Io sto con il presidente della Lazio

0 Utenti e 2 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

Re:Io sto con il presidente della Lazio
« Risposta #460 il: 24 Gen 2018, 01:23 »
ma poi mi fa ridere, tutti nomi di persona tranne che per la Rioma, entità quasi astratta, super partes, senza rimando a nessuno.
e poi "immaginatevi Malagò"...
ambè, stigrancaxxi direi.

Malagò trattato tipo il Gandhi del Calcio Italiano

Offline ES

*****
20560
Re:Io sto con il presidente della Lazio
« Risposta #461 il: 24 Gen 2018, 02:24 »
Citazione
    Prima c'erano i riformisti, Agnelli con Cairo e la Roma, tutti contro Lotito. 

Quel "tutti" è il solito pacco subliminale spedito per espresso, in realtà sembra ci sia un "tutti" contro 3.
L'esatto contrario.

Sul " riformisti"... Anche il mio gatto sta ridendo.
Ma talmente tanto che temo ci si giochi una delle sue vite.



 





Re:Io sto con il presidente della Lazio
« Risposta #462 il: 24 Gen 2018, 08:28 »
Malagò trattato tipo il Gandhi del Calcio Italiano


Gli hanno fatto una legge ad hoc permettere a Gandhi di continuare a governare così bene lo sport italiano...:

Coni,Malago:"Grazie governo"

La norma che estende il numero di mandati della presidenza del Coni a tre è stata approvata dal Senato a dicembre. Sulla decisione di Palazzo Madama, che permette a Giovanni Malagò di ricandidarsi nuovamente fino al 2025, l'attuale presidente del Coni è tornato nuovamente in occasione dei lavori della giunta nazionale: "Non posso che essere grato e riconoscente al governo per l'approvazione del provvedimento sul limite dei mandati. Mi ha fatto un piacere enorme che il provvedimento sia sostenuto dal governo come dalle opposizioni. È stato un provvedimento giusto, equo, che parte da lontano. Ho sempre sostenuto una legge dello Stato che mettesse i puntini sulle i su tutti i stakeholder del nostro mondo. Questo limite dei tre mandati è esattamente in linea con una indicazione, un suggerimento, fatto dal Cio con una delibera di Thomas Bach. Si è fatto ordine e pulizia con questo provvedimento. Grazie al ministro Luca Lotti, più che mai, senza formalismi. Abbiamo lavorato tanto e bene.

Offline arturo

*****
14659
Re:Io sto con il presidente della Lazio
« Risposta #463 il: 24 Gen 2018, 10:04 »
Se so magnati er fegato co quello che c'è intorno.... :asrm
Re:Io sto con il presidente della Lazio
« Risposta #464 il: 24 Gen 2018, 10:10 »
Re:Io sto con il presidente della Lazio
« Risposta #465 il: 24 Gen 2018, 10:41 »
A volte ritornano...

http://sport.ilmattino.it/calcio/tavecchio_presidente_commento_teotino-3504061.html


...e anche qui:

"ma anche le società autenticamente riformiste, a partire dal Napoli, dalla Roma, dalla stessa Juventus. "

Stavolta, visto che la testata è il mattino, ci mettono anche il Napoli, (che poi in realtà in questa fase sostiene Lotito).

Offline bak

*
20168
Re:Io sto con il presidente della Lazio
« Risposta #466 il: 24 Gen 2018, 10:46 »
Ma Cairo che è contro l'elezione di Lotito (meglio così, mio commento) e dopo due giorni, con lo stesso Lotito, sponsorizza Tavecchio ?
Re:Io sto con il presidente della Lazio
« Risposta #467 il: 24 Gen 2018, 12:26 »
Figc, Sibilia: "Tommasi incoerente nell'allearsi con Gravina"
24.01.2018 11:01 di Saverio Cucina   
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
articolo letto 946 volte

Ultimi giorni di consultazioni prima dell'assemblea elettiva Figc del prossimo 29 gennaio. Candidato alla presidenza, il numero uno della Lega Nazionale Dilettanti, Cosimo Sibilia, ha parlato al Corriere della Sera della possibile intesa tra Damiano Tommasi e Gabriele Gravina: "Penso che sono incoerenti. Soprattutto Damiano. Venerdì gli ho proposto un'intesa in cui i calciatori avrebbero avuto un ruolo centrale e non solo nel club Italia. Mi sembrava che ci fosse un'apertura nei miei confronti e una convergenza su molti argomenti. Avevo capito che, in alternativa, Tommasi preferiva andare in fondo da solo e questo lo avrei accettato. Adesso, scopro che è pronto a unirsi con Gravina...".

