21 Giugno 1987

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Offline porga

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1600
Re:21 Giugno 1987
« Risposta #40 il: 22 Giu 2017, 11:32 »
e cmq, è vero quanto detto da gesulio
la fine dell'adolescenza, che corrisponde generalmente alla fine dell'innocenza, a noi Laziali ci ha resi sicuramente colpevoli di amare troppo questa lazio

Offline sorazio

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10612
Re:21 Giugno 1987
« Risposta #41 il: 22 Giu 2017, 11:33 »
e cmq, è vero quanto detto da gesulio
la fine dell'adolescenza, che corrisponde generalmente alla fine dell'innocenza, a noi Laziali ci ha resi sicuramente colpevoli di amare troppo questa lazio
adolescenti nel 1987, fatevi n'esame di coscienza  8)

Offline porga

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1600
Re:21 Giugno 1987
« Risposta #42 il: 22 Giu 2017, 11:34 »
adolescenti nel 1987, fatevi n'esame di coscienza  8)

peggio: ce ne avevamo già 21/22

Offline sorazio

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Re:21 Giugno 1987
« Risposta #43 il: 22 Giu 2017, 11:38 »
non avete scusanti..... :shame:

Nesta idolo

Nesta idolo

Re:21 Giugno 1987
« Risposta #44 il: 22 Giu 2017, 13:09 »
(Rimango sempre a bocca nel vedere lo stadio Olimpico pieno e tutta quella gente a Napoli per gli spareggi. Passione pura, genuina, incontrollabile per la Lazio anche nei momenti altamente complicati. Non avendo vissuto quel periodo, lo sottovaluto un po' nonostante i filmati, le immagini, sono sincero. Topic belli come questo invece servono, aiutano a cementificare ancora di più il nostro rapporto con la Lazio e con il nostro essere tifosi. A renderlo più profondo.
Grazie per i vostri racconti, mi hanno emozionato. E grazie Giuliano per tutto :)) ).

Online Mocambo

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1321
Re:21 Giugno 1987
« Risposta #45 il: 22 Giu 2017, 13:31 »
Anche io vdm, avevo 21 anni appena compiuti. Alla fine decisi di non andare perché avevo un esame difficile all'università il giorno dopo. Ma ovviamente non pensai ad altro fin dalla mattina e seguiii la partita alla radio pregando e imprecando, sperando e piangendo. Mio padre mi trovó così, sdraiato a terra col viso pieno di lacrime, esausto. 'Siamo vivi, siamo vivi' fu l'unica frase che riuscii a bofonchiare in un'estasi mai più provata, neanche il giorno dello scudetto. Per sempre grazie, bomber Fiorini.

Offline bak

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20168
Re:21 Giugno 1987
« Risposta #46 il: 22 Giu 2017, 13:35 »
peggio: ce ne avevamo già 21/22

Ammazza se sete giovani, io ce n'avevo 24  :roll:

Offline sorazio

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10612
Re:21 Giugno 1987
« Risposta #47 il: 22 Giu 2017, 13:43 »
signori non vi state regolando con l'età, abbiate contegno ci sono i bambini

Offline ian

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Offline ian

Re:21 Giugno 1987
« Risposta #48 il: 22 Giu 2017, 14:02 »
Ammazza se sete giovani, io ce n'avevo 24  :roll:

Io 25  :D

Ma Mario del Monaco, Un amore così grande, e Gianni Elsner?

Che roba.
Non c'è scudetto non c'è Birmingham non c'è niente che tiene al confronto. Neanche Fabio Poli.

L'emozione di quel giorno, e di quell'episodio è inarrivabile.

(Seguita, sul podio, da merde Liverpool e merde Lecce  :asrm )

Offline DaMilano

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7868
Re:21 Giugno 1987
« Risposta #49 il: 22 Giu 2017, 14:07 »
A margine di questo bel racconto mi piace ricordare una persona che appare alla fine di uno dei tanti video che sono stati postati su questo topic. Una persona che pochi ricordano con il suo giusto valore e a cui, secondo me ogni laziale dovrebbe sempre dedicare un grazie per quello che ha fatto e per le solide fondamenta che ha creato. Fondamenta su cui, va detto, qualche anno dopo nacque la Lazio più grande della storia.

