Comunque, per gradire:
Il clima di tensione creato ad arte dal Barcellona e dai suoi giocatori ha portato i suoi preoccupanti frutti già prima della partita di stasera. Già all’aeroporto i nerazzuri sono stati accolti con fischi e insulti dai supporter locali, che hanno risparmiato solo l’ex Samuel Eto’o, oggetto di applausi. Anche nell’albergo che ospita l’Inter c’è la sensazione che il livello di guardia della sicurezza sia superiore rispetto alla media. L’episodio più significativo però è stato ieri sera, dopo la conferenza stampa di Josè Mourinho. Salito sul pulmino messo a disposizione dall’Uefa, il tecnico portoghese è stato assalito all’uscita da alcuni tifosi, che hanno fatto traballare per un po’ il mezzo, lanciando contemporaneamente pacchetti di sigarette, lattine e quant’altro. Insomma, considerando che la partita sarà solo stasera, la strategia del terrore messa a punto dai catalani sta già varcando i limiti del consentito
Campioni di cviltà 'sti catalani.
Mah, se mi posso permettere , conoscendo le dinamiche che animano il tifo in Spagna, quest'articolo è un'amplificazione , per giunta distorta, di quanto sta succedendo a Barcelona. Del resto noi italiani siamo maestri nell' esasperare gli animi, nel metterla sempre sul piano "fisico"; quello della lotta con il resto del pianeta tanto si parli di guerre mondiali, di calcio o del culo della Bellucci. Questa visione "complottara" che vuole tutti contro la povera l'Ita
glia.
Dalle notizie che ho potuto seguire, il massimo dell'inciviltà , si è raggiunto terminata la conferenza stampa di Mourinho che è stato l'unico veramente bersagliato al grido, piuttosto volgare , per carità, di "ese potugues, hijo puta es". Lanciato da un gruppetto di fancazzisti occasionali che niente hanno a che vedere con i fancazzisti di professione nostrani.
Per il resto, che io sappia, non è successo nulla. Nulla di eclatante, nulla che abbia "varcato i limiti del consentito".
L'atmosfera a Barcelona è elettrica e non potrebbe essere altrimenti. L'ambiente è carico ed i giocatori hanno provato a caricarlo ulteriormente con spot e dichiarazioni che , solo apparentemente, possono sembrare bellicose.
L'intervista di Piqué , ad esempio, sentita con le mie orecchie, ha un tenore decisamente diverso da quella interpretata e riarrangiata dalla stampa italiana.
Lo stesso Guardiola ieri , con la solita pacatezza che lo contraddistingue, interpellato sull'argomento, ha dichiarato: "No, i giocatori dell'Inter non odieranno la propria professione. Si divertiranno a giocare a calcio. Poi torneranno a casa felici in caso di vittoria o tristi se dovessero perdere".