Stadio della.... (Topic ufficiale)

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Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7980 il: 23 Mag 2017, 06:47 »
Ecco lo stadio nuova versione Ma è ancora lite (Corriere dello Sport)
 
Arriva il progetto, il Comune accelera Serve una delibera prima del 15 giugno
 
di Marco Evangelisti
 
Roma
 
Ci stanno provando, di questo va dato loro atto. La Roma e i suoi tecnici si sono messi al tavolo - al computer, via - e hanno aggiustato in tempi piuttosto rapidi il progetto del nuovo stadio e di quanto deve stargli intorno per sostenerlo. Il Comune continua a promettere e a garantire che tutto sarà fatto certamente per bene ma pure nei tempi stabiliti. Ieri è arrivato in Campidoglio un po’ di materiale che la giunta 5 Stelle, diventata a forza d’insistere entusiasta del progetto, ha identificato come decisivo. Neppure dalla parte di chi lo ha realizzato si sono spinti così avanti: qualche tabella peraltro ricca di dati, alcuni disegni sulla sistemazione dell’area, un paio di visualizzazioni grafiche.
 
Dati. Ma era proprio quello che ci serviva, ripetono al Comune. E se lo dicono loro va benissimo. In effetti che in Campidoglio abbia preso il sopravvento la volontà politica di portare avanti l’idea di James Pallotta e della Roma appare ormai chiara. Così come appare chiaro che road map e modalità giuridiche si modellano passo dopo passo. Daniele Frongia, assessore allo sport, proprio ieri ha dichiarato: «Si va avanti, abbiamo approvato la memoria di giunta che ha fatto il punto della situazione. Novità tra qualche settimana».
Anche prima, a quanto sembra. Ecco, anche se un po’ schematica, la mappa del territorio ed ecco le caratteristiche del progetto dopo la cura dimagrante frutto dell’accordo tra Roma e Comune. Servizio minimo di 20.000 passeggeri all’ora sulla Roma Lido, nuovi treni (non si sa quanti), ulteriori 7.500 passeggeri all’ora alla stazione Magliana in occasione degli eventi sportivi, unificazione tra Via Ostiense e Via del Mare tra raccordo anulare e Viale Marconi, prolungata dunque rispetto all’ipotesi originale. Due ponti ciclopedonali (una fissazione magari sana questa delle bici), conferma del parco fluviale che anzi risulta ampliato, nuovi punti di accesso al Tevere, messa in sicurezza del fosso di Vallerano e di quello dell’Acqua Acetosa.
 
Astuzia. A leggerlo, sembra tutto abbastanza vago. Ma è chiaro che le prossime settimane di cui parla Frongia serviranno agli uffici urbanistici per mettere a punto i dettagli. Quel che contava per i 5 Stelle era avere tra le mani qualcosa da portare al voto dell’assemblea capitolina che deve modificare la delibera della giunta Marino (novazione, si dice in termini tecnici) per salvare l’interesse pubblico dell’opera. Il termine ultimo che la giunta guidata da Virginia Raggi si è data per l’approvazione è il 15 giugno. Data che, come fanno notare alla Regione Lazio, coincide con la chiusura definitiva della conferenza dei servizi.
E’ il solito gioco di astuzia sul conto dei giorni: per il Comune la proroga di fatto concessa arriva al 30 giugno, la Regione ribadisce che non esiste alcuna proroga e il 15 è solo il termine fissato per la decisione (anche sul vincolo posto dalle belle arti sul vecchio ippodromo, peraltro). Comunque il punto è questo: se la Roma vuole, come vuole, aprire i cantieri nei primi mesi del 2018 non può permettere che la conferenza dei servizi in corso venga azzerata. Altrimenti si riparte da un anno fa, a dir poco.
 
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7981 il: 24 Mag 2017, 17:09 »
La prima pietra se la mettessero al collo, 2018 o 2021, non abbiamo fretta.
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7982 il: 26 Mag 2017, 06:07 »
Stadio, il regalo del governo: appartamenti a Tor di Valle (Il Messaggero)

