Sondaggio

Due voti a testa,il voto si può cambiare fino alla fine del sondaggio (tra sette giorni) :)

Stefano Romita
105 (37.5%)
Roberto Maida
51 (18.2%)
Chiara Zucchelli
6 (2.1%)
Piero Torri
5 (1.8%)
Rinaldo Boccardelli
2 (0.7%)
Tonino Cagnucci
42 (15%)
Matteo Pinci
3 (1.1%)
Giancarlo Dotto
42 (15%)
Giuseppe Sansonna
1 (0.4%)
Giuseppe Brindisi
3 (1.1%)
Carmine Fotia
13 (4.6%)
Paolo Franchi
1 (0.4%)
Ugo Trani
6 (2.1%)

Totale votanti: 148

Le votazioni sono chiuse: 08 Lug 2013, 18:58

Turone D'Oro 2012-2013 - The Final Contest

0 Utenti e 6 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

Re:Turone D'Oro 2012-2013 - The Final Contest
« Risposta #40 il: 02 Lug 2013, 07:51 »
forse avevo sottovalutato maida (per il turone d'argento)
Re:Turone D'Oro 2012-2013 - The Final Contest
« Risposta #41 il: 02 Lug 2013, 07:56 »
Un solo voto.
Per Romita.
Ho negli occhi ancora il suo splendido viaggio in scooter per tornare a casa in una roma notturna.
E i lombi saggi.
Immortali.
Come il plotone d'esecuzione davanti Aureliano Buendia,
Come le mura della fatal Verona,
E' letteratura immortale.

Offline PILØ

*****
10693
::Italian Subs Addicted::
Re:Turone D'Oro 2012-2013 - The Final Contest
« Risposta #42 il: 02 Lug 2013, 08:38 »
Cagnucci momentaneamente fuori dal podio. Chissà come la prenderà.

Offline baol

*
172
Re:Turone D'Oro 2012-2013 - The Final Contest
« Risposta #43 il: 02 Lug 2013, 08:56 »
Un solo voto per i lombi saggi e mai sazi di Romita.

Offline gesulio

*****
19406
Re:Turone D'Oro 2012-2013 - The Final Contest
« Risposta #44 il: 02 Lug 2013, 08:58 »
romita, hai poi fatto sesso, quel giorno, oppure la solita zaganassa?
facce sape', mer.da.  :asrm

e beccate pure il mio voto.

Offline Tarallo

*****
111509
Re:Turone D'Oro 2012-2013 - The Final Contest
« Risposta #45 il: 02 Lug 2013, 09:00 »
Scusate, io capisco benissimo, anzi sono convinto dalla logica di chi spiega il voto per Romita. Ma non ce la faccio a non votare Cagnucci. Sono stanco di turarmi il naso e dare il voto utile, devo andare col cuore, e il cuore dice Cagnucci. Per ora reputo quello di Romita soltanto un exploit passeggero, di valore inestimabile, ma un exploit, mentre su Cagnucci so di poter contare.
Re:Turone D'Oro 2012-2013 - The Final Contest
« Risposta #46 il: 02 Lug 2013, 09:01 »
Riomita e maidaggioia, dai, basta con tonino che poi se monta la testa.
Piuttosto, quando ci sarà la premiazione?

Offline Neal

*****
2755
Re:Turone D'Oro 2012-2013 - The Final Contest
« Risposta #47 il: 02 Lug 2013, 09:14 »
Scusate, io capisco benissimo, anzi sono convinto dalla logica di chi spiega il voto per Romita. Ma non ce la faccio a non votare Cagnucci. Sono stanco di turarmi il naso e dare il voto utile, devo andare col cuore, e il cuore dice Cagnucci. Per ora reputo quello di Romita soltanto un exploit passeggero, di valore inestimabile, ma un exploit, mentre su Cagnucci so di poter contare.

Dissento.
Se votassimo il Turone d'oro alla carriera avremmo un plebiscito per Cagnucci.

Però stiamo votando il premio per il 2013. Come giurati, per l'assegnazione di questo prezioso riconoscimento, abbiamo l'obbligo morale e giuridico di valutare oggettivamente le sole performance nell'anno.
Il pezzo sui saggi lombi vale quanto una rovesciata sotto il sette al novantesimo della finale dei mondiali. Estemporanea? Forse si, ma è un capolavoro. Non possiamo non tenere conto.

