Riporto uno stralcio di intervista di Mauri in cui parla di Rossi, Ballardini e Reja.
Da Rossi a Reja, passando per Ballardini. Ecco i giudizi di Stefano Mauri sui singoli tecnici: “Rossi è molto preparato come tecnico, l’ha dimostrato e continua a farlo a Palermo. Il rapporto con Delio era buonissimo all’inizio poi con il tempo si è logorato, per colpa di entrambi, è stata una situazione un po’ particolare. Ballardini a me piace come tecnico, forse il suo difetto è che responsabilizza troppo i giocatori. In allenamento lui predilige fare lavoro fisico con la palla, e questo significa che bisogna dare sempre il 100 per cento per far sì che il lavoro tecnico diventi anche fisico. Questa forse è stata una nostra pecca, non siamo una squadra all’altezza di essere responsabilizzata. Reja, invece, ha dimostrato con la sua esperienza di capire i problemi, saper motivare i giocatori e far ritrovare coesione nel gruppo. Ci ha fatto capire che la squadra viene prima del singolo”
Azzardo una piccola analisi.
Il problema più grande di questa squadra è la testa.
"non siamo una squadra all'altezza di essere responsabilizzata".....sembrerebbe dire: abbiamo bisogno che ci si stia sempre dietro e sostenere, che qualcuno si assuma responsabilità per noi, che ci faccia da padre.
Io ricordo i primi tempi di Delio, quando tutti correvano ad abbracciare l'allenatore dopo un gol. Erano i tempi in cui tutti guadagnavano bene o male le stesse cifre, la Lazio sembrava davvero una piccola famiglia.
Qualcosa alla fine del 2007 si è rotto tra Delio e la squadra e inevitabilmente a fine 2009 scadendo il contratto o lui o buona parte del gruppo doveva lasciare la Lazio.
Ballardini sembrerebbe aver rimesso il problema ai giocatori stessi, come a dire, siete voi che andate in campo e siete voi che dovete imparare a dare sempre il massimo indipendentemente dal contesto. Dalle parole di Mauri esce un Ballardini migliore di quello che abbiamo "tracciato" nei nostri post nei mesi passati.
Si è spesso accusato Ballardini di non spronare il gruppo in partita.
Probabilmente il suo errore è stato di fidarsi o di sperare che i giocatori "maturassero" mentalmente.
I metodi di lavoro di Ballardini non sono stati per nulla assimilati dai giocatori.
Dal punto di vista mentale Reja sembra aver ripreso il cammino del primo Delio e l'abbraccio e attaccamento dei giocatori potrebbe essere di buon auspicio.
Mi rode un po' leggere che fino all'arrivo di Reja giocavano per conto proprio......come noi passiamo domeniche al limite della rottura con i migliori affetti e loro giocano per il loro bene personale?
Concludo con cosa dobbiamo fare se riusciamo a salvarci:
1) sfoltire la rosa
2) puntare sui giocatori che l'allenatore (se ci salviamo dovrà essere Reja) decide di far proseguire e gli altri via...a costo di dare la lista gratuita.
Provocazione: era Ballardini a non andar bene come allenatore o la squadra a non andar bene per Ballardini e per noi?