____________________

Eccolo il leader dei riformisti, pronto ad appoggiare le idee di uno o dell'altro senza distinzione, l'importante è avere la poltrona.

Re:Io sto con il presidente della Lazio
« Risposta #468 il: 24 Gen 2018, 12:29 »
Ma Cairo che è contro l'elezione di Lotito (meglio così, mio commento) e dopo due giorni, con lo stesso Lotito, sponsorizza Tavecchio ?

Leggerlo tutto (per chi non vuole aprire il link) fa comprendere meglio dove mirano "Teotino" ed i compagnucci di repubblica.

Il calcio italiano senza vergogna:
un patto resuscita Tavecchio


di ​Gianfranco Teotino

Le notizie dai sepolcri imbiancati del calcio italiano lasciano forse ancor più basiti di quanto noi appassionati fossimo la sera del 13 novembre, con il Mondiale sfilato sotto il naso. Tavecchio, l'uomo simbolo del crac, sta per tornare, anzi in realtà non è mai andato via. Che avrebbe fatto di tutto per inchiodarsi a una qualsiasi poltrona l'avevamo capito subito, visto che non aveva voluto fare neppure il beau geste delle dimissioni, prima di fingere di darle, da presidente federale, riuscendo contemporaneamente a ottenere il prolungamento del mandato di commissario della Lega di Serie A. Ciò che nemmeno i pessimisti della ragione erano riusciti a immaginare, è che Tavecchio per restare in sella si è offerto, insieme ai lanzichenecchi di Lotito, come portatore di voti ai disegni di Urbano Cairo, nuovo protagonista dell'unica partita cui i signori del pallone sono da sempre veramente interessati, quella dei diritti tv.

Sì, perché persino questa partita l'Italia del pallone la sta perdendo, in conseguenza della sciagurata conduzione degli ultimi anni. Le offerte per il triennio 2018-21 sono molto a di sotto delle aspettative e incomparabilmente più basse rispetto agli altri campionati che contano in Europa. Ecco perché la battaglia per i posti di potere in Lega si è improvvisamente riaccesa a Milano, mentre a Roma i tre candidati alla presidenza della Federcalcio, comunque tre esponenti della vecchia nomenklatura, passano tristemente da un incontro all'altro senza riuscire a stringere alleanze né a suscitare interesse intorno ai loro programmi stinti, poco riformatori e per nulla innovativi.

Che vinca Gravina o Sibilia interessa poco e a pochi. Tommasi almeno avrebbe il fascino del ruolo di ex giocatore, ma francamente il modo con cui ha retto il sindacato calciatori lascia ben poche speranze sulla sua capacità di guardare agli interessi del pubblico, rispetto a quelli dei suoi associati. E comunque non vincerà. Che si esca, per modo di dire, dalla crisi più grave degli ultimi 60 anni spostando Tavecchio, sì proprio lui, quello che Opti Poba che mangiava le banane, quello che «ho amici gay», quello che «gli ebrei è meglio tenerli a bada», dalla presidenza della Federcalcio alla presidenza della Lega di Serie A, cioè della componente che dovrebbe essere il traino di tutto il movimento, lascia senza parole.

