Io penso sia ora che Lotito decida cosa vuol fare da grande.
Se si osserva spassionatamente la sua presidenza, dal 2004 al 2007 la squadra è andata crescendo come qualità e quantità di risultati.
Da una salvezza stentata si passò ad una UEFA ampiamente meritata, con una rosa giovane dove giocavano bei giovanotti di bello speranze. Dalla prima lista di giocatori semiscarsi, dove vennero i Filippini, Seric, Oscar Lopez (
) e i carneadi Gonzales, Mea Vitali e Robert, si passò all'acquisto di giocatori mirati quali Mauri, Berhami, Mudingayi, Mutarelli, Cribari etc. Il solo Keller era nota stonata, cui si aggiunse in seguito Makinwa, il quale però qualcosa di buono, almeno all'inizio, fece. Dopo una stagione in cui si cominciò con un tecnico a mio parere improvvisato, parlo di Caso, che però fu l'unico che ebbe il coraggio di tentare, sostituito da un lupo di mare della navigazione a rischio salvezza, Papadopulo, la gestione venne affidata ad un tecnico, Delio Rossi, emergente e preparato da anni di gavetta.
Dicevamo, primo anno salvezza stentata MA MAI IN DUBBIO, secondo anno UEFA piena, poi arrivò calciopoli che ci levò tutto, l'anno successivo CHAMPIONS, seppure in un campionato surreale, ma ampiamente meritata.
E nel 2007 si percepisce che qualcosa non va. La struttura societaria, che fino ad allora andava bene, basata su una triade, allenatore, tecnico e DS in ombra - Sabatini - che guidano da soli o quasi, affidandosi a giovani e/o a giocatori da riscattare e rivalutare, non va più evidentemente bene. Se alcuni si ricordano la famosa cena di Lazionet, e anche alcune interviste, Lotito dichiarò chiaramente qual'era l'obiettivo di mercato della società: giocatori giovani, potenzialmente forti, giocatori meno giovani da rivalutare in seguito ad infortuni che ne avevano minato la crescita, giocatori forti un po' appannati che volevano cambiare stimoli per riscattarsi.
Se utilizziamo questa chiave di lettura, si capisce il perchè di questi tre anni di fallimenti. Anche se, bisogna ammetterlo, fallire conquistando due Coppe piacerebbe a tanti....
E' chiaro che nel 2007 Lotito peccò di ingenuità, pensando che una politica analoga agli anni precedenti avrebbe pagato. E difatti prese giovani di belle speranze (Kolarov), giocatori da rivalutare dopo infortuni (Meghni e Del Nero) e il maturo da rivalutare (Scaloni). E' evidente che tale campagna acquisti risulti totalmente inadeguata per un livello, la Champions, dove un Olimpyakos qualsiasi ti può strapazzare.
Difatti la stagione fu quel che fu...e gli arrivi di gennaio furono pari pari....
L'anno dopo Lotito, anzichè cambiare strategia, insiste. Arrivano giovani di belle speranze (Zarate, Kozak), giocatori da (ri)valutare (Carrizo, Lichtsteiner) e giocatori affermati da rilanciare (Brocchi), magari dopo infortuni (Matuzalem). La stagione sarebbe fallimentare, non fosse per l'esplosione di Zarate che ci consente di vincere, assieme alla definitiva consacrazione di Pandev e Ledesma, due coppe.
Quest'anno si raggiunge l'apice del fondo. Rottura con il tecnico e il DS, che in tempi diversi emigrano altrove, ingaggio di due "neofiti", Tare e Ballardini, il secondo mai alla prova in una piazza importante e privo di quella gavetta che avevano consentito invece a Delio Rossi di fare un ottimo lavoro. E si continua con acquisti sulla stessa logica; Bizzarri, anziano portiere da rivalutare, Eliseu, carneade sconosciuto questa volta non tanto giovane. Per di più scoppiano le grane Pandev/Ledesma, la squadra si depaupera e i risultati sono sotto gli occhi di tutti....
Anche fosse andata meglio, la logica è sempre quella: giocatori giovani da lanciare, meno giovani da rivalutare o recuperare dopo infortuni gravi, affermati da rivitalizzare di stimoli.
Questa strategia non paga più.
Se si vuole crescere, Lotito deve cambiare modo di agire.
Deve cominciare ad acquistare giocatori forti, già inseriti ed affermati, cui può sempre affiancare giovani di belle speranze. Uno, max due, giocatori di medio/alta qualità, non decrepiti, sani, con voglia combattiva di portare la Lazio in alto. Due/tre giocatori, possibilmente under 27, di ottima caratura, affidabili, di rendimento 6,5/7 tutto l'anno contro ogni tipo di avversario. Uno o due giovani, magari del vivaio. E se proprio vuoi strafare ti prendi una scommessa esotica, ma under 22.
Un esempio di campagna acquisti in questo stile?
Tieni Muslera, Zarate, Lichtsteiner, Floccari, Radu, Dias, Foggia e Rocchi, più Kolarov e Ledesma se vogliono rimanere.
Ti compri Giuseppe Rossi e Maresca, assieme a Biondini, Cossu, Criscito, più Barreto, Mendicino e Kozak.
Affidi il tutto a un tecnico preparato, esperto, in grado di gestire i tre impegni, perchè punti subito a tornare in Europa.
Spalletti potrebbe andare benissimo. Ha esperienza, ha capacità tecniche, è preparato. E' ex asfallitico? Stica!!! Abbiamo vinto scudetti con Maestrelli ed Eriksson...qual'è il problema??
Dietro ci metti una struttura societaria come si deve.
Chiami Pierpaolo Marino come DS, Marchegiani come addetto ai rapporti con i media ed i tifosi, Pancalli, ex commissario di lega, addetto ai rapporti con le istituzioni, e Zoff come presidente onorario. E tu Lotito scompari dalla scena, dietro alla scrivania a far quadrare i conti.
L'era degli Eliseu e Del Nero a carrettate, del pressappochismo manageriale, della struttura inadeguata, deve finire!!!