Un po' come il pallone d'oro a Cannavaro. Seguendo il tuo criterio il pallone d'oro dovrebbe essere assegnato tutti gli anni a Maradona.
Re:Turone D'Oro 2012-2013 - The Final Contest
« Risposta #48 il: 02 Lug 2013, 09:17 »
Dissento.
Se votassimo il Turone d'oro alla carriera avremmo un plebiscito per Cagnucci.

Però stiamo votando il premio per il 2013. Come giurati, per l'assegnazione di questo prezioso riconoscimento, abbiamo l'obbligo morale e giuridico di valutare oggettivamente le sole performance nell'anno.
Il pezzo sui saggi lombi vale quanto una rovesciata sotto il sette al novantesimo della finale dei mondiali. Estemporanea? Forse si, ma è un capolavoro. Non possiamo non tenere conto.

Un po' come il pallone d'oro a Cannavaro. Seguendo il tuo criterio il pallone d'oro dovrebbe essere assegnato tutti gli anni a Maradona.

Assolutamente d'accordo.
Un volo pindarico solo. Ma il più bello.
Non si premia chi ha fatto 3000 ore di volo tra Roma e Lamezia Terme, si vota chi é arrivato una volta sola.
Ma sulla Luna.
Romita forever.

Offline Flaminio

*****
1538
Re:Turone D'Oro 2012-2013 - The Final Contest
« Risposta #49 il: 02 Lug 2013, 09:23 »
Quest'anno, per forza Romita: il piacere del testo.
Re:Turone D'Oro 2012-2013 - The Final Contest
« Risposta #50 il: 02 Lug 2013, 09:26 »
Intervengo poche volte nei topic, ma il mio voto a Romita non può mancare....... :D
Re:Turone D'Oro 2012-2013 - The Final Contest
« Risposta #51 il: 02 Lug 2013, 09:35 »
tonino cagnAucci win

(Il Romanista – T.Cagnucci) Il calcio a Balotelli non conta niente, significa solo che Francesco è il giocatore più corretto del campionato. Quello è un calcio di chi non sa dare i calci. Il calcio di Francesco è quello che non sa dare Totti. Sin dal momento in cui prende la rincorsa a quando lo dà, si vede quanto sia un inedito, uno sforzo seppure nell’istintività, il tentativo di volo di un gigante. È il calcio che non ha mai giocato. È il calcio di uno che non ha mai fatto falli simili e nemmeno lontanamente imparentati, perché non ne ha mai avuto bisogno. A Villa Scipioni la sua preoccupazione, tra dossi, alberelli e 43 tramonti, era far segnare il compagno.


Totti in tutta la sua esistenza di calciatore non s’è mai preoccupato di fare fallo, non ha mai minimamente pensato di fare fallo, Totti conosce il gioco sporco perché lo subisce, lo vive sulla sua pelle, sulle caviglie, ne ha i segni persino dentro i legamenti, viti e qualche bullone non dichiarato, altrimenti non saprebbe di cosa stiamo parlando. A 9 mesi palleggiava, quelli che spaccano le gambe in serie A non sono mai riusciti a farlo. Tutti i suoi più grandi errori «ufficiali» (lo sputo a Poulsen, la manata a Colonnese, questo calcio qua) sono state sempre e solo reazioni. Francesco non ha mai offeso per primo, lui, come ripete Vito Scala, «sogna un mondo di pace attorno a sé». È grande di suo, è stato educato al rispetto dalla famiglia, gli è sempre bastato quello che aveva. È timido, è un artista, dove c’è emozione non c’è violenza. La violenza nasce sempre quando interrompi un’emozione. Chi – capita – cede alla reazione è sicuramente dalla parte dell’umanità, che è sicuramente anche la parte dell’errore, ma non quella del cinismo, del calcolo, dell’opportunismo, dell’indifferenza, di questa modernità.