Dice: sì, ma Cairo, con Tavecchio presidente, intende nominare nuovo amministratore delegato della Lega Javier Tebas, l'avvocato che ha rilanciato la Liga spagnola, trasformandola nel campionato vice più bello (il primo è la Premier) e vice più sano economicamente (il primo è la Bundesliga) del mondo. Scelta pure questa discutibile, non per lo stipendio da calciatore, cioè a sei zeri, che chiede, e nemmeno per i suoi difficili rapporti con Fifa e Uefa, ma perché si tratterebbe di una scelta affaristica, niente affatto sportiva. Tebas, del quale per la verità inquieta anche la giovanile militanza in un partito franchista, è considerato uomo assai vicino a Mediapro, una casa di produzione televisiva che fra l'altro commercializza i diritti calcistici in Spagna, in particolare quelli per l'estero e quelli di Champions ed Europa League. E, in questi giorni, ha allungato l'occhio sulla torta italiana, presentando un'offerta, pare di 990 milioni di euro, per acquisire tutti i pacchetti e rivenderli poi agli interessati. In realtà, da quando Berlusconi è uscito dal Milan, e Galliani dal calcio, non c'è più un «dominus» in grado di regolare la materia, magari prima di tutto a proprio beneficio, ma in conseguenza anche a beneficio parziale degli altri. Evidentemente Cairo, imprenditore multimediale della comunicazione, mira a questo ruolo. Aspirazione legittima, per carità, ma, per favore, non legandosi ai Tavecchio o ai Lotito che ci hanno ridotto sul lastrico del pallone.

Di questo progressivo e inarrestabile deteriorarsi della situazione portano non poche responsabilità il Coni e il ministero dello Sport. Sarebbero dovuti intervenire subito. Con meno parole e più fatti. L'unico provvedimento in grado di bloccare il degrado era e resta il commissariamento. A costo di discutere in tribunale qualche ricorso amministrativo. Ora, soprattutto se il disegno di Cairo andasse in porto, con la nomina dell'accoppiata Tavecchio-Tebas venerdì in Serie A e l'elezione di uno qualunque dei candidati presidenti fantoccio in Federcalcio, sembra essere troppo tardi.

A meno che non si crei un grande movimento No-Tav che coinvolga appassionati e protagonisti dello spettacolo calcio, i giocatori in primo luogo, ma anche le società autenticamente riformiste, a partire dal Napoli, dalla Roma, dalla stessa Juventus. Che siano loro a chiedere direttamente il commissariamento. Passare da Tavecchio a Tavecchio sarebbe oltre, che un danno, una beffa spaventosa.

Offline Lativm88

*
6526
Re:Io sto con il presidente della Lazio
« Risposta #469 il: 24 Gen 2018, 12:47 »
Mabaaaaffaan*lo va

Offline mazzok

*****
6649
Re:Io sto con il presidente della Lazio
« Risposta #470 il: 24 Gen 2018, 14:10 »
gianfranco teotino, ma ve lo ricordate, uno che ha sempre schiumato parlando di Lazio, o meglio schiumava più del solito

Offline paolo71

*****
19189
Re:Io sto con il presidente della Lazio
« Risposta #471 il: 24 Gen 2018, 14:27 »
a gianfrà , 'na bella coppa in faccia pure pe te non te sta male...
Re:Io sto con il presidente della Lazio
« Risposta #472 il: 25 Gen 2018, 10:00 »
Comunicato Stampa
CONI
Pubblicato: 24 Gennaio 2018

Il Presidente del CONI ha incontrato questo pomeriggio al Foro Italico i 3 candidati alle elezioni della FIGC, Gabriele Gravina, Cosimo Sibilia e Damiano Tommasi che erano stati invitati ieri e avevano aderito con grande disponibilità.

All’incontro erano presenti il Vice Presidente Vicario del CONI, Franco Chimenti, il Segretario Generale, Roberto Fabbricini, e il Vice Segretario, Carlo Mornati.

 

Dopo aver ringraziato il Presidente del CONI, i 3 candidati hanno ascoltato le sue considerazioni in relazione al perdurare della grave situazione creatasi nella Lega di Serie A e di conseguenza nella FIGC in seguito alle dimissioni del Presidente Tavecchio.

E’ stato convenuto da tutti che l’obiettivo comune è sempre stato quello di trovare un accordo per ottenere il consenso più ampio possibile per il futuro governo federale.

 

Il Presidente Malagò ha messo a conoscenza dei 3 candidati della nuova lettera di diffida inviata oggi alla FIGC, così come approvata ieri all’unanimità nella Giunta Nazionale del CONI a Firenze, nella quale si richiama la FIGC ad ottemperare all’adeguamento dello Statuto della Lega di Serie A in base ai principi informatori approvati dal Consiglio Federale il 26 ottobre 2017, non avendo ricevuto alcun riscontro dall’analoga lettera inviata alla FIGC lo scorso 5 gennaio.

