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E l'uso del costì e del costà (c'è differenza? Li usano entrambi...)
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Di solito...
Costì lo usi quando l'interlocutore è vicino a te.
Costà lo usi quando l'interlocutore è lontano da te.
La mesticheria è una via di mezzo tra il colorificio, la ferramenta e un casalinghi ...
L'omino der gasse, è gergale. Come il mezzo di trasporto pubblico:
A Livorno si chiama "autobusse"
A Pisa "púrma"
La corriera (quella extraurbana) si chiama "sita" mutuando il nome della compagnia che, almeno un tempo, forniva il servizio.
Ma ce ne sono: la "granata", l'acquaio ed altre. La massaia, finito il pasto, afferma:
"Vó in cucina a rigovernare i piatti nell'acquaio, poi passo la granata in terra, do il cencio, e poi mi ritiro a letto, sotto al coltrone, a riposare."
A Pisa, quando uno studente viene respinto, "boccia" ...
Tutto quasi giusto.
"Coltrone" però è usato principalmente dagli over 90
, e "sita" dagli over 80
Sita era il nome della società (gruppo FIAT) che forniva il servizio principalmente nella provincia di Firenze dopo la guerra.
Massaia, granata (o "grenata", a seconda delle zone), ecc... ormai vengono usati diciamo solo in tono ironico, giusto per far risaltare le origini locali dei termini, tipo "tarpone" per intendere un grosso topo, o "pieno zipillo" per indicare qualcosa che ha raggiunto il massimo della capacità.
"Pùrma" è semplicemente una storpiatura di pullman.