Lo vidi sfilare insieme ad alcuni suoi amici a via del Corso con una bandiera della Lazio stile Argentina nel giugno del 1983, il giorno della promozione in serie a, mentre tra un inno a Giordano e uno a Manfredonia faceva pure qualche canto fascista. Ma va beh, non fa niente.
Non l'ho mai conosciuto personalmente ma ricordo il senso di sollievo di molti laziali in curva nord quando si sparse la voce che era arrivato lui il giorno del derby di ritorno nell'anno del primo scudetto (marzo 1974). – Aho, è arivato er Tassinaro, meno male!
Grande Goffredo, un saluto e un ricordo, pure se eri mezzo matto.