IL PROVVEDIMENTO

In attesa del faccia a faccia tra Virginia Raggi e James Pallotta della prossima settimana, probabilmente già lunedì, per il progetto Tor di Valle potrebbe arrivare un regalo dal Parlamento. Ieri il governo ha depositato un emendamento in commissione Bilancio che riscrive l'articolo 62 della manovra e cambia la legge sugli stadi. Non è un passaggio da poco, perché cancella uno dei capisaldi della norma del 2014, che vietava esplicitamente la possibilità di costruire appartamenti accanto agli impianti sportivi. I guadagni dei privati, in sostanza, fino ad oggi possono arrivare solo da negozi e uffici. L'emendamento del governo però abroga quel divieto e apre all'edilizia residenziale. Come? Prevedendo che si possano realizzare «alloggi di servizio», da destinare agli atleti o ai dipendenti delle società che utilizzano lo stadio, «nei limiti del 20% della superficie utile». Gli appartamenti, che dovrebbero essere costruiti «in aree attigue a quella dell'intervento», peraltro non verrebbero neanche conteggiati come opere che generano profitti ai proponenti e quindi da controbilanciare con infrastrutture pubbliche pagate dai privati. Secondo l'emendamento infatti gli alloggi andrebbero considerati come «destinazione sportiva» e quindi sarebbero «esclusi dagli oneri di urbanizzazione pretesi dall'amministrazione comunale».
LA CONFERENZA
Che impatto avrà l'emendamento su Tor di Valle, progetto da oltre mezzo milione di metri cubi con negozi, uffici e alberghi? Per il momento dal Campidoglio nessuno si sbilancia. «È prematuro pensare alla possibilità di alloggi nel progetto», dichiara la presidente della Commissione Urbanistica, Donatella Iorio (M5S). Che aggiunge: «Ci sono diversi elementi ancora da definire, come la possibilità che si apra una nuova conferenza dei servizi». Di fatto però l'emendamento presentato ieri consentirebbe ai privati di «discostarsi motivatamente» dal progetto iniziale durante la conferenza decisoria.
Il Comune intanto lavora alla delibera per conferire la «pubblica utilità» al nuovo progetto, così come modificato dopo il patto con la Roma del 24 febbraio. Quindi con le cubature dell'«Ecomostro» dimezzate, le tre torri da 220 metri cancellate e sostituite da un unico serpentone che unirà palazzine alte fino a 7 piani. La delibera dovrebbe arrivare in Assemblea capitolina il prossimo 14 giugno. Giusto 24 ore prima che si chiuda definitivamente la conferenza dei servizi (convocata dalla Regione), che ha già espresso il proprio parere finale negativo.
Per il via libera al progetto Tor di Valle bis servirà quindi una nuova conferenza, che il Campidoglio chiederà già il 14 giugno, quando verrà spedita la delibera alla Pisana. Servirà poi un nuovo progetto definitivo e un secondo passaggio in Assemblea capitolina, per la votazione della variante urbanistica. Su questo anche l'emendamento del governo è stato chiaro: sulle modifiche al Piano regolatore si deve esprimere il Consiglio comunale.
IL RICORSO
Sul progetto, poi, pende ancora la spada di Damocle della Soprintendenza archeologica. Vale a dire la procedura per mettere il vincolo all'ippodromo di Julio Lafuente. La Roma si è mossa. E i primi di maggio, in sordina, ha presentato le proprie controdeduzioni all'ufficio del Ministero dei Beni culturali. Nel ricorso si sostiene che la tettoia delle tribune non sarebbe stata disegnata dall'architetto spagnolo, che avrebbe solo firmato il progetto. Nella memoria si fa riferimento anche alla presenza di amianto e al fatto che l'opera non sarebbe stata direttamente connessa con le olimpiadi del 60.

Lorenzo De Cicco

Offline Tyler87

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Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7983 il: 26 Mag 2017, 10:29 »
Niente case per gli stadi
(Il Tempo, F.Magliaro)

Niente edilizia residenziale: il divieto di costruire case in cambio di stadi, quindi anche di quello di Tor di Valle, viene ribadito a chiarissime lettere dall’emendamento, presentato dal Governo, alla manovra che è in discussione in Parlamento. Nelle scorse settimane si era ipotizzato che le «destinazioni d’uso diverse da quella sportiva» riportate nel primo testo licenziato dal Governo, in realtà, nascondessero un’apertura alla costruzione di case in cambio di stadi, contraddicendo quindi l’espresso divieto che era stato inserito nella cosiddetta «legge Stadi» anche se qualche voce solitaria aveva sottolineato come un espresso divieto non potesse essere cancellato da una frase così implicita. Ora arriva la conferma: «Per eliminare ogni dubbio interpretativo» come si legge nella relazione tecnica allegata agli emendamenti del Governo, «il progetto può comprendere, ai fini del raggiungimento dell’equilibrio economico finanziario, la costruzione di immobili con destinazioni d’uso diverse da quella sportiva con esclusione della realizzazione di nuovi complessi di edilizia residenziale». Se l’emendamento sarà approvato senza ulteriori modifiche, sarà lafine delle elucubrazioni speculative su Tor di Valle e su qualsiasi altro impianto che si vorrà costruire.

Il nuovo testo proposto dal Governo, però, contiene anche altre novità sostanziali: tutte le opere devono essere realizzate in aree contigue. Quindi, niente spazio a«compensazioni» in altre zone della città. Fine dell’idea di prendere il Flaminio e poi «compensare» altrove. Altra novità: se due società presentano due progetti sullo stesso impianto pubblico (ad esempio, Milan e Inter sul Meazza/SanSiro), sarà la Conferenza di Servizi preliminare a valutare il più conveniente. Altra novità (che potrebbe trovare applicazione nel caso del progetto di Tor di Valle) riguarda la necessità che il progetto definitivo sia accompagnato da «una bozza di convenzione in cui sia previsto che la realizzazione delle opere» pubbliche «precede o è contestuale» ai lavori del nuovo stadio. Inoltre, dovrà essere predisposto anche «un piano economico-finanziario che dia conto della effettiva copertura finanziaria dei costi di realizzazione». Se questa parte trovasse applicazione per Tor di Valle,quindi,difficilmente sarà possibile accettare che ponti e treni siano solo elencati senza che vi siano coperture economiche certe. Fra le novità che potrebbero essere introdotte dalla discussione in Parlamento, vi è la possibilità per la società sportiva di destinare il 20% della superficie dell’intervento alla costruzione di case da riservare agli atleti, tesserati o dipendenti. Insomma, di fatto, alla foresteria.