Carlo Regalia.


Nel film di Bezzi su quell'anno ricordo molto bene Regalia a Napoli, alla fine della partita col Campobasso, quando scoppia in lacrime al grido "è finita"......

Spesso li dimentichiamo, ma oltre agli eroi di quell'anno un grazie dovremmo davvero dirlo ai fratelli Calleri.
Re:21 Giugno 1987
« Risposta #50 il: 22 Giu 2017, 14:15 »
Non c'è scudetto non c'è Birmingham non c'è niente che tiene al confronto. Neanche Fabio Poli.

L'ho scritto su questo topico, quell'urlo, chi non lo ha vissuto non lo potrà mai capire.
Pero' non bisogna neanche farlo diventare come un totem.
Mille volte meglio lottare per l'EL piuttosto che rivivere quel giorno. Quegli anni.
Furono anni terribili, anni in cui c'era la consapevolezza (sensazione sconosciuta a chi non c'era) che la Lazio sarebbe finita quel giorno. 8 minuti. Non mancava molto.
Giuliano Fiorini segno' quando sullo stadio era già scesa una certa rassegnazione. Questo ne esaltó in qualche modo la forza prorompente.
A me, a 17 anni, me stavano a toglie la Lazio. Era finita, sarebbe finita quel giorno.
Come la Pro Patria, come la Pro Vercelli, come la Fortitudo. Mettevamo tutto nel libro dei ricordi e avremmo proseguito la nostra vita. Come un lutto da metabolizzare. Il tempo l'avrebbe fatto.

Giuliano Fiorini c'ha ridato la vita, meritiamocela. Anche per lui.
Ogni santo giorno. Ogni santissima partita, quando ci viene voglia di fischiare un giocatore della Lazio, di insultare la nostra maglia, di mandarli affanculo, ricordiamolo.
La Lazio si merita.
Questo ci ha insegnato Giuliano Fiorini.

Offline ian

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7680

Offline ian

Re:21 Giugno 1987
« Risposta #51 il: 22 Giu 2017, 14:22 »
L'ho scritto su questo topico, quell'urlo, chi non lo ha vissuto non lo potrà mai capire.
Pero' non bisogna neanche farlo diventare come un totem.
Mille volte meglio lottare per l'EL piuttosto che rivivere quel giorno. Quegli anni.
Furono anni terribili, anni in cui c'era la consapevolezza (sensazione sconosciuta a chi non c'era) che la Lazio sarebbe finita quel giorno. 8 minuti. Non mancava molto.
Giuliano Fiorini segno' quando sullo stadio era già scesa una certa rassegnazione. Questo ne esaltó in qualche modo la forza prorompente.
A me, a 17 anni, me stavano a toglie la Lazio. Era finita, sarebbe finita quel giorno.
Come la Pro Patria, come la Pro Vercelli, come la Fortitudo. Mettevamo tutto nel libro dei ricordi e avremmo proseguito la nostra vita. Come un lutto da metabolizzare. Il tempo l'avrebbe fatto.

Giuliano Fiorini c'ha ridato la vita, meritiamocela. Anche per lui.
Ogni santo giorno. Ogni santissima partita, quando ci viene voglia di fischiare un giocatore della Lazio, di insultare la nostra maglia, di mandarli affanculo, ricordiamolo.
La Lazio si merita.
Questo ci ha insegnato Giuliano Fiorini.

IB ti straquoto, come credo saprai.
Mille volte meglio lottare per la EL, e mille volte e pure poco.
Idem la voglia di fischiare o di mandare affanculo i nostri.
Forse è per questo background che a me non passa neanche per la testa di fare nè una cosa nè l'altra.

Dicevo della unicità di quel' episodio  e di quella circostanza: basti pensare, for the youngest ones, checqufl gosl ad 8 minuti dalla fine NEANCHE volle dire salvezza, non sparizione, etc: volle dire la sola possibilità di andarci a giocare tutto quanto sopra agli spareggi.

