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isolato dal mondo nella gloria delle altezze, potrebbe essere sufficiente a giustificare qualunque follia".
Giusto Gervasutti
va'bbè na frase storica per attirare al vostra attenzione.
Tra la fine di giugno ed il primo fine settimana di luglio mi piacerebbe organizzare una passeggiata in montagna.
Un'idea potrebbe essere il sentiero di seguito descritto (
http://www.gransassolagapark.it/iti_dettaglio.php?id_iti=1653),
sostanzialmente escursionistico.
Dai Prati di Tivo al Corno Grande
•Partenza: Prati di Tivo (1465 m)
•Tempo di percorrenza: 2.45 ore
•Difficoltà: E - Escursionistico
•Dislivello: 910 m
•Segnavia: segnato bianco-rosso
•Periodo consigliato: da luglio a settembre
Dal piazzale dei Prati di Tivo (1465 metri) si sale in seggiovia all'Arapietra (1980 metri). Quando l'impianto è chiuso conviene salire a piedi dal Piano del Laghetto con l'itinerario. Proseguendo sull'itinerario precedente si raggiungono il rifugio Franchetti, la Sella dei Due Corni e la base delle rocce (2630 metri, 1.45 ore) che precedono il Ghiacciaio del Calderone.
Senza deviare a sinistra verso la morena del Calderone, che merita comunque una deviazione per osservare il ghiacciaio e le vette del Corno Grande, si continua seguendo i segnavia che si alzano per delle rocce levigate dai passaggi. Superato un canalino attrezzato con una corda fissa metallica (è il passaggio più difficile) si traversa con dei brevi saliscendi su terreno esposto e roccioso fino al Passo del Cannone (2679 metri), che prende il nome da un foro circolare che si apre sulle rocce sovrastanti.
Questo tratto, facile ma abbastanza esposto, può diventare pericoloso in presenza di neve. Un sentiero più comodo permette di continuare a mezza costa fino ad affacciarsi sulle ghiaie della Conca degli Invalidi, dove arriva (2690 metri) la via normale da Campo Imperatore.
Dal bivio si piega a sinistra e si inizia a salire direttamente, seguendo i segnavia per placche rocciose e ghiaioni percorsi da tracce di sentiero a zig zag. I nuovi segnavia bianco-rossi si tengono a sinistra del vecchio tracciato, evitando una zona esposta alla caduta di pietre. Dove il percorso diventa più comodo si segue brevemente un crinale, si torna a destra su terreno ripido ma facile e si raggiunge la cresta oltre la quale appaiono il Corno Grande e i pendii del Calderone.
Si continua verso destra fino a una forcella raggiunta dall'altro lato dai pendii nevosi del Ghiacciaio, si raggiunge a mezza costa il sentiero della cresta Ovest e si sale a pochi metri dal crinale fino alla vetta (2912 metri, 1.15 ore), dov'è una grande croce metallica. Il magnifico panorama abbraccia le altre vette del Corno Grande, il Corno Piccolo, la conca di Campo Imperatore e gran parte dell'Appennino. Nelle giornate migliori appare il Mare Adriatico. In discesa occorrono 1.15 ore fino al rifugio Franchetti e 0.45 ore da questo all'Arapietra.
Niente de che. Fatevi sotto.