 

Inoltre, è stato annunciato che in caso di inadempienza da parte della Lega Serie A della mancata elezione del Presidente e dei due rappresentanti in Consiglio Federale entro 30 giorni a partire da oggi, il CONI non potrà esimersi dall’assumere nei confronti della Federazione Italiana Giuoco Calcio i necessari provvedimenti previsti dal vigente contesto normativo, anche in presenza di un presidente regolarmente eletto nell’Assemblea del 29 gennaio prossimo.

 

Il Presidente Malagò ha infine sottoposto alla valutazione dei 3 candidati l’ipotesi di procedere al rinvio dell’Assemblea Federale nell’interesse primario del mondo del calcio e di riflesso dello sport italiano. I 3 candidati si sono riservati di fare le dovute riflessioni, aggiornandosi a sabato 27 gennaio.

Roma, 24 gennaio 2018
http://www.coni.it/it/news/primo-piano/14441-comunicato-stmpa-del-24-gennaio-2018.html

Offline Precisione

*
3395
Re:Io sto con il presidente della Lazio
« Risposta #473 il: 27 Gen 2018, 16:55 »
Rissa Lotito-Marotta. La Lega di A spaccata in due. (Fulvio Bianchi su Repubblica.it)


Dilaniata, spezzata a metà, litigiosa: la Lega di serie A ieri ha dato il peggiore esempio di se stessa. A questo punto è difficile pensare che entro il 24 febbraio possa venire a capo di statuto e organi direttivi (ci sono da eleggere nove persone). Malagò non vede l'ora di commissariare la Figc anche se lunedì la Figc avrà un presidente, forte o debole si vedrà più avanti. E' successo di tutto ieri in Lega: una discussione accesissima fra Lotito e Marotta, che da tempo si detestano, è sfociata in lite. Il patron della Lazio si è avvicinato all'ad della Juve e non certo con intenzioni pacifiche: la rissa è stata scongiurata in extemis dall'intervento di Preziosi e Perinetti (e il presidente del Genoa si è fatto male ad un dito). Una bruttissima scena. La scontro era stato generato da questioni di politica sportiva, non di diritti tv. D'altronde, la Lega è spaccata in due parti uguali: i dieci club riformisti (Juve, Roma, Inter, Samp, Fiorentina, Torino, Bologna, Cagliari, Sassuolo e Spal) contro i dieci club che stanno con Lotito, sempre abile nel dividere il mondo del calcio. Ci vuole il quorum di 14 voti, per questo nessuna riuscirà a venire a capo della governance.

Lunedì finisce il commissariamento di Tavecchio, in nove mesi non ha combinato granché, anche se ai presidenti interessano soprattutto i soldi dei diritti tv e poco importa se i 1200-1300 milioni all'anno saranno italiani o spagnoli. Luigi De Siervo, ad di Infront Italia, però resta ottimista: "Avevo detto che avremmo chiuso a 1400 e chiuderemo a 1400". Fosse così, champagne per tutti Tavecchio vorrebbe essere eletto presidente della Lega ma ha poche speranze ormai: più di lui può sperare Nicoletti, abile avvocato stimato da Lotti e Malagò, anche se con queste premesse, e questo quorum, sarà estremamente difficile uscire dalle secche. Insomma, un disastro. Per quanto riguarda i diritti tv c'è tempo cinque giorni per accettare o meno l'offerta di Mediapro: (Luigi De Siervo ci ha lavorato due mesi in gran segreto, in Spagna...): fra Lega-Infront e Sky il gelo è totale, ormai. Con scambi di accuse. Sky è accusata di aver soffocato, con la sua offerta, peraltro oltre il minimo, il mercato del web, ma a parte Perform che aveva offerto solo 100 milioni e Tim che aveva messo solo 30 milioni non si era visto nessuno all'orizzonte dei grandi colossi mondiali. In Lega sperano che Sky si renda conto "di aver sbagliato" e offra un miliardo per sbaragliare il campo. Non è escluso quindi un terzo bando. E Mediaset Premium si è fermata a 200 milioni, non un euro in più. Galliani voleva rilanciare di 40 milioni e quando ha capito che non era possibile ha lasciato prima del tempo Mediaset Premium (farà il senatore, forse il Ministro dello sport) D'altronde Sky ha tutto, ha investito tantissismo nel prodotto italiano, dalla F.1 alle moto, dalla Champions agli Euro 2020: la serie A completerebbe il mosaico. Piuttosto, a questo punto addio a Javier Tebas, n.1 della Liga di Spagna: con Mediapro di mezzo, non può diventare l'ad della Lega italiana, troppo forte il conflitto d'interessi. E poi è giusto consegnarci agli spagnoli? Possibile che i dirigenti italiani siano così scarsi?