Poi dice che il tema del sostituto di candreva mi fa un raspone a 4 mani

Offline gesulio

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19406
Re:21 Giugno 1987
« Risposta #52 il: 22 Giu 2017, 14:40 »
io, per altre trasferte, ma era piazzale appio

giusto, piazzale appio, sotto la (attuale) coin.

Offline porga

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1600
Re:21 Giugno 1987
« Risposta #53 il: 22 Giu 2017, 15:02 »
 :luv:

Online arturo

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14742
Re:21 Giugno 1987
« Risposta #54 il: 22 Giu 2017, 16:22 »
La stagione dei meno nove vissuta da militare di leva ( Udine , Casarsa della delizia , Treviso ) la partita ascoltata con le cuffiette sul traghetto, dopo una giornata di mare al Lido di Venezia , ricordo ancora le facce stupite di chi mi aveva visto trepidare , esultare e piangere di gioia.

Grazie Giuliano.

Offline Indaco

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3523
Re:21 Giugno 1987
« Risposta #55 il: 22 Giu 2017, 20:28 »
Io penso che qualsiasi laziale che abbia vissuto quel giorno, allo stadio o davanti alla radio o alla tv, ha un suo aneddoto da raccontare, un ricordo particolare.

Io per esempio stavo in curva Maestrelli, in alto a sinistra, in piedi, vicino alle vetrate dei distinti avversi. Per anni ho visto le partite lì insieme a un altro gruppetto di 20-25 persone con il quale mi trovavo la domenica.

Il mio immediato ricordo del gol di Fiorini, sempre, ogni volta che ripenso a quella partita, è un vecchietto caduto in terra là vicino, seduto e stordito, e il figlio su di lui che cerca di rialzarlo. Aveva avuto un piccolo malore, mi spiegò il figlio insieme al fatto che il padre stava in una casa di riposo e quel giorno gli aveva chiesto di portarlo allo stadio dopo diversi anni che non andava più.

E poi, uno del gruppetto con cui avevo diviso decine di partite magre in quegli anni, che m'abbraccia e mi urla, mentre lacrimava: non poteva fini' così, non poteva fini' così.

Tutto indimenticabile. Come Giuliano e il suo gol.

Offline Palo

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13899
Re:21 Giugno 1987
« Risposta #56 il: 23 Giu 2017, 04:35 »
Ammazza quanto so vecchio.


Io di anni ne avevo 33, un figlio di 7 mesi, ed una sudata sulle poltrone dei suoceri, a Pisa.


Piansi, ovviamente.


Ci sono momenti che ci accomunano e  che ognuno di noi riesce a collocare, con precisione, nella sua confusa cronologia.


Credo che ognuno sappia dire di preciso dove era e cosa faceva l'11 settembre 2001.


Credo che ogni Laziale che abbia vissuto "quei momenti", 17 maggio '74, gol di Fiorini, gol di Poli, coppa Italia del '98, Birmingham, 14 maggio ... sappia dire, di preciso, dove era, cosa faceva e come ha reagito.
Re:21 Giugno 1987
« Risposta #57 il: 23 Giu 2017, 08:46 »
Sto in un forum de VDM.
Re:21 Giugno 1987
« Risposta #58 il: 23 Giu 2017, 08:49 »
Sto in un forum de VDM.

Con le coronarie foderate di titanio.
Va detto.
Re:21 Giugno 1987
« Risposta #59 il: 23 Giu 2017, 09:06 »
4/5 ore prima, as usual per quei tempi, la morte nel cervello e gli arcobaleni pronti ad esplodere nel cuore, perché arcobaleni sarebbero usciti, non chiedetemi nulla, era così.
solo che mancavano 7 minuti, e dei colori dei nostri padri e dei nostri figli sarebbe rimasto solo un ricordo. poi quella zampata, uno squarcio nel cielo, un terremoto ai piedi del calvario, e la maledizione post '74 ci abbandonò per sempre.
stavo con un amico juventino (pure lui pezzo grosso del sindacato oggi) col braccio ingessato che divenne la mia àncora di salvezza (ahilui) in quel magma di urla infinite e lacrime.
 

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