L&T sono stati descritti in tono macchiettistico, tipo Totò e Nino Taranto che vendevano la Fontana di Trevi all'italoamericano di turno. La vulgata è partita dai giornali, anche per i toni non sempre in linea di Lotito (sta parlata romana da periferia se la potrebbe risparmiare), arrivando ai tifosi. Prima all'ex nucleo dirigente degli irr che gli regalarono il plastico in lego del nuovo stadio, fino ad arrivare a 3/4 della tifoseria, anche nei momenti più belli; niente, il treno degli insulti si fermava un tot di tempo per poi riprendere inesorabile.
Lo specchio di tutto è stata l'isteria post-braccobaldo miao, un miserabile traditore che già da un anno progettava di andarsene poi assurto a quasi eroe solo per il fatto di essere anti societario. Alcuni comunicatori di provatissima fede laziale (Governi e Turco tanto per non fare nomi) gridavano su FB "
daje la squadra a Inzaghi" convinti che non arrivasse nessuno visti ormai i tempi strettissimi (sempre grazie calerda e braccobalde miao).
L&T dopo il capolavoro della cessione di Biglia e l'acquisto di Leiva, per risolvere un caso senza speranza (bello figo) si sono inventati un accordo con un mostro di procuratore come Mendes, dopo aver contattato Raiola. Il risultato è sotto gli occhi di tutti.
E sarebbe ora che il laziale, dopo aver osannato Lenzini e Cragnotti, siano sempre benedetti, rendano onore a loro due, poco mediatici, un po' burberi, ma con due palle d'acciaio sotto. E facciano meno le checche isteriche, che non è una gara di salto in alto che l'asticella si alza sempre.
Avanti Lazio, Avanti Laziali
PS; mi gioco i gioielli della corona che la costruzione dello stadio sarà l'ennesima cosa che gli alzeremo in faccia.