ho aspettato mezzanotte e mezza per scrivere, 4 ore dopo, proprio per non dovermi sentir dire che sono poco lucido oppure che sono ancora a nervi scoperti.... ecco, 4 ore dopo, con una discreta calma e dopo aver finalmente razionalizzato la nostra sconfitta, che ci ha di nuovo piombato nell'incubo retrocessione e che contemproaneamente ha cucito un bel pezzo di tricolore sulle maglie della roma, io dico che sinceramente non ho più voglia di capire, di discernere , di stare a fare valutazioni e analisi approfondite, di maledire il loro culo o la nostra iella: questo è il degno, prevedibilissimo finale di un brutto, orrendo sogno, i cui protagonisti sono tutti coloro i quali vestono e/o rappresentano questa maglia e questa squadra. 110 anni stuprati e mortificati da questi mentecatti accattoni morti de sonno visti all'opera oggi e in tutta la stagione.
ha ragione ralphmalph, ma porca puttana, che cosa vi si chiedeva in fondo, dopo una stagione in cui ci avete fatto esplorare per bene gli abissi della vergogna? vi si chiedeva un semplice pareggio contro una squadra alla frutta, come la roma di oggi. neanche questo.
per quanto mi riguarda, l'unica cosa che pretendo ancora da voi maledetti, dal primo all'ultimo, è che vi leviate al più presto dalla circolazione, nessuno escluso, perché mi fa vomitare il solo pensarvi. e spero che abbiate la decenza morale di non giocarvi la partita tra due domeniche contro l'inter, e di non osare superare neanche il centrocampo. qualsiasi altro atteggiamento durante la gara contro i nerazzurri, che non sia meno che arrendevole, dovrà essere considerato come una provocazione e un atto ostile nei nostri confronti.
levatevi tuttidalle palle, dal primo all'ultimo. per me il calcio è finito oggi, mai più stadio con questi luridi in squadra, e con questi pupazzi a dirigere e presiedere la nostra società.
via tutti. soltanto dopo l'allontenamento dell'ultimo protagonista di questa stagione marcia, potrò considerare l'ipotesi di tornare allo stadio.
hanno vinto. in tutti i sensi. sarà difficile dopo oggi tornare a pensare a una rivalità cittadina degna di questo nome. con la sconfitta di oggi comincia un cammino di clandestinità e di anonimato all'interno della città in cui abbiamo portato il calcio. ospiti a casa nostra, grazie ragazzi. e a mai più rivederci, maledetti.