L'altro fronte caldo è quello della Figc, lunedì si vota. "Nessun passo indietro in vista delle elezioni della Figc". Damiano Tommasi resta in corsa. Lo annuncia lo stesso n.1 dell'Aic su Twitter. Sono "giorni utili per conoscere meglio chi è in campo, - scrive Tommasi - chi sta da una parte e chi sta dall'altra. Fondamentale capire chi sta dalla parte del calcio". Fondamentale il ruolo di Tommasi, come quello di Ulivieri: se passano entrambi con Gravina, allora la partita è chiusa perché anche i dieci club riformisti della A si sono schierati con il leader della Lega Pro. Anche se il senatore (ricandidato) Cosimo Sibilia non è certo uno che si arrende, ed è convinto ancora di farcela. Sarà una partita molto incerta.

Offline PILØ

*****
10693
::Italian Subs Addicted::
Re:Io sto con il presidente della Lazio
« Risposta #474 il: 27 Gen 2018, 16:58 »
In un altro articolo c'era scritto che è stato Marotta ad aggredire Lotito mentre stava parlando.

Offline DajeLazioMia

*****
60827
Re:Io sto con il presidente della Lazio
« Risposta #475 il: 27 Gen 2018, 17:01 »
i club riformisti contro i club che stanno con Lotito.
mah.

Offline Sonni Boi

*****
16452
Re:Io sto con il presidente della Lazio
« Risposta #476 il: 27 Gen 2018, 17:10 »
Che poi vorrei tanto sapere quali sarebbero ste famose riforme che vogliono mettere in piedi.

Se non è stato fare riforme l'introdurre:
- il sensore sulla linea di porta per i casi goal/non goal e poi la moviola in campo (impensabile solo 5 anni fa)
- la limitazione delle rose, che ha evitato i casi famosi del passato di squadre con 35-40 tesserati
- i controlli più stringenti sui bilanci delle società
- la completa riformulazione dei campionati Primavera

Se non sono riforme queste (fatte tutte nel giro di 3-4 anni), ditemi, cosa altro si intende per "riforme"?
Re:Io sto con il presidente della Lazio
« Risposta #477 il: 27 Gen 2018, 18:32 »
La verità è che Lotito è l'unica forza di spinta che andrebbe definita "riformista" in seno al calcio italiano.

La juve sarebbe riformista dove?!  no dico, la juve, la forza dominante, assolutista e centralista per eccellenza, quella che ha inventato il concetto di club satellite, quella che per non sacrificare un neanche un gettone della pessima spartizione derivante dalla orrenda legge melandri è disposta a corrompere altri club o far direttamente commissariare l'intero sistema, affidandolo ad una figura triste, inutile e incompetente come quella di megalò...

Online Tarallo

*****
111506
Re:Io sto con il presidente della Lazio
« Risposta #478 il: 27 Gen 2018, 19:10 »
Aa rivalidà ssòriga.
Re:Io sto con il presidente della Lazio
« Risposta #479 il: 27 Gen 2018, 20:10 »
Repubblichini , pd , riformisti .

Merde , merde , merde .

Anzi , no . Fate schifo pure alle merde .

Il 4 marzo vi spazzeranno via .

Poi , dopo che vi avranno spazzato via , penseremo a cosa fare .

Boiardi del catso . Mistificatori . MERDE .

PS. : un vaffanculo , ad honorem , anche a Lotito che si presenta alle elezioni .La Lazio e' di nessuno e di tutti . Se no fosse presidente della LAZIO non saprebbero neanche chi e' .

 

Powered by SMFPacks Alerts Pro Mod