Infine, vengono chiarite le modalità di svolgimento della Conferenza di Servizi decisoria e il suo valore in termini di variante urbanistica, cioè, di fatto, i due grandi elementi di dubbio che hanno accompagnato i mesi di discussione in Regione e in Comune proprio sul progetto di Tor di Valle. In sostanza, la Conferenza di Servizi decisoria sarà il vero «visto si stampi» su un progetto. Il suo verbale conclusivo avrà valore di «dichiarazione di pubblica utilità anche per gli immobili complementari» e«costituirà verifica di compatibilità ambientale e variante» urbanistica se l’impianto sarà realizzato anche solo in parte su area pubblica. Se fosse su area privata, invece, il verbale conclusivo è «variante» urbanistica ma viene «trasmesso al sindaco che lo sottopone all’approvazione del Consiglio comunale nella prima seduta utile».

Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7984 il: 26 Mag 2017, 17:31 »
Curioso come i due quotidiani leggano in maniera opposta la stessa notizia. Assai curiosa, Poi, è l'espressione "case in cambio di stadi" che si legge all'inizio dell'articolo di magliaro.
 :asrm
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7985 il: 30 Mag 2017, 06:41 »
Pallotta alza la voce e la Raggi accelera (Gazzetta dello Sport - ed. romana)

Questione stadio: il progetto va in giunta la prossima settimana. De Vito: «La delibera in aula entro il 18 giugno»

MASSIMO CECCHINI

ROMA

che il Grande Amore non fosse mai nato, tutto sommato era una cosa ormai scritta in cielo. Due giorni fa, però, la frattura – sia chiaro: virtuale – tra i tifosi della Roma e il presidente James Pallotta è apparsa evidente. Durante la festa (si fa per dire) per l’addio al calcio di Totti, infatti, le rarissime inquadrature del numero uno del club sui maxi-schermi sono state accolte da bordate di fischi inferiori solo a quelle riservate a Spalletti, così come il linguaggio del corpo del capitano giallorosso, mentre il presidente lo abbracciava, ha evidenziato tra di loro una intimità assai relativa. Nel post-partita, invece, è stato Pallotta ad essere duro, chiarendo bene il motivo del suo interesse. Ovvero: «Se lo stadio non sarà pronto entro il 2020 avrete un altro proprietario, me ne torno a casa». Ecco, visto che la frase è stata pronunciata forse in una giornata non proprio adatta, i tifosi ieri hanno snobbato la minaccia, anche se – è bene ricordarlo – si tratta del presidente con la media punti più alta della storia della Roma. Vincere, però, è un’altra cosa.

IN GIUNTA Una cosa però è certa: la vicenda stadio è centrale non solo nelle strategie della società, ma anche del Comune, dove le parole di Pallotta hanno avuto eco. Il piano della sindaca Raggi sembra essere chiaro: portare in Giunta (e approvare) il nuovo progetto dello stadio di Tor di Valle, poi – tra il 12 e il 18 giugno – avere il via libera dal Consiglio Comunale sulla delibera di Pubblica Utilità. Questo consentirebbe, secondo i propositi, di abbreviare l’iter della nuova Conferenza dei Servizi che dovrà essere convocata, anche se la Regione aveva posto come data ultima il 15 giugno. L’impressione però è che non ci saranno irrigidimenti perché – anche se perplessità ancora sussistono – nessun partito vorrebbe mai opporsi ad un progetto del genere.

IN CORSA «La delibera sullo stadio della Roma arriverà in giunta subito dopo il ponte del 2 giugno, per andare in Aula nella settimana tra il 12 e il 18 giugno. La nostra “deadline” per l’ok è il 15 giugno. Siamo soddisfatti del lavoro fatto che sarà illustrato ai capigruppo di opposizione già questa settimana dall’assessore Montuori». La delibera, com’è noto, attesterà l’utilità pubblica del progetto rinnovato che prevede il taglio del 50% delle cubature. Pallotta, tra l’altro, trova sponda anche in Forza Italia. «Sono assolutamente comprensibili le dichiarazioni di Pallotta – scrive il vicepresidente della commissione Urbanistica della Regione, Adriano Palozzi. «Dopo mesi e mesi di tira e molla tra Regione Lazio e Comune di Roma, è necessario che la sindaca Raggi lasci alle spalle i facili trionfalismi, ascolti seriamente il monito di Pallotta e comprenda che adesso non si può perdere ulteriore tempo, procedendo spediti verso la costruzione dell’impianto. Su cui, a dire il vero, ad oggi si sa poco se non il taglio delle cubature e il rischio ridimensionamento delle opere pubbliche». In ogni caso, il lavoro sullo stadio non è mancato, visto che allo studio Tonucci si sono incontrati il d.g. Mauro Baldissoni, il costruttore Luca Parnasi e il direttore per l’Italia di LandLease Giovanni Marroccoli. Il futuro della Roma, d’altronde, passa anche da lì.


Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7986 il: 31 Mag 2017, 01:08 »
Pallotta alza la voce e la Raggi accelera (Gazzetta dello Sport - ed. romana)

Questione stadio: il progetto va in giunta la prossima settimana. De Vito: «La delibera in aula entro il 18 giugno»

MASSIMO CECCHINI

ROMA

che il Grande Amore non fosse mai nato, tutto sommato era una cosa ormai scritta in cielo. Due giorni fa, però, la frattura – sia chiaro: virtuale – tra i tifosi della Roma e il presidente James Pallotta è apparsa evidente. Durante la festa (si fa per dire) per l’addio al calcio di Totti, infatti, le rarissime inquadrature del numero uno del club sui maxi-schermi sono state accolte da bordate di fischi inferiori solo a quelle riservate a Spalletti, così come il linguaggio del corpo del capitano giallorosso, mentre il presidente lo abbracciava, ha evidenziato tra di loro una intimità assai relativa. Nel post-partita, invece, è stato Pallotta ad essere duro, chiarendo bene il motivo del suo interesse. Ovvero: «Se lo stadio non sarà pronto entro il 2020 avrete un altro proprietario, me ne torno a casa». Ecco, visto che la frase è stata pronunciata forse in una giornata non proprio adatta, i tifosi ieri hanno snobbato la minaccia, anche se – è bene ricordarlo – si tratta del presidente con la media punti più alta della storia della Roma. Vincere, però, è un’altra cosa.

