Risposta appena data su fb a tutta la gente che mi diceva che stavo rosicando:Allora, e non voglio tornare più sull’argomento che ho già ho sprecato troppo inchiostro per totti, dopo questo non scriverò più nulla, e quindi dirò tutto quello che penso, e che ho pensato in questi anni.
Partiamo dai complimenti: è arrivato a 40 anni e ancora gioca a livelli discreti, cosa che veramente è riuscita a pochissimi, specie per un attaccante mezza-punta.
E’ stato sicuramente un’icona per un popolo e questo gli fa onore.
Però un reminder su chi è veramente totti forse è giusto che venga effettuato, dato che amo lo sport calcio, non posso considerarlo un campione (ovviamente c’è anche la fede che me lo fa pensare, ma cerco di essere il più oggettivo possibile).
Per me, un giocatore, per meritarsi tutto questo che si sta meritando totti (cosa mai vista con nessuno, ne con maldini, del piero, giggs, lahm, raul e chi più ne ha più ne metta) avrebbe dovuto fare tanto, molto di più.
Forse, il fatto di non aver vinto praticamente nulla (1 scudetto, e di certo non grazie a lui, 2 coppe italia, 2 supercoppe in 25 anni), lo rende come un giocatore innocuo alle altre tifoserie, e per questo si ha nei suoi confronti questo atteggiamento di buonismo e simpatia, come quello che si ha di fronte ad un labrador quando lo vedi per strada: è carino, è un bel cane, ma sai che non ti farà assolutamente nulla.
Chi non è della Lazio o della rioma, non può esattamente capire cosa significa vivere il derby in maniera costante, 365 giorni all’anno, ed è per questo che io non lo potrò mai vedere con questi occhi con i quali viene visto da fuori, dato che molto si deve anche a tutto il tam tam mediatico che si è creato.
Un giocatore che è stato espulso 11 volte in campionato (e a memoria, almeno una volta in champion's e una in nazionale), mai x falli di gioco, e doveva esserne espulso altrettante (solo nel video, con le 3 tacchettate che da a zauri a terra, non è stato neanche ammonito), già dovrebbe essere indice del livello di rosicamento che ha quest’uomo. Non ho mai visto ne Buffon, ne Maldini, Del piero, Baggio, Zanetti e tanti altri, avere reazioni, gesti tipo 4-0 a casa, dire parole fuori posto ogni volta ed essere continuamente idolatrato, come un imperatore, qualsiasi cosa dicesse.
Come buon imperatore, ha (quasi) tutta roma ai suoi piedi, e infatti ad aver preso lui come modello, si vedono i grandi risultati che ha ottenuto la città negli ultimi 25 anni, coatta e boriosa senza aver fatto nulla; sempre a parlare e mai a fare. Esempio di una squadra che ad agosto vince tutto e a maggio puntualmente si ritrova con un pugno di mosche a dare colpa agli altri, invece di stare zitti e pedalare, come fanno i grandi giocatori e le grandi squadre
Si erge a bandiera, giustamente, ma una bandiera non firma a 34 anni un contratto da 5MLN di € netti all’anno (quindi la società ne paga 10), soprattutto se la squadra ha i buffi (mi viene in mente Del Piero che ha firmato un contratto in bianco, giusto per fare un paragone).
Si è costruito (gli hanno costruito) un marketing che nessun altro giocatore ha mai avuto nella storia. Non sapeva una parola d’Italiano, e si è fatto proteggere da maurizio costanzo, che l’ha iniziato come personaggio mediatico, dalle barzellette a c’è posta per te, da sanremo con la blasi a tutte le volta che è stato in televisione. L’hanno fatto diventare un personaggio della porta accanto, amico di tutti, con 5MLN di euro sul conto corrente (senza considerare gli sponsor).
In nazionale, ha segnato solo 9 gol, di cui 2 nell’europeo del 2000 e uno su rigore nel 2006 (e tutti diranno: "si, ma era infortunato", come se nelle altre edizioni si fosse caricato la squadra sulle spalle e l’avesse portata alla vittoria; l’unica cosa di cui uno si ricorda sono gli scarpini che gli facevano male e lo sputo a poulsen). Ha fatto un grande europeo, da ragazzino, nel 2000 ed ha fallito puntualmente in tutte le altre edizioni.
Non è mai stato uno sportivo. Un giocatore che sta perdendo la finale e mena a Balotelli invece di prendersi la squadra in mano per cercare di pareggiare, un calciatore che cerca di dare uno spintone al portiere che gli para un cucchiaio, un capitano che perde un derby nella finale e 2 giorni dopo, invece di rendere onore all’avversario, dice che “la Lazio non esiste”, denota dentro l’essere un uomo mediocre, uno che non sa perdere e che non accetta la sconfitta.
Lo sfottò ci sta, ci mancherebbe. E mi sarebbe piaciuto veramente avere un avversario leale, da rispettare ed odiare allo stesso tempo, cui rendere omaggio a fine carriera; ma tanti, troppi atteggiamenti boriosi e coatti, me l’hanno fatto disprezzare, e mi ha fatto disprezzare ancora di più tutto il carrozzone mediatico che si porta dietro.
E’ stato un calciatore che, ogni volta che c’era una partita importante, improvvisamente spariva dal campo e si rifaceva sotto con grandissime prestazioni contro squadre di mezza classifica.
Ammetto che contro la Lazio ha giocato bei derby, ed ha segnato 11 gol in 45 partite. Tutti a idolatrare il recorde dei gol; ma nessuno dice che è il giocatore con più derby persi, 17, nella storia del derby).
Gli va riconosciuto di essere rimasto a Roma quando forse sarebbe potuto andare in altre squadre, però c’è da chiedersi fino a che punto è rimasto per amore, quanto piuttosto per paura di essere uno tra i tanti negli squadroni, e dover lottare ogni giorno per essere considerato un vero campione, piuttosto che rimanere a essere il re del grande raccordo anulare.
Visto da fuori sembra il classico personaggio simpaticone, amico di tutti, buono con tutti, e che ha sputato sangue per la sua maglia, io credo che ci sia qualcosa di verità in tutto ciò, e molto di marketing, e penso a lui come un potenziale campione con personalità da mediocre, che per interessi personali ha tolto allenatori, giocatori e staff che gli potevano andare contro e creare una mentalità vincente nella squadra. Uno che ha 40 anni ha il coraggio di andare al tg1 a dire che non gioca, come i ragazzini quando giocano i più grandi e tu stai la a guardare. Uno che ha sempre messo l’io davanti al noi, ed è per questo che lo considero un mediocre.
E il fatto stesso che roma abbia preso ad esempio un mediocre, ne è stata la conseguenza del fatto che non ha vinto quasi nulla, nonostante un budget notevole (non si sa bene come, ma qui è un altro discorso) e una squadra sempre tra le più forti del campionato.
Questo, è quello che penso io di Francesco Totti. Non salto sul carrozzone, tipico in Italia. Io ho la mia visione su di lui, e non sarà la beneficenza, ne le lacrime, ne lo stadio pieno che ne inneggia il nome a farmi cambiare idea, anzi, conferma ancora di più quanto scritto sopra; un potenziale grande calciatore, che si è costruito un marketing e che vive idolatrato da una città che è il risultato stesso di prendere lui ad esempio.
Un uomo mediocre. "
Credo di essere stato oggettivo no?