Il fallo a Balotelli andrebbe fatto vedere nelle Scuole Calcio: «vedete, se arrivate a essere giocatori professionisti e a 33 anni non sapete fare nemmeno un fallo plateale che pure volete fare, significa che siete stati nella vostra carriera giocatori corretti». Anche perché quei falli lì si fanno alle Scuole Calcio. Troppo evidenti e grossolani. Il calcio che Totti ha dato a Balotelli è il calcio che si danno i ragazzini all’oratorio, quando uno «va in puzza», quando la partita è persa, quando lo [...] di turno ti ha fatto saltare i nervi, quando stai per perdere la partita e quella volta era un po’ più importante delle altre. Assolutamente solo questo. Un vaffanculo di Anna Magnani. Il calcio di Totti a Balotelli è un’usanza antica e semplice, calcio vecchie maniere: pallone. Sono i calci che dava e prendeva Attilio Ferraris a Testaccio, quello che diede una volta allo juventino Mumo Orsi suggerendogli poco dopo: «A Mumo se ce riprovi, stavorta nun te riarzi»; le stecche che i veterani danno ai ragazzini supponenti della Primavera per far capire come va il mondo e più che altro perché il mondo va così. Sono un’opportunità di cambiamento. Del mondo.


Sono le stesse accortezze usate dai giocatori dell’Inter nei confronti di Balotelli: non a caso nessun calciatore interista ha avuto da ridire nei confronti di Totti. Loro no, il mondo sì. Il triste mondo. Il mondo del Truman Show, quello delle televisioni a pagamento, degli articoli prestampati, della retorica da prima serata, del pensiero facilissimo, della coscienza a buon mercato, della condanna perché la fanno tutti illudendosi che quella sia condivisione; delle sinapsi appaltate alla Standa e all’Upim, di chi aveva mal digerito fino a quel momento il messaggio «di sorriso» lanciato da Totti al mondo, anche per televisione, anche attraverso Internet cortocircuitandolo («Che ha fatto l’Inter…net? »). Non vedevano l’ora. (E adesso che tutto questo è tornato lontano non vedono loro di richiamarlo a loro, magari per giustificare la loro prossima certa futura delusione Mondiale).


Non vedevano l’ora di tirare fuori la sociologia del romano bullo e ignorante, in questo tempo di Leghe, di tessere del tifoso, di corruzione infinita, occupando Tg e radiogiornali col calcio di Totti a Balotelli invece di tutto il resto che ormai è diventato tristemente tutto il resto. Non si sa neppure di che male stiamo morendo, ma si sa bene che Totti a Balotelli ha dato un calcio. La retorica del teppista, del coatto, dell’immaturo, del brutto messaggio spedito ai bambini (da Totti!!!!!!) ha significativamente messo d’accordo tutto l’arco costituzionale: dalle valli del varesotto di Bossi alla sinistra radical-chic che non potrà mai accettare un prodotto così umano e vero come Francesco Totti. Come fa?! Ce li vedete nei salotti e nei caffè a sentirsi sparare in faccia un vaffanculo da Anna Magnani? Che nostalgia. Che gratitudine. Che rivoluzione che è la Roma quando sa essere Roma. Il calcio pallone. E l’amore amore.


È successo quella domenica, ma prima di raccontarla non mi devo scordare di dire che il calcio sbagliato di Totti, come la vita cantata da De André per Pasolini, è stata anche l’unità di misura dell’ipocrisia: il giorno prima in conferenza stampa Mourinho aveva parodiato gli effetti di una malattia degenerativa senza ricevere neppure una critica, ma risolini, simpatia sottaciuta, pacche metaforiche. Anche queste cose possono scappare ai ragazzini, cioè per esempio quando dicono «mongoloide» a qualcun altro, ma possono – anche se non dovrebbero – accadere una volta, perché l’hanno sentito, perché l’hanno ripetuto, perché non hanno capito ancora che vuol dire, perché nessun padre gli ha spiegato che quella cosa non si dice mai (e non si dice mai perché non si deve pensare mai). Perché è una schifezza pure sulla bocca di un bambino. Francesco quell’anno aveva detto che «tutti i bambini sono figli miei»: l’I have a dream di Martin Luther King o l’Imagine di John Lennon non erano espressioni così belle. Così umanità. Francesco Totti è stato condannato proprio per questo: l’avevano creduto ormai funzionale allo star system, a tutti gli spot di tutte le compagnie telefoniche del mondo, pronto a essere l’erede di una nuova sit-com (che è?) da mandare all’infinito su reti private e generaliste, e invece c’è scappato un buco. Hanno intravisto umanità, appartenenza, fedeltà.