IN GIUNTA Una cosa però è certa: la vicenda stadio è centrale non solo nelle strategie della società, ma anche del Comune, dove le parole di Pallotta hanno avuto eco. Il piano della sindaca Raggi sembra essere chiaro: portare in Giunta (e approvare) il nuovo progetto dello stadio di Tor di Valle, poi – tra il 12 e il 18 giugno – avere il via libera dal Consiglio Comunale sulla delibera di Pubblica Utilità. Questo consentirebbe, secondo i propositi, di abbreviare l’iter della nuova Conferenza dei Servizi che dovrà essere convocata, anche se la Regione aveva posto come data ultima il 15 giugno. L’impressione però è che non ci saranno irrigidimenti perché – anche se perplessità ancora sussistono – nessun partito vorrebbe mai opporsi ad un progetto del genere.

IN CORSA «La delibera sullo stadio della Roma arriverà in giunta subito dopo il ponte del 2 giugno, per andare in Aula nella settimana tra il 12 e il 18 giugno. La nostra “deadline” per l’ok è il 15 giugno. Siamo soddisfatti del lavoro fatto che sarà illustrato ai capigruppo di opposizione già questa settimana dall’assessore Montuori». La delibera, com’è noto, attesterà l’utilità pubblica del progetto rinnovato che prevede il taglio del 50% delle cubature. Pallotta, tra l’altro, trova sponda anche in Forza Italia. «Sono assolutamente comprensibili le dichiarazioni di Pallotta – scrive il vicepresidente della commissione Urbanistica della Regione, Adriano Palozzi. «Dopo mesi e mesi di tira e molla tra Regione Lazio e Comune di Roma, è necessario che la sindaca Raggi lasci alle spalle i facili trionfalismi, ascolti seriamente il monito di Pallotta e comprenda che adesso non si può perdere ulteriore tempo, procedendo spediti verso la costruzione dell’impianto. Su cui, a dire il vero, ad oggi si sa poco se non il taglio delle cubature e il rischio ridimensionamento delle opere pubbliche». In ogni caso, il lavoro sullo stadio non è mancato, visto che allo studio Tonucci si sono incontrati il d.g. Mauro Baldissoni, il costruttore Luca Parnasi e il direttore per l’Italia di LandLease Giovanni Marroccoli. Il futuro della Roma, d’altronde, passa anche da lì.

praticamente a Roma comanda pallotta e il comune non fa gli interessi di Roma ma della roma

tutto normale

Offline ES

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20560
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7987 il: 31 Mag 2017, 12:47 »
praticamente a Roma comanda pallotta e il comune non fa gli interessi di Roma ma della roma

tutto normale

È che la piccola fiammiferaia è diventata un fedele cagnolino.

"Seduta!"
E lei si siede prontamente.

"In piedi!"
E lei subito.

Poi scodinzola che è un amore, è affettuosa, non abbaia quando non deve.
Non sporca nemmeno troppo.

Insomma, che le vuoi dire?
E brava la nostra piccola fiammiferaia, col suo nuovo padrone, severo ma giusto.



Offline Precisione

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3401
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7988 il: 31 Mag 2017, 13:05 »
Stadio Roma: Montuori, iter delibera va avanti indipendentemente da vincolo Sovrintendenza

"La delibera sullo Stadio della Roma proseguirà il suo iter indipendentemente dalle decisioni della Sovrintendenza" in merito all'apposizione del vincolo architettonico sull'Ippodromo di Tor di Valle". Lo ha annunciato l'assessore capitolino all'Urbanistica Luca Montuori durante la commissione congiunta Urbanistica e trasporti.

Offline Precisione

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3401
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7989 il: 31 Mag 2017, 16:29 »
Stadio Roma:Meleo, 2 nuovi treni Roma-Lido e 8 riqualificati

"Potenziare il servizio della Roma-Lido per il progetto del nuovo Stadio. Nostro obiettivo è garantire un miglioramento dei trasporti e creare un collegamento diretto con il futuro impianto sportivo. E' quanto ho ribadito in Commissione congiunta Urbanistica-Trasporti dove questa mattina, insieme all'Assessore Luca Montuori, abbiamo illustrato il nuovo assetto dello Stadio ed elencato i punti fondamentali per la nostra amministrazione". Lo scrive su Fb l'assessore alla Mobilità Linda Meleo. "Nello specifico è previsto un tronchino presso la stazione di Acilia, che creerà due anelli ferroviari: San Paolo-Ostia e San Paolo-Acilia. Inoltre, nel piano è previsto l'acquisto di due nuovi treni e la riqualificazione di altri 8 mezzi già in possesso di Atac. Tenendo conto dei costi, dei tempi e dei benefici, per noi il potenziamento della tratta Roma-Lido è una scelta che genera vantaggi sul territorio molto importanti, più del prolungamento della metro B previsto inizialmente, prolungamento per il quale, lo ricordo, già da tempo i tecnici di Roma Capitale hanno espresso un parere tecnico negativo. In sostanza, il progetto dello Stadio è un'opportunità per la città e un'occasione per migliorare i collegamenti delle zone periferiche fornendo vantaggi visibili alla popolazione - spiega -. I dati infatti sono chiari. A oggi utilizzano la Roma Lido circa 50 mila persone al giorno per un totale di circa 75 mila viaggi, mentre il bacino di utenza potenziale è di circa 195 mila persone che abitano nel quadrante e questo progetto sui trasporti, oltre che essere funzionale al nuovo polo sportivo, potrà solo che migliorare il servizio in tutta l'area".

