Io di quel periodo ho un ricordo molto tenero, un senso di primavera, di strana eccitazione e sorpresa, simile a quello che provai la prima vola che sbucai dalle scale dell'olimpico, una cosa del genere ma latente e soffusa che ti portavi dentro, eravamo ovunque e prima quasi non esistevamo.. finalmente si accorgevano di noi, e io mi sentivo orgoglioso e meno solo
Il rapporto coi "cugini", come amavano chiamarci in giro per l'italia, e' andato avanti un po' cosi, fino a Paparelli, quel giorno allo stadio per me cambio' tutto, e loro sono diventati altro