Okay, oaky,
Ma cavolo, almeno uno stadio di proprietà dove ci si possa sentire a casa. Sennò davvero abbandoniamo la Lazio, il calcio, la città...
A Torino, sponda incurvata, l'hanno fatto e funziona esattamente come altrove. Stadio non grandissmo ma sempre pieno, roboante, grande aggregazione, e via così. Senza contare che lì succede anche se poi - l'oggetto di tutto - è il sostegno a una squadra innominabile et abominevole...
A me pare che Roma, sulle due sponde, ci sia ben più amore che di quello gobbarello di Torino.