Offline Precisione

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3401
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7990 il: 31 Mag 2017, 16:35 »
Stadio Roma:consigliera M5S,come si può votare entro 15/6?

Accesa discussione tra la consigliera capitolina del Movimento 5 Stelle Cristina Grancio che fa parte della commissione Urbanistica e l'assessore all'Urbanistica Luca Montuori, durante la commissione congiunta trasporti- urbanistica, in merito allo Stadio della Roma. Al termine della discussione, durata oltre 4 ore , Grancio ha alzato la voce contro l'assessore dicendo: "E' offensivo chiedere di votare in aula la delibera perché se non c'è un presupposto di solidità economica non si può firmare un contratto con Eurnova spa, così vai dietro a Parnasi". All'inizio della discussione Grancio aveva esordito chiedendo all'assessore: "non capisco come si possa votare entro il 15 giugno un progetto su un'area sottoposta a vincolo" e aveva anche lamentato il fatto che non era stato distribuito ai consiglieri, neppure a quelli della commissione Urbanistica, il nuovo progetto.

Offline Rugiule

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5847
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7991 il: 31 Mag 2017, 16:50 »
Stiamo a posto, due treni nuovi e via.

Offline Precisione

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3401
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7992 il: 31 Mag 2017, 17:33 »
CALCIO: BERDINI, STADIO NON PRONTO NEL 2020, DOPO TOTTI ROMA PERDERA' PALLOTTA

"Nella memoria di giunta comunale del 12 maggio 2017 al punto 3 c'è scritto con chiarezza che si deve realizzare l'unificazione della via del Mare con la via Ostiense da viale Marconi al Gra: anche i tecnici più ottimisti prevedono che siano necessari dai 3 ai 4 anni di lavoro. Nei paesi civili come gli States e l'Italia le opere di urbanizzazione si realizzano prima di iniziare qualsiasi opera privata, stadi compresi. Così la Roma potrà iniziare a costruire lo stadio tra il 2021 e il 2022. E, dopo l'addio di Totti, la Roma subirà anche l'abbandono da parte di Pallotta". Così all'Adnkronos Paolo Berdini, ex assessore all'Urbanistica della giunta Raggi, commenta le dichiarazioni di James Pallotta che nei giorni scorsi aveva detto che "se non ci faranno costruire lo stadio entro il 2020 la proprietà della Roma cambierà". Le modifiche della delibera 132 e il nuovo progetto che ridefinisce l'interesse pubblico dell'intervento per la realizzazione dello stadio della Roma a Tor di Valle sono attese in giunta, secondo la deadline dell'amministrazione M5S, dopo il ponte del 2 giugno e poi in Assemblea Capitolina a metà giugno. Berdini, che non esitò a definire il progetto sullo stadio "la più imponente speculazione immobiliare del momento in Europa", si dimise il 14 febbraio scorso con un duro attacco all'amministrazione grillina dopo le pesanti critiche per le sue dichiarazioni sulla sindaca Virginia Raggi.
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7993 il: 31 Mag 2017, 20:39 »
Ogni tanto , sull'onda della malinconia o di qualche incazzatura , mi domando cosa mi ha spinto lontano da Roma .

Poi entro in questo topic e tutto passa .

 8)

Offline ES

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20560
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7994 il: 01 Giu 2017, 09:45 »
Ogni tanto , sull'onda della malinconia o di qualche incazzatura , mi domando cosa mi ha spinto lontano da Roma .

Poi entro in questo topic e tutto passa .

 8)

Come te, ma nessuna onda di malinconia, la decisione più saggia di tutta la mia vita.

Offline bak

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20168
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7995 il: 01 Giu 2017, 11:18 »
Ogni tanto , sull'onda della malinconia o di qualche incazzatura , mi domando cosa mi ha spinto lontano da Roma .

Poi entro in questo topic e tutto passa .

 8)

Idem. Roma mi manca come il pane, nonostante a detta di molti stia in paradiso.
Poi vedo certe coattate e mi rendo conto di quanto possa essere provincialotta la mentalità di molti cittadini di Roma.

Comunque ovunque sono andato me li sono trovati davanti ai gioielli della corona.
Pure a Oristano, dove lavoro e dove c'è un cesso club, chiuso, pare per magheggi di soldi; pure ad un paese qualunque a 5 km da dove abito io.
L'altra sera mio figlio è entrato in una pizzeri di Cagliari gestita da un romano, che ve lo dico a fa cosa m'ha raccontato ...

Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7996 il: 01 Giu 2017, 14:23 »

Stadio della AS Roma … nuova versione stesse assurdità
24 maggio 2017 emmazzolaArchitettura, progettazione urbana, Roma, urbanistica   

Dopo il polverone dei mesi scorsi, ormai quasi del tutto accantonato dai media – sempre in cerca di scoop mordi e fuggi, piuttosto che combattere realmente a tutela della giustizia e dell’ambiente – l’immonda faccenda dello stadio della AS Roma a Tor di Valle continua ad andare avanti.

