si questo lo sapevo, infatti chiedevo perché non chi..
cosa cambia in termini di sicurezza tra una partita di calcio ed un concerto se hanno detto che il motivo per cui hanno impedito di parcheggiare nei pressi dello stadio è per il rischio attentati?
È differente pure la criticità in relazione all'ordine pubblico.
In un partita di calcio il rischio scontri tifoserie contrapposte (con conseguenti cariche della celere) è sempre presente e per questo c'è un dispositivo di sicurezza standard per le partite di calcio.
Tale rischio, al contrario, non è presente in un concerto.
Dubito che i motivi siamo solo legati al discorso terrorismo.
Anche, ma non solo.
Ciro Esposito è stato ammazzato su via di Tor Quinto.
Spesso, ai derby, gli scontri avvengono a Ponte Milvio o a Ponte Duca D'Aosta o nel tratto di Lungotevere compreso tra i due ponti.
La responsabilità di chi organizza è principalmente quella di prevenire i rischi per garantire l'incolumità della maggior parte delle persone possibili.
Per ciò che riguarda le partite di calcio il meccanismo è stato modificato, sempre in conferenza dei servizi, per garantire un deflusso dalle adiacenze dello stadio nel tempo minore possibile riguardo, anche, al traffico ed alla viabilità visto che gli eventi si giocano in giorni ed orari diversi ove è presente anche la sovrapposizione con il traffico ordinario.
Poi può piacere o no ma le valutazioni sono complesse e le strutture che se ne occupano sono più che titolate a individuare le soluzioni migliori.
A volte le cose non vanno per il verso giusto ma il 99% degli eventi filano via senza problemi di ordine pubblico o di pubblica sicurezza, il che vuol dire che, anche se non ce ne accorgiamo, nella stragrande maggioranza dei casi, i dispositivi organizzativi messi in campo sono stati ben congegnati.
Roma, per sua natura, ogni giorno, ha decine di eventi nei quali vengono messe alla prova le capacità di chi ha queste responsabilità decisionali.
Chi si occupa di queste cose nei centri decisionali su scala cittadina, mediamente sa il fatto suo.