un articolo sul messaggero che ci rivela le seguenti sconvolgenti verità: qui una volta era tutta campagna, un giorno mangeremo cose strane tipo pasta con alcuni sughi, a lazio sta in finestra, a roma je caca in testa. Domani mi aspetto altre pubblicazioni oltraggiose del tipo: la lista della spesa della nonnetta del quinto piano scala b o la ricetta dettagliata di panino col formaggino.
leggo: brizzi (e già il cognome...io odio anche enrico, che almeno sa scribacchiare, figuramoce questo)
continuo a leggere: regista (evvabbè, oggi è regista pure muccinino, ergo...)
mi spingo fino alla fine di questa, come dire, caccola spalmata in fotocomposizione sul merdaggero
che dire?
se la critica, pardon, l'attacco, fosse venuto da un regista co' la ere maiuscola, amen
rosicavi, ma almeno, tie', un regista romanista coi controco@oni, aho'...
me questo esserino, dall'aria spaurita (o fatta di un acido particolarmente potente non ancora giunto in italia), co' 'sta barbetta insipida...eddai
magari al liceo un Laziale l'avrà gonfiato come un supersantos e lui ancora ce sforma
(che poi, sia chiaro, io sono contro il bullismo adolescenziale)
oppure, mentre scriveva quelli che poi sono diventati capolavori del cinema italiota, magari un capo eletricista, tipo un Biascica, ma Laziale, je s'è fottuto la eventuale compagna
po'esse
anzi, sicuro