Così, nonostante l’esistenza di prove e testimoni pronti a raccontare del “degrado programmato” dell’Ippodromo, usato come argomento principe per la promozione della speculazione sull’area, nessuno sembra voglia andare a fondo per bloccare questo scempio e punire i responsabili.

Ecco quindi che, in tutto silenzio, in vista della scadenza di giugno, si è giunti alla presentazione della nuova versione dello stadio, o meglio dell’edificato a suo contorno.
Nuova versione dell’edificato a ridosso dello stadio … e del Tevere

Se ci si era indignati davanti ai tre grattacieli sbilenchi, occorrerebbe fare altrettanto davanti alla nuova proposta, con una planimetria che sembra scaturire da una crisi d’identità di un redivivo Lucio Fontana il quale, piuttosto che menare dei fendenti su una tela, sembra aver voluto infierire con scarabocchi tridimensionali su di un brano della campagna romana.

Quella mostruosità percepibile a livello planimetrico diviene ancora più evidente e spaventosa nelle viste prospettiche presentate in Campidoglio (per maggiori informazioni vedere http://www.tgcom24.mediaset.it/politica/foto/il-nuovo-stadio-della-roma-rivisto-dalla-raggi-_3012113-2017.shtml ). In questo caso ci troviamo davanti alla solita immondizia edilizia che va per la maggiore, un’edilizia priva di alcun senso architettonico e, soprattutto, lontana anni luce dal linguaggio di Roma, se non addirittura del Pianeta Terra!
Rendering del nuovo edificato a ridosso dello stadio

Eppure c’è chi stia cantando vittoria per il “taglio delle cubature” operato … fingendo di non essersi reso conto del fatto che gli speculatori di turno l’avessero intenzionalmente sparata grossa (oltre 1 mln di metri cubi) in modo da sollevare un polverone per poi – dopo un’opportuna campagna mediatica a suon di denuncia del degrado, stime di posti di lavoro e opere di urbanizzazione che si perderebbero se non si facesse lo stadio – addivenire alla soluzione di accordo che, guarda caso, coincide per eccesso con il programma speculativo originario (vedere progetto datato 2012 presentato per quell’area da Parnasi) … ma c’è di più perché, a seguito di quel “taglio”, le opere di urbanizzazione sono diminuite, sì da evitare la realizzazione di ciò che non si voleva realizzare!

Con questa straordinaria messinscena, che li ha portati a fingere una sorta di “atto di sottomissione”, i palazzinari di turno son divenuti i buoni che son stati penalizzati, mentre le autorità che volevano difendere il territorio sono state considerate alla stessa stregua dell’anticristo, in quanto con la loro burocrazia hanno portato Roma a perdere l’opportunità di realizzare delle opere infrastrutturali, che mai avrebbe potuto realizzare.

Ebbene, cari trionfatori dell’ultima ora che ritenete che giustizia sia stata fatta, vorrei ricordarvi che:

    La legge sugli stadi prevede che il realizzando stadio debba essere di proprietà della squadra e non di una società privata che lo darebbe in gestione alla squadra, quindi il progetto in oggetto non è presentabile;
    L’Ippodromo di Tor di Valle è un edificio considerato di pregio e protetto dalle Belle Arti e, come tale, non demolibile;
    Il degrado dell’area è stato fortemente voluto da chi aveva interesse a specularci sopra ed è stato messo in atto da lungo tempo, in tempi non sospetti … Per esempio, si provi a fare un’indagine su chi, come, quando e perché abbia fatto sparire gli infissi e le vetrate!! Del resto, chi è esperto di destabilizzazione politica (la definizione politically correct recita “Ditta che fornisce al governo federale rappresentanza e consulenza sia politica sia strategica a governi stranieri e multinazionali”) al fine di mettere in atto “guerre di pace” che “riqualifichino” determinate regioni del pianeta lo sa benissimo, quindi è più che normale che, a piccola scala, possa essere possibile creare delle condizioni di degrado tali da giustificare certe “riqualificazioni”.

(cfr. http://espresso.repubblica.it/attualita/cronaca/2011/05/23/news/chi-e-l-americano-della-roma-1.31709 );

    La Legge Galasso prevede delle distanze di rispetto dai corsi d’acqua e dai terreni di esondazione dei fiumi, ergo dal Tevere, ben maggiori di quelle previste per questo intervento quindi, ancora una volta, il progetto non è presentabile;
    Le opere infrastrutturali previste sin dall’origine di questa ignobile operazione, si limitavano alla sola zona dello stadio, mentre l’intero “ammodernamento” della viabilità e della ferrovia necessario per la corretta affluenza allo stadio sarebbe stato pagato da tutti noi contribuenti, ergo il cambio di volume non ha comportato alcuna differenza per i conti pubblici;
    Con la viabilità attuale, lo stadio posto in quel punto non farà che creare disagio alla città e, certamente, incidenti stradali in quantità … sarebbe cosa buona e giusta che i promotori, progettisti e politici che autorizzano progetti come questo (e come i centri commerciali ed outlet lungo la via Pontina) venissero condannati per omicidio colposo ogniqualvolta si verifichi una morte del genere!
    Italia Nostra si è fatta promotrice di proposte, immediatamente realizzabili perché nel rispetto delle norme e del PRG, nonché già dotate di tutti i servizi necessari, ma i signori Pallotta-Di Benedetto (quest’ultimo personaggio di cui al link precedente non viene mai menzionato) e Parnasi hanno preferito ignorare queste offerte, perché i loro interessi sono ben altri che non la squadra di calcio, i suoi tifosi e la Capitale … e da tifoso accanito della Roma non posso che rammaricarmi al pensiero che tanti tifosi – disinformati e manipolati – non lo capiscano!
    Quanto ai presunti posti di lavoro che si andrebbero a generare con il business center “a servizio dello stadio”, essi sono, per l’appunto, presunti, mentre occorrerebbe ragionare in merito a quei posti di lavoro che si andrebbero certamente a perdere nel centro di Roma e nei centri commerciali di recente edificazione (che mai avrebbero dovuto essere autorizzati)!

