Facciamo un gioco. Ipotizziamo di essere un editore di un giornale. Il mio obiettivo è vendere! Vendere copie, clic, pubblicità. Vedo che circa l’80% degli italiani che si interessa no di calcio tifano Juve, Inter, Milan, Napoli e roma. E tifano ciecamente, bovinamente.
Basta un titolo in prima pagina (“La
roma su Messi”) ed immediatamente vendo centinaia di migliaia di copie in più a Roma e dintorni. Se scrivo “il Milan ha un piano per vincere la champions in tre anni” a caratteri cubitali in prima pagina, il mio giornale venderà, dalle Alpi alle piramidi tutte le copie stampate. Se titolo “La Lazio dichiara incedibile Milinkovic Savic” perdo tutti i milanisti, tutti gli juventini, molti interisti (col giro sms-real-modric la cosa li interessa indirettamente), i trigorioti delusi da un potenziale indebolimento mancato non so aprirebbero la copia del giornale sul frigo al bar. Ed inoltre ci sarebbero un 30% di Laziali disamorati, un 20% di Laziali che “dice così ma all’ultimo lo vende e si imberta i soldi”, un 15% di Laziali che “c’è vole er viceimmobile, wallaceènapippaarsugo, e ma aaa mediogridá”. Rimarrebbe un 35% di circa 1,5 milione di Laziali che hanno ormai deciso (secondo me a piena ragione) che quel giornale non lo compreranno mai più e lo hanno ribadito su tutti i fora, su Facebook e su Twitter.
Ma chi cazzo me lo fa fare a me editore di scrivere a favore della Lazio? Avrei solo un picco negativo di copie vendute.
È il marketing baby ...