http://www.lalaziosiamonoi.it/primo-piano/lotito-sulla-squalifica-uefa-anche-quest-anno-nel-mirino-non-vendera-mai-la-lazio-37930Lotito sulla squalifica Uefa: "Anche quest'anno nel mirino! Non venderò mai la Lazio"Claudio Lotito, ospite a MessaggeroTV, ha rilasciato un'intervista pubblicata nell'edizione odierna del quotidiano. Si parte con la squalifica della Uefa e il presidente laziale esplode: "
Uno scandalo, così non si può andare avanti. Paghiamo per colpa di pochi e non è giusto. Anche quest’anno ci hanno messo nel mirino, faremo ricorso". Quando Claudio Lotito decise di acquistare la società, nel 2004, agli occhi di molti era una sfida persa in partenza, una missione destinata al fallimento:
"Quando presi la Lazio accettai una sfida, mi diedero del pazzo che pagava per acquistare dei debiti. Però la sfida l’ho vinta, risanando il club e portandolo ai vertici. Ci ho rimesso tanti e tanti soldi. Nel 2004, per entrare in possesso del ventuno per cento delle azioni, versai venticinque milioni. Poi, per arrivare al settanta, ci vollero altri cento milioni. Così divenni presidente di una società che aveva 1.070 milioni di euro, ho dimostrato nel tempo che le mie idee imprenditoriali di gestire il calcio erano giuste". Il presidente risponde riguardo al valore attuale del club biancoceleste: "
Non ho mai pensato a una valutazione, del resto non ho pensato neppure di venderla, e mai la venderò. Sono un combattente, non un reduce, e vado avanti senza problemi. Il sogno è quello di lasciarla, un giorno, a mio figlio". Le scelte imprenditoriali relative alla società, spesso e volentieri hanno attirato sul presidente della Lazio accuse e disapprovazione da parte dei tifosi: "
La gente deve capire che la società è mia, non di tutti, perciò la gestisco come meglio credo. Non esiste il tifoso come professione, solo il patrimonio storico è di tutti". Lotito tifoso romanista, vociferavano le malelingue:
"Storia, tifo Lazio dall’età di sei anni". Altro motivo di attrito con la tifoseria, le accuse di
non aver dato spazio a nessuno dei grandi personaggi della storia biancoceleste. Quei personaggi amati dal popolo laziale:
"La qualità degli uomini non è legata alla loro storia sportiva. Bisogna essere degli esempi anche nella vita".
Claudio Lotito non ha remore nell'autodefinirsi tra i presidenti "più bravi": "Sono avanti di cinque-dieci anni. Adesso in Lega l’hanno capito e mi ascoltano in silenzio, anche per questo il ”peso” della Lazio è cresciuto". Nonostante le critiche da parte di Agnelli per la gestione della Lega, sulle quali Lotito glissa: "Lui deve venire in Lega a parlare". Insomma, Claudio Lotito non è esattamente l'esempio di presidente amato dalla propria gente: "Io rispondo con i risultati.
La società gestisce un fatturato di novanta-cento milioni, un terzo rispetto ad altri club. Con questo tipo di disponibilità economica, credo che avrei ottenuto risultati ancora più importanti". Viene da chiedersi allora perché rifiuti i soldi degli
sponsor quando potrebbe così incrementare questa disponiblità economica: "Preferisco dare lo spazio a iniziative benefiche, che svalutare il marchio". Dopo la sconfitta contro la Juventus nella partita di Supercoppa, si erano diffuse delle voci per le quali il presidente biancoceleste avrebbe
criticato l'operato del tecnico biancoceleste Vladimir Petkovic: "Ho espresso le mie idee sulla partita, così come è nelle facoltà di un presidente. Quello che fa un tecnico non è sempre vangelo, tutti possono commettere degli errori. Ma questo non va ad intaccare né il rapporto, né il rispetto dei ruoli".
Ha speso 28 milioni di euro la Lazio nell'ultima sessione di marcato, ma la difesa sembra essere ancora il tallone d'Achille dei biancocelesti: “E chi lo dice? Nel dare giudizi definitivi su giovani che hanno giocato poche partite, ragazzi che hanno cambiato completamente abitudini di vita e di allenamenti. Date loro tempo e vedrete.
Ritengo Novaretti un rinforzo, prima di tutto bisogna dire che è arrivato a parametro zero, poi che ha grandi qualità fisiche. Lo avevo visto in alcuni video. Abbiamo osservatori in giro per il mondo, poi valutiamo con il direttore sportivo i nomi che ci vengono segnalati e decidiamo”. Tanti acquisti che Lotito ritiene funzionali a questa Lazio: “Nessun dubbio. I fatti mi daranno ragione, così come è capitato con Klose, Lulic, Candreva, Gonzalez. Quando faccio delle scelte, le difendo sempre”. Biancocelesti che hanno investito molto su giovani interessanti:
“Vinicius diventerà il nuovo Kolarov, gli altri campioni nel giro di un anno. Nella passata stagione molti si lamentavano perché la squadra era vecchia e perché mancavano le alternative. Ho ringiovanito la rosa e acquistato sostituti all’altezza, però la gente è comunque scontenta”. Si parla anche di Hernanes, rinato in Nazionale, ma che stenta fino ad ora ad imporsi con la Lazio:
“Magari lo penalizza il modulo. Ad ogni modo, ho detto a Petkovic è di far giocare quelli che stanno meglio, senza guardare in faccia a nessuno”. Si torna a parlare della telenovela Yilmaz, in cui Lotito è fermamente convinto della sua scelta:
“Avrebbe creato problemi nello spogliatoio. Ma l’acquisto è saltato per un tentativo di estorsione da parte del procuratore, che pretendeva una cifra fuori dal mondo. Io continuo a credere nei nostri attaccanti: visto Floccari?”. Tanti acquisti nell'era Lotito, ma uno in particolare lo ha deluso: “Zarate, l’investimento più caro, pagato ventidue milioni”. Il Patron biancoceleste parla anche del
mercato di gennaio: “Farò le cose che serviranno”. Non si sbilancia il presidente quando si parla del piazzamento della sua Lazio:
“Non lo so, siamo dietro i grandi club: Juventus, Inter, Napoli, Milan, che hanno organici superiori. La Roma? Vedremo se terrà fino in fondo”. Proprio i giallorossi hanno individuato la zona per lo stadio: “Ci penso anch’io, del resto ho un’area mia. Però, se non faranno la legge, passerà ancora tanto tempo per tutti”.AVANTI LAZIO