Potrei andare avanti ancora, perché l’elenco delle cose strane è praticamente infinito, ma per il momento termino qui, nella speranza che si possa far qualcosa per evitare questo scempio.
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7997 il: 01 Giu 2017, 16:09 »
Nel frattempo dal 1° luglio lo Juventus Stadium diventerà Allianz Stadium.
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7998 il: 03 Giu 2017, 13:08 »
Pubblichiamo il nostro resoconto della seduta congiunta delle Commissioni Urbanistica e Mobilità di Roma Capitale aperta al pubblico del 31 maggio 2017 avente in argomento la “revisione della deliberazione a.s. n. 132/2014 sullo stadio della Roma a Tor di Valle”.

Sono presenti gli assessori Luca Montuori (urbanistica) e Linda Meleo (mobilità) e i consiglieri Alessandro Onorato (Lista Marchini), Cristina Grancio (M5S), Donatella Iorio (M5S), Alisia Mariani (M5S), Alessandra Agnello (M5S), Andrea De Priamo (Fratelli d’Italia), Fabrizio Ghera (Fratelli d’Italia), Antongiulio Pelonzi (PD), Valeria Baglio (PD).

Gli assessori Montuori e Meleo illustrano i punti del nuovo progetto, che di seguito sintetizziamo (sul sito di Roma Capitale sarà pubblicata una presentazione).

- Il precedente progetto presentava una sproporzione tra stadio e opere di contorno.

- Sono venuti meno alcuni elementi su cui il proponente nel precedente progetto aveva costruito l’abnorme mole di cubature che si era attribuito:
1) c’è stato il parere negativo di ATAC e Roma Mobilità sulla fattibilità e utilità del tronchetto di metro B da Magliana a Tor di Valle;
2) la definitiva approvazione e finanziamento della costruzione del Ponte dei Congressi, un’opera di interesse strategico nazionale, che ridefinisce tutto il contesto della mobilità nel quadrante e che ha fatto venire meno l’utilità pubblica del cosiddetto “ponte di Traiano” (a detta dell’assessore “utile solo ai fruitori del Business Park”). Il Ponte dei Congressi costiuirà un sistema con l’attuale Ponte della Magliana

- E’ aperta la procedura di apposizione del vincolo sulle tribune dell’ippodromo da parte della Soprintendenza.

- L’interesse principale è nel miglioramento del servizio della Roma-Lido e nello scorrimento del traffico sulle arterie via del mare e via Ostiense nell’intero tratto dal GRA all’innesto su viale Marconi. Una parte degli oneri dovuti dal proponente per ottenere il riconoscimento dell’interesse pubblico saranno impiegati per acquistare due nuovi treni e restaurare 8 vecchi MA200 che potranno essere rimessi in linea. La stazione di Acilia diventerà un capolinea intermedio, per cui la tratta Roma-Ostia sarà costituita da due anelli, uno Porta S.Paolo-Acilia con frequenza 5 minuti e uno Porta S.Paolo-Cristoforo Colombo con frequenza 8 minuti. Oltre a ciò c’è un finanziamento di 180 milioni di Stato e Regione per ristrutturare l’intera tratta e altri 30 milioni per l’acquisto di nuovi treni.La via del mare e la via Ostiense saranno unificate con le rotonde e gli svincoli necessari dal GRA a viale Marconi.

- Restano dal precedente progetto il ponte ciclopedonale per collegare l’area del Business Park/Stadio alla fermata della FL1; la realizzazione del parco; il collegamento ciclopedonale dal Business Park alla fermata di Tor di Valle.

-L’area edificata del Business Park sarà ridotta da 281.000 metri quadrati a 139.000.

Sintesi dei contenuti degli interventi di alcuni consiglieri.

Pelonzi: chiede che ci sia distinzione netta tra la delibera sull’interesse pubblico e quella sulla variante urbanistica. Le opere pubbliche finanziate con soldi pubblici non devono determinare riconoscimento di interesse pubblico. Raccomanda la contestualità di realizzazione delle opere di interesse pubblico e delle opere private. Raccomanda di inserire una clausola che escluda la trasformazione di cubature direzionali in residenziali, accertato il fatto che oggi le cubature per uffici non attirano investitori.
Grancio: chiede che venga messa agli atti la nota fornita dal nostro Comitato sulla stabilità finanziaria del proponente e che venga audito in commissione il curatore fallimentare prima di portare in aula la delibera.

De Priamo: ricorda che il sindaco Raggi aveva a suo tempo chiesto su questo progetto un parere all’Avvocatura del Comune e che tale parere è stato di fatto secretato; a lui, consigliere, è stato detto che poteva solo visionarlo, senza averne una copia e senza nemmeno poterlo fotografare. Si è rifiutato di accedere al parere dell’Avvocatura in questo modo, pertanto a oggi il contenuto di quel documento è ancora sconosciuto.

In risposta agli interventi dei Consiglieri, l’assessore Montuori fa una osservazione che avremmo voluto non sentire più; testualmente “il costo zero non esiste. Il Comune accorda il permesso a costruire e questo si paga in cubature”.

