FORMELLO – La vigilia è scoccata, il derby della Capitale è alle porte. A 24 ore dal momento più atteso della stagione, taccuini e riflettori sono puntati sul tecnico biancoceleste Edy Reja che ha incontrato gli organi di informazione presso il quartier generale capitolino. Proprio lui che nella sua carriera da allenatore non ha mai battuto i colori giallorossi (sette sconfitte e due pareggi), avrà il compito di cancellare con una botta di spugna buona parte delle sofferenze di un’annata disgraziata. Ha preparato la stracittadina numero 134 (in campionato) in modo meticoloso, non facendo mancare la consueta pre-tattica. Medita l’impresa, sogna di regalare ai tifosi biancocelesti la gioia più attesa: “In un campionato di questo genere, cercare di raggiungere questo obiettivo sarebbe gratificante – dice il friulano riferendosi all’eventuale sgambetto in ambito Scudetto - . Sarebbe troppo bello raggiungere questa situazione, soprattutto per i tifosi, ma anche per la squadra che si potrebbe definitivamente tirare fuori da questa situazione di classifica. In questa ottica anche un pareggio ci potrebbe stare bene”.
Mister, in questa settimana ha capito l’importanza del derby a Roma?
“Il derby romano l’ho sempre seguito con simpatia ed interesse, sono rimasto sempre molto affascinato dalla cornice straordinaria e dai suoi colori. Viverlo da dentro è un emozione fortissima, ma anche un’attesa difficile. Vorrei che il tempo scorresse velocemente. Aspettiamo questo evento con emozione e palpitazione, con la consapevolezza del particolare stato di forma della Roma, che viene da 23 risultati utili consecutivi. Ora attendiamo questa sfida, cerchiamo di viverlo con serenità e tranquillità, il nervosismo potrebbe fare brutti scherzi”
Come lo legge questo derby?
“Non posso dire che è come le altre gare, ma è chiaro che devo fare le valutazioni su avversario, devo impostare la gara considerando che è una partita di calcio, devo valutare bene le qualità dell’avversario, in modo che la Lazio possa avere delle possibilità importanti. Non si devono dare punti di riferimento o vantaggi. Hai giocatori ho detto che bisogna fare la partita perfetta. In questa settimana ho lavorato in tal senso e continuerò a farlo fino a domani”
La Roma potrebbe giocare con le tre punte, ma Ranieri sembra fare pretattica…
“Per noi sarà lo stesso, noi ormai a questo punto siamo abituati ad affrontare qualsiasi tipo di schieramento, comunque giochi la Roma siamo pronti. I ragazzi non hanno difficoltà ad attuare un gioco o l’altro, poi è chiaro che gli equilibri li spostano sempre le individualità”
Ranieri ha detto che la favorita è la Lazio…
“Non credo, basta guardare la classifica: come fa la Lazio ad essere favorita? Ranieri piange un pochettino, mette le mani avanti come fanno anche altri allenatori, ma sotto questo punto di vista non sono d’accordo. Chiaro che essendo un derby può succedere di tutto, dipende dalla determinazione, serenità e convinzione di aver passato un momento brutto”
Come sta Radu?
“Radu ha provato ieri, non sente fastidio, penso sia recuperato”
In avanti ha già deciso cosa fare?
“Ho delle soluzioni, potrei optare per diverse scelte, potrei anche giocare con i tre, con Zàrate dietro due punte. Sono tutte valutazioni che dovrò fare bene e attentamente”
Ranieri si augura che lei schieri le tre punte…
“Anch’io mi auguro che lui giochi con le tre punte, con Toni, Totti. Vucinic, o magari anche con Menez sull’esterno”
Ma cosa pensa che farà?
“Totti ha giocato tutti i derby, non penso resti fuori, Toni è un calciatore di livello internazionale, il valore di Vucinic lo conosciamo.. Se io fossi Ranieri li schiererei tutti e tre... un altro invito come ha fatto lui oggi a me (ride, ndr)”
Ma come si affronta un derby?
“La tensione è grandissima, l’importante è non andare oltre. Non ci deve essere eccesso di nervosismo. Alla fine ha ragione chi ha equilibrio, le provocazioni non devono far parte della partita, si può avere ragione solo quando si mantiene un certo equilibrio. Meno nervosismo c’è e più possibilità di raggiungere risultato ci saranno”
Ha sentito Delio Rossi?
“No, Delio l’ho sentito all’inizio, poi ci siamo solo salutati una volta a Palermo”
Che ne pensa delle polemiche su Tagliavento?
“Non entro in merito, penso sia uno dei migliori in circolazione, ha fatto delle partite importanti e penso che anche domani farà bene”
Cosa ha chiesto alla squadra?
“Si deve fare una partita aggressiva, non si deve dare tempo alla Roma di ragionare, non devono avere libertà in avanti. Dobbiamo chiudersi bene e ripartire, sapendo che i loro esterni (Cassetti e Riise, ndr) sono molto offensivi dobbiamo aspettare che ti lascino gli spazi per poi colpirli dietro la linea difensiva. Da questo punto di vista abbiamo valori importanti”
Quando lo vedeva da fuori, cosa la stupiva del derby?
“Il colore, lo spettacolo straordinario. Un conto è la partita, ma l’atteggiamento della gente era straordinario. Mi ha sempre colpito, mi auguro che venga fuori una gara piacevole, ma soprattutto che sugli spalti prevalga l’aspetto sportivo, con sfottò, ma senza incidenti”
La Lazio non ha nulla da perdere, la Roma si…
“Io ho fatto delle considerazioni. Pensando al calendario che abbiamo dobbiamo valutare i punti in classifica, sotto questo punto di vista abbiamo perso la dimensione della nostra situazione. Dobbiamo fare più punti possibili nelle prossime tre partite, non possiamo arrivare all’ultima giornata con la speranza di salvarci”
Un pareggio quindi andrebbe bene?
“La cosa importante è che venga il risultato positivo, noi abbiamo due risultati su tre, certo non ci sta la sconfitta per la classifica e per la valenza della partita”
Conterà più l’esperienza o l’entusiasmo?
“I derby non si possono mai programmare, non c’entra niente l’esperienza. Magari Floccari che è appena arrivato lo vive meno e può fare meglio, per tanto gli equilibri in campo vengono dettati dall’aspetto tattico, dalla condizione e dallo stato psicologico, non tanto dalla responsabilità”
Ranieri contro Reja, una sfida nella sfida…
“Ranieri ha sempre dichiarato di essere tifoso romanista, ma anch’io la vivo intensamente. Non come lui, io sono appena arrivato, poi io caratterialmente sono abbastanza freddo, ma non distaccato. Cerco di essere lucido. Qualche problema ci sarà da questo punto di vista, non vorrei perdere la dimensione della squadra durante la partita”.
