Sbatti il mostro in prima pagina

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Re:Sbatti il mostro in prima pagina
« Risposta #20 il: 03 Mag 2010, 23:35 »
De Laurentis: "che i tifosi si siano comportati così è comprensibile"

Offline Eagle78

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Re:Sbatti il mostro in prima pagina
« Risposta #21 il: 03 Mag 2010, 23:39 »
da boniek non me lo sarei mai aspettato. hhonore a lui, non deve essere facile mantenere onestà intellettuale in mezzo a quei castori  :D

Offline falco67

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Re:Sbatti il mostro in prima pagina
« Risposta #22 il: 03 Mag 2010, 23:51 »
Albertini: "il pubblico tifa per chi vuole"

Offline Murmur

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Re:Sbatti il mostro in prima pagina
« Risposta #23 il: 03 Mag 2010, 23:57 »
questi caciaroni fanno passare il seguente messaggio

pubblico tifa contro---->partita venduta

Non è assolutamente così, brutte merde mafiose che non siete altro. Ma adda venì baffone...
Re:Sbatti il mostro in prima pagina
« Risposta #24 il: 04 Mag 2010, 00:19 »
a forza de magnà Pane e Ipocrisia je verrà l'ittero, stessero attenti al Fegato :)

Re:Sbatti il mostro in prima pagina
« Risposta #25 il: 04 Mag 2010, 00:47 »
copio da altro topic di Alteadler:

Guardo (sghignazzando) "La Signora in giallorosso" dove chiamano Mazzone per dar corpo alle loro proteste. L'ex tecnico dei canidi non solo giustifica i giocatori della Lazio sostenendo che la curva li ha condizionati e/o intimiditi, ma rivela che se dopo il diluvio di Perugia i tifosi avessero chiesto ai grifoni di perdere la partita con la Juve, la sua squadra l'avrebbe fatto.

Offline Mr. Mojo

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Re:Sbatti il mostro in prima pagina
« Risposta #26 il: 04 Mag 2010, 07:41 »
Albertini: "il pubblico tifa per chi vuole"

e aggiunge: partita, tutto sommato, regolare. E' il Vicepresidente FIGC, capito gasparri?

zorba

zorba

Re:Sbatti il mostro in prima pagina
« Risposta #27 il: 04 Mag 2010, 08:16 »
(Il Fatto Quotidiano 04.05.2010)

LA FIGC INDAGA

Non si fanno queste cose a due giornate dalla fine

Lazio-Inter non finisce mai: polemiche incrociate tra Sensi, Montali e Moratti.   Delio Rossi “Spettacolo deprimente”. Proiettili a Lotito. Intanto Palazzi visiona la gara

(di Malcom Pagani)

"Stiamo visionando il filmato della gara di domenica sera e acquisendo le dichiarazioni dei protagonisti della vicenda. Con estrema attenzione. Dopo averli esaminati a fondo, decideremo come agire”. Dal prudente commento della Procura federale (ultima inchiesta aperta e poi chiusa senza danni sulle immagini tv, il labiale tra Galante e Delli Carri in Torino-Bologna del 2002) fino alla fine del mondo. Lazio-Inter, il grottesco, shakespeariano spettacolo di mezza primavera, supera senza passaporto gli angusti confini nazionali. Mentre la squadra di Mourinho nel ballo di fine torneo, si trova a due passi dallo scudetto, la partita dell’Olimpico (giocata per le statistiche ma mai veramente disputata) e vinta dagli ospiti senza sudare e con un numero di falli complessivi da gita eucaristica, plana sul notiziario mattutino della Cnn. Toni duri, incredulità, straniamento per una pagina nera di sport al contrario che in serata registra anche (in differita) l’invio a Lotito di proiettili in busta con minaccia allegata “Se non vincete con l’Inter siete finiti” (versione fornita dall’Ansa) cui segue comunicato risentito volto a denunciare il clima di intimidazione. Una follia che al di là del confine non trova letture. Si indigna, senza comprendere dinamiche e finalità del tifo al contrario, mezza Europa. L’Equipe, la Bibbia francese: “Una parodia, con la Lazio che ha preferito lasciar vincere l’Inter piuttosto che rischiare di veder festeggiare la Roma”, L’Independent: “Vittoria interista bizzarramente festeggiata da entrambe le tifoserie” e il Guardian, che sul suo seguitissimo blog sportivo definisce la cornice tecnico-emotiva di domenica notte: “Un’assurdità”. L’arrendevolezza della Lazio ha fatto il giro del pianeta. Si sono stupiti tutti, tranne i romani di fede laziale. Dopo le tavolate allargate tra ultras di diversa bandiera di domenica pomeriggio nei ristoranti di Tor di Quinto, il conseguente, inevitabile (?) prodotto del campo. Novanta minuti di profondo imbarazzo in diretta tv. Li avevano avvertiti. Sui forum, a Formello e poi, direttamente nella pancia dello stadio. “Se vincete ve menamo”. Fischiando Muslera (l’ultimo a capire l’antifona) e Zarate (ghirigori inoffensivi eppure luminosi, se confrontati al silenzio intorno a sé), esponendo striscioni tra il goliardico e l’autolesionismo: “Oh nooo”, esultando senza ritegno ai gol dell’Inter. Preoccuparsi non era lecito. Non c’è stato bisogno di ulteriori stimoli. La Lazio si è fatta da parte e l’Inter è passata all’incasso. Nessuna opposizione, vittoria facile che ha spinto la Procura federale a spendere il pomeriggio di lunedì con il telecomando del videoregistratore in mano. Avanti, indietro, fermo immagine. Se nelle pause incongrue, nelle distrazioni e nel timore di offendere, Palazzi e i suoi ravviseranno il dolo, partirà l’inchiesta. Nella violazione dell’articolo 1 del Codice di giustizia sportiva: “Le società, i dirigenti, gli atleti, i tecnici e ogni altro soggetto che svolge attività di carattere agonistico (...) comunque rilevante per l’ordinamento federale, sono tenuti all’osservanza delle norme e degli atti federali e devono comportarsi secondo i principi di lealtà, correttezza e probità in ogni rapporto comunque riferibile all’attività sportiva” non c’è traccia dei condizionamenti ambientali. E se non si è dato tutto, che il pubblico fosse d’accordo o meno, si può rischiare anche la retrocessione, come chiesto senza perifrasi da Giampiero Mughini, a un solo metro dalla blasfemia nel sacrario Mediaset di Controcampo: “Lazio-Inter è stata una vergogna, spero che la Lazio finisca a marcire in serie B”.