Il calcio a Balotelli è un colpo di mazzafionda alla membrana del Truman Show, un sasso da strada contro il vetro dei reality. Il vaffanculo della Magnani, l’urlaccio di Gabriella Ferri, una lacrima e uno schiaffo, non il collegamento wi-fi. Tutto questo è sembrato imperdonabile ai signori della fabbrica del consenso e del consumo visto che avevano già «perdonato», «riabilitato» e «ripulito» Totti facendone addirittura un marchio. L’erede di Raimondo Vianello che dà un calcio in diretta tivù? Come la mettiamo? Come lo mettiamo Francesco Totti? Come lo definiamo adesso? (…) Che ci facciamo di questo campione che è così scopertamente… scoperto? Di questo simbolo che però è ancora troppo in carne e ossa, che va dai pollici al cuore? Di un figlio del popolo che può farsene il potere? (…) (…) Non è un caso che adesso sia proprio Mario Balotelli a chiedere il ritorno di Francesco Totti in Nazionale, uno comunque che dal Truman Show è stato usato e ri-usato, uno, soprattutto, che, evidentemente, ha messo lo stinco a posto.

asromamerda

Offline ssl_1900

*****
7154
Re:Turone D'Oro 2012-2013 - The Final Contest
« Risposta #52 il: 02 Lug 2013, 09:36 »
romita per la performance sul breve, cagnucci per premiarne l'opera continuativa nel tempo.

menzione speciale della critica (la mia) per il garbo di dotto e per la sapienza della zucchelli.


Re:Turone D'Oro 2012-2013 - The Final Contest
« Risposta #53 il: 02 Lug 2013, 09:39 »
FuoriPorta deve essere squalificato,
non si fa campagna elettorale con i seggi aperti !

Offline arturo

*****
14761
Re:Turone D'Oro 2012-2013 - The Final Contest
« Risposta #54 il: 02 Lug 2013, 09:40 »
Romita assolutamente!
M'ha fatto godè quasi più della vittoria in se.
E' paragonabile alla rovesciata di Zidane in finale di CL, al Tacco del Mancio a Parma!
Cagnuccio, è un onesto Bacci, sempre sufficiente, ma mai oltre.

skizzo87

skizzo87

Re:Turone D'Oro 2012-2013 - The Final Contest
« Risposta #55 il: 02 Lug 2013, 09:42 »
Romita assolutamente!
M'ha fatto godè quasi più della vittoria in se.
E' paragonabile alla rovesciata di Zidane in finale di CL, al Tacco del Mancio a Parma!
Cagnuccio, è un onesto Bacci, sempre sufficiente, ma mai oltre.

Quella era una girata ;)
Re:Turone D'Oro 2012-2013 - The Final Contest
« Risposta #56 il: 02 Lug 2013, 09:42 »
FuoriPorta deve essere squalificato,
non si fa campagna elettorale con i seggi aperti !

 :prr: :prr: :prr: :prr: :prr: :prr: :prr: :prr: :prr:

Offline Dusk

*****
12737
http://www.labouratorio.it
Re:Turone D'Oro 2012-2013 - The Final Contest
« Risposta #57 il: 02 Lug 2013, 09:45 »
il mio voto non è razionale, I belong to Tonino. Romita bravo sì ma non riesce a darmi gli stessi brividi, per quanto l'adozione del campo semantico dello stupro e l'equiparazione di quest'ultimo all'atto sessuale ne facciano a tutti gli effetti uno dei protagonisti del Disagio Romanista.


Ah, pensavo di averla notato solo io - con un lieve brivido di orrore - questo dettaglio.
Mammamia.

Offline gesulio

*****
19406
Re:Turone D'Oro 2012-2013 - The Final Contest
« Risposta #58 il: 02 Lug 2013, 09:50 »
l'altro mio voto è per sansonna, che ho personalmente citato nel topic delle nominations.
trattandosi non di articolo ma di libro, è ovvio come il volume delle fregnacce sia inesorabilmente diluito rispetto a un articolo del cagnucci o di maida, per cui non c'è paragone.

però tutto il libro è un caposaldo della lettieratura mitologica preconizzatrice, tanto pomposo quanto inutile, continuamente sospeso in rimandi agli obiettivi che verranno sicuramente raggiunti a fine stagione (è stato scritto durante il ritiro e il precampionato) e paragoni con la stagione precedente, sarcastici nelle intenzioni di chi scrive, esilaranti se letti col senno del poi («Mai schiavi del risultato», divenne il mantra, allegro e liberatorio. «È uno scienziato», gongolavano in società gli entusiasti. «Me pare Zichichi», borbotterà Francesco Totti, alle prime esclusioni. Il «progetto» millantato naufragò in una girandola di sconfitte, goleade subite e secondi tempi vissuti in piena apnea. Già nel ritiro altoatesino, a Riscone di Brunico, gli indizi erano stati indicativi... e via così a prende per il culo Luis Enrique, i suoi pittoreschi sistemi e i grappoli di gol al passivo...  :lol: fantastico), allegramente intarsiato qui e là da simpatiche battute der cappetano (ovviamente inventate, come tutto il resto del libro), dipinto come se fosse la spalla comica dell'attore protagonista, un nino taranto post litteram, pieno di artifici retorici che dopo averli letti la quinta volta diventano disgustosi, tipo le frasi ma soprattutto gli aforismi di  zeman, citati senza articoli, una cosa estesa anche a tutti coloro che parlano con lui, cioè, siccome il maestro parla in questa maniera:

