapporti ambigui con Fuentes,notizia della settimana scorsa.
 

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