In molti avevano ipotizzato un successo romano dell’Inter, ma nessuno si era spinto ad immaginare l’assoluta evanescenza confinante con il divieto di produrre pericoli della Lazio. Nel secondo tempo, con il risultato messo in sicurezza da Samuel a un amen dalla fine del primo tempo, gli uomini di Reja (squalificato e sostituito da Lopez)   provvedevano a una proficua (?) melina a distanza di sicurezza da Julìo Cèsar. Un’agonia senza giustificazioni che a teatrino concluso, provoca durissime reazioni. Inizia Giampaolo Montali, responsabile delle risorse umane della Roma, abituato a contesti ludici più sani: “Lazio-Inter? Una delle pagine piu' brutte della storia del calcio in generale”. Montali si dice preoccupato per l’ordine pubblico prossimo venturo: “A Roma potrebbe succedere qualcosa di molto grave”, assolve l’Inter: “Deve essere stato imbarazzante anche per loro” e in una piena sintonia di vedute lancia l’accusa più dura a Rosella Sensi, il presidente che a caldo parla di “vergogna”, incassa senza replicare la freddezza di Moratti “Vergognarmi? E di che cosa?” e rimanda analisi più compiute a fine campionato, quando Lazio-Inter avrà segnato lo spartiacque tra un torneo perduto sul campo e l’indecenza. I tifosi dunque, quelli celebri come Carlo Verdone che parlano di “spettacolo miserabile”, quelli di stanza a Montecitorio schierati trasversalmente tranne rare eccezioni (La Russa, Lainati) nel denunciare lo scandalo e tutti gli altri, che nell’analisi telefonica di Gigi Cagni sono l’ago della bilancia decisivo di tutta la vicenda: “I giocatori erano condizionati da una situazione oggettivamente anomala. Ho sentito che sono stati minacciati dai tifosi. Se fosse vero, sarebbe gravissimo. Ai calciatori non mi sento di gettare la croce addosso. In passato, misi la faccia affrontando gli ultras. Oggi non lo farei più. Non sai mai, in un degrado calcistico generale che parte dalle fondamenta per arrivare ai piani alti, se dopo le parole possa arrivare una coltellata. A Torino sono entrati in un ristorante e hanno picchiato gli atleti mentre erano a cena. Mi sono spiegato?”. Sembra di sentire Capello e il suo sermone sul calcio in mano agli ultras o Delio Rossi, che il suo campionato siciliano l’ha invece santificato senza risparmio fino a sfiorare il Paradiso, ma che nonostante la lunga e rimpianta esperienza alla guida della Lazio, ha l’onestà per dire alcune, chiarissime cose: “Lo spettacolo di Lazio-Inter non è stato certo edificante, né bello. E non fatico a comprendere lo stupore per chi non conosce la realtà romana. Ma io a Roma ho vissuto. È un ambito del tutto differente dagli altri e per giudicare con cognizione, bisogna esserci passati”. Quello che Rossi non dice, lo racconta il campionato 2007-08. Il 29 Marzo 2008, a Roma va in scena Lazio-Inter. La Lazio è a metà classifica, per il titolo lottano Roma e Inter. Anche in quell’occasione, il consiglio a mezza voce è di scansarsi. Crespo segna subito e per un tempo, sembra che ogni cosa vada al proprio posto. Però la Lazio di Rossi lotta, pareggia con Rocchi, sfiora la vittoria. La Roma gioca a Cagliari. Domina ma pareggia. Anche quella volta, il risultato è inclinato dal portiere già decisivo in Roma-Sampdoria, il romano e romanista, Marco Storari. A fine torneo, il titolo, per tre soli punti, andrà a Milano. In un calcio che destina ai tifosi, tutto il peso delle responsabilità, spostando il binocolo, non si può non riflettere sulla professionalità dei calciatori. Non ragazzi alle prime armi, ma atleti strapagati, che in omaggio al codice di giustizia sportiva, dovrebbero dare tutto a prescindere da motivazioni municipalistiche. A Roma, si sospetta, non è accaduto. Nonostante la rabbia preventiva di Lotito: “Si sta montando strumentalmente un’azione nei confronti della Lazio per caricarla di responsabilità che non ha, perché ha sempre giocato nel rispetto dei ruoli e dei valori dello sport. Io mi preoccuperei più di Parma-Roma, ma nessuno ne parla e si dà per scontato che il Parma soccomba”. In effetti, in Emilia, il Parma ha messo tutto ciò che aveva per sbarrare la strada alla Roma. Agonismo, bel gioco, eccessi verbali del portiere Mirante (50 metri di corsa per redarguire Totti, quasi rissa) al dg Leonardi (che in settimana aveva definito autolesionistico interessarsi ancora di Calciopoli) in bilico tra sacro e profano e intenzionato a dedicare gli eventuali tre punti al padre scomparso (laziale di stretta osservanza). La stessa cattiveria agonistica, non si è vista a Roma e gli esegeti più attenti, riportano al finale da velocisti dei laziali, capaci senza soffrire di piegare in trasferta Parma, Cagliari e Genoa. Preziosi aveva parlato di motivazioni mancanti. Sembra contino solo quelle. Ma all’Olimpico non si correva per gioco. Danzavano milioni di euro. Si cercava una pagina di credibilità e dietro la curva delle peggiori intenzioni, si è affacciata la vergogna. Come dice Cagni: “Sono arrivato a 60 anni e denoto un’attitudine drammatica, quasi una malattia della nazione: la rassegnazione”. Non è un Requiem, ma alle esequie definitive, manca poco.