"Secondo me stress ce l’ha operaio che teme per proprio futuro."

allora anche gli intervistatori, i giornalisti, i tifosi, quando parlano con lui, tagliano gli articoli:

"Mister, roma può vincere scudetto?"

e poi vabbe', perle indimenticabili tipo questa:

Totti, per Zeman, è un’alterità affascinante. Ci vede Roma, la città di cui si è innamorato. Seppur deformato
dall’universo mediatico, il fuoriclasse romano resta una forza del passato, la persistenza antropologica di epoche lontane. In lui si intravede la Roma rugantina e sorniona dei bulli. La città eterna che basta a se stessa, inebriandosi di secoli di storia palpabile e dell’Impero che fu. È il suo limite e la sua gloria.
Il cucchiaio esibito da Totti contro l’Olanda è ideologicamente agli antipodi dell’analoga posata estratta dal
cilindro di Pirlo durante gli ultimi europei. Quello del bresciano è genio scientifico, rovesciamento razionale di
un gioco di forze. Mirato a destabilizzare la baldanza inglese, in vantaggio di un rigore: davanti a tanta tracotanza, sciorinata a tradimento dal più geometrico degli italiani, gli inglesi sono scivolati in pieno blackout.
Il cucchiaio di Totti, invece, non è preceduto da un pensiero. Nasce da un atteggiamento esistenziale. Quello
che spingeva er Tinea e gli altri bulli a giocarsi la vita in punta di coltello, ogni giorno. «Mo’ je faccio er cucchiaio
», è un guizzo estemporaneo, sfrontato, sussurrato nell’orecchio sbalordito di Di Biagio.
Ma Totti è anche un figlio della borghesia minuta capitolina. Romano di Porta Metronia, a due passi da San
Giovanni in Laterano. Ti fa pensare al neorealismo rosa, a Maurizio Arena e Renato Salvatori, poveri ma belli,
furbi e bonari, distanti dall’asprezza ieratica dei borgatari pasoliniani. Evoca le estati degli anni Cinquanta,
le macchine in fila sulla via del mare, stipate di parenti e cariche di sdraio e ombrelloni. I trenini pieni di bagnanti in partenza dalla Piramide Cestia. Quelle domeniche d’agosto, da film di Luciano Emmer. Madri armate di teglie di pastasciutta, che ingozzano, all’ombra dei casotti, figli dall’occhio serenamente bovino. Padri in canottiera, impiegati al ministero, che mettono i piedi e il melone in fresco, a riva. Un’autenticità antropologica riscoperta nel ritiro di Riscone.


una cacata biblica che può aver scritto solo cagnucci sotto un mix di roipnol e acido, e che anzi, probabilmente ha davvero scritto lui, visto che è citato nei ringraziamenti, sansonna è troppo mediocre per scrivere schifezze monumentali di questo rango.

insomma, votatelo, a scatola chiusa. merita. (ce l'ho in pdf, se volete ve lo mando, basta un pvt)
Re:Turone D'Oro 2012-2013 - The Final Contest
« Risposta #59 il: 02 Lug 2013, 10:04 »
Cagnucci mi ha spiegato la vita, gli devo molto.
Senza i suoi articoli la vita sarebbe un errore.
Cagnucci è un pugno in testa che non fa mai male.
E' il più grande utilizzatore di punteggiatura causale che conosca, è onanista ad libtum di coiti interrotti.
Io gli voglio bene, davvero.
Ho bisogno di lui, del suo sfrenato lirismo, del suo essere conservatore. Tonino, uno di noi, in assoluto, sul serio.
Romita si farà anche se ha le rotative strette, però.

 :lol:
 

Powered by SMFPacks Alerts Pro Mod