Io sono sempre più convinto del fatto che i prestiti per i giovani vadano regolamentati in modo adeguato.
Tanto si sa che è una squadra di categoria inferiore che vede la mal parata s'affida al 32enne di sicuro affidamento anziché al 20enne che non è manco suo.
A meno che il giocatore in questione non dia già affidamento, ma quel punto te lo tieni, visto che la Lazio ha (ahimè) la dimensione giusta per farli crescere certi giocatori.
A livello nazionale, ha poco senso imporre giocatori cresciuti nel vivaio a squadre di serie A (che tanto li mettono in lista ma gli fanno fare spezzoni), se non si implementa un qualche aiuto proveniente anche dalle serie inferiori dove i giocatori possono fare veramente esperienza senza bruciarsi.
Dispiace dirlo, ma l'unica formazione che lavora bene con i giovani nel passaggio dalle giovanili al professionismo sono le merde (che, ribadisco, magari morono presto e male
), tramite appoggi con le altre società di serie A, B ed estere (vedere gli esempi di sanabria e ponce, quest'ultimo già in gol all'esordio con il Granada) e formule che favoriscono realmente la valorizzazione del giocatore.
Che poi il prodotto del vivaio non è che deve giocare per forza di cosa con la società di appartanenza, ma essere anche, e soprattutto, fonte di plusvalenza e di scambio.