Alcuni rilievi e richieste da parte dei cittadini (ci sono stati 15 interventi di cittadini, tutti critici nei confronti del riconoscimento di pubblico interesse a questo progetto).

- Le opere dei privati vengano realizzate dopo il completamento delle opere pubbliche.
- Il depuratore ha intorno a sé un vincolo di 200 metri di inedificabilità assoluta.
- Anche questa è un’operazione speculativa; l’amministrazione si deve riappropriare della politica urbanistica.
- Non si sa nemmeno se i proponenti hanno la legittima proprietà dell’area.
- C’è differenza tra pubblica utilità e interesse pubblico. Gli interventi anche di opere pubbliche ma che sono a servizio del bene privato non possono ottenere il riconoscimento di pubblico interesse. - - La procedura della “compensazione” non ha nulla a che vedere con opere che sono del privato.
- E’ ridicolo che siano calcolati come moneta urbanistica l’acquisto di nuovi treni e il restauro di quelli vecchi. Di questo passo Roma Capitale finirà per concedere cubature a chi ripara le buche delle strade!
- La città non ha proprio bisogno di altre cubature né a destinazione direzionale (è pieno dovunque di edifici con cartelloni vendesi e affittasi, per non parlare delle ex Torri delle Finanze), né residenziale.
- Le dimensioni del parco non sono chiare: quanti ettari effettivamente? Perché nei rendering precedenti e anche negli attuali tutti parcheggi – un’area enorme- sono disegnate con le file di alberelli che li fanno sembrare area verde, ma sono una distesa di asfalto! L’area del parco alla fine sembra essere ridotta a meno della metà dello spazio.
- E’ necessario che i cittadini siano ascoltati in modo formale in audizione dedicata, non in questo modo in coda a un incontro semi-formale.
- La Conferenza dei Servizi si è chiusa con una bocciatura, è grave che un’amministrazione recuperi questo progetto.
- C’è completa oscurità sulla parte di terreno di proprietà della vedova Armellini. Il proponente propone un piano in deroga al PRG su un terreno che non è di sua proprietà. Nei conti dell’assessore Caudo si calcolava come moneta urbanistica addirittura il costo dell’acquisto dei terreni della vedova Armellini. Ora come è la questione?
- Ma soprattutto: le parole “compensazione” e “urbanistica contrattata” i cittadini speravano di non doverle più sentire!

Comitato difendiamo Tor di Valle
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7999 il: 04 Giu 2017, 07:37 »
M5S alla prova stadio La corsa ad ostacoli verso il sì al progetto (Il Messaggero, Cronaca di Roma, 4 Giugno 2017)
L'ITER

Dopo il passaggio in Commissione Urbanistica, che ha svelato le spaccature tra i grillini, la giunta Raggi è pronta a votare la nuova delibera di «pubblica utilità» sul progetto bis di Tor di Valle. Quindi con l'«Ecomostro» di negozi e uffici sforbiciato al 50% e le infrastrutture pubbliche pagate dai privati notevolmente ridimensionate. Il voto in giunta, trapela da Palazzo Senatorio, è atteso per martedì, anche se potrebbe arrivare addirittura nella serata di domani. Di fatto l'amministrazione schiaccia sull'acceleratore per tentare di arrivare all'ok dell'Assemblea capitolina entro il 15 giugno, quando scade la conferenza dei servizi convocata dalla Regione. Solo così l'iter del nuovo progetto potrà ripartire direttamente da una nuova conferenza dei servizi «decisoria», saltando quella preliminare, che allungherebbe la procedura di diversi mesi. La conferenza attuale, in ogni caso, si chiuderà con un «esito negativo», che è già stato espresso.
La corsa contro il tempo per dare il via libera al nuovo progetto, però, non è priva di ostacoli. Dopo il voto in giunta, infatti, è prevista la discussione nei municipi. Che, col cronoprogramma serrato dettato dal Campidoglio, dovrebbe avvenire in tempi record. I parlamentini del IX e dell'XI dovrebbero riunirsi già tra giovedì e venerdì. Anche perché il presidente del Consiglio comunale, Marcello De Vito, punta a far iniziare la discussione in Aula Giulio Cesare lunedì 12 giugno. A quel punto bisognerà vedere come si comporterà il M5S e se il capogruppo Paolo Ferrara riuscirà a tenere unita la maggioranza.
LA SPACCATURA
Qualche malumore sull'accordo del 24 febbraio tra la Roma e il Comune, del resto, c'è. Già all'epoca, in una riunione infuocata a Palazzo Senatorio, quattro consiglieri grillini non votarono l'intesa. Mercoledì scorso poi Cristina Grancio, vicepresidente vicario della commissione Urbanistica, ha attaccato pubblicamente l'assessore Luca Montuori che stava illustrando il progetto ai consiglieri. I pentastellati critici mettono in dubbio la «solidità economica» dei privati che dovrebbero realizzare l'operazione calcistico immobiliare («non si può firmare un contratto con Eurnova spa, così vai dietro a Parnasi», ha detto la Grancio a Montuori), ma anche i tempi del voto in Assemblea del provvedimento. Chiedendo di aspettare che sull'argomento si esprima definitivamente la Soprintendenza archeologica del Mibact, che a metà febbraio ha deciso di apporre il vincolo sull'ippodromo di Tor di Valle. La Roma un mese fa ha presentato ricorso all'ufficio del Ministero, allegando le proprie controdeduzioni sul vincolo. Che però, ad oggi, non è ancora stato né confermato né rimosso.
L. De Cic.
 

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