Offline Blueline

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Re:Sbatti il mostro in prima pagina
« Risposta #28 il: 04 Mag 2010, 08:21 »
L'ultima frase di Boniek è sacrosanta. Se gli avessimo consegnato lo scudeto saremmo
stati presi in giro per l'eternità. Questa situazione l'hanno creata anche, e soprattutto,
i peperones con le loro continue uscite e buffonate, a livello di tesserati, col fatto della
maglietta in primis.

Comunque non c'è niente di più bello che sentirli starnazzare come papere!
Loro insultano e noi godiamo, vuol dire che abbiamo fatto centro!

:lol: :lol: :lol: :lol:

Offline matador72

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Re:Sbatti il mostro in prima pagina
« Risposta #29 il: 04 Mag 2010, 08:26 »
Voglio far notare una cosa, gli unici che si indignano e stanno montando tutto questo casino, sono giornalisti di chiara "simpatia" giallorossa.
Tutti gli uomini di campo sino ad ora interpellati, o giornalisti neutrali stanno dicendo la verita', ossia che nel calcio queste cose sono sempre successe.
Re:Sbatti il mostro in prima pagina
« Risposta #30 il: 04 Mag 2010, 08:30 »
Voglio far notare una cosa, gli unici che si indignano e stanno montando tutto questo casino, sono giornalisti di chiara "simpatia" giallorossa.
Tutti gli uomini di campo sino ad ora interpellati, o giornalisti neutrali stanno dicendo la verita', ossia che nel calcio queste cose sono sempre successe.

Quei POCHISSIMI Romanisti veri (scrivo con la maiuscola perchè se lo meritano) con cui ho avuto modo di confrontarmi mi hanno rivelato senza ipocrisia che al nostro posto avrebbero fatto anche di peggio.
Senza falsi moralismi, senza passare da verginelle.
Tanto di capello, queste sono persone che sanno cosa vuol dire essere una volta incudine e una volta martello, a loro va tutto il mio rispetto, così come esprimo tutto il mio disprezzo per il restante 99% di gente falsa ed arrogante che ci sta inondando in questi giorni.

ANNATEVELAPIJANDERCULO

Offline Mr. Mojo

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Re:Sbatti il mostro in prima pagina
« Risposta #31 il: 04 Mag 2010, 08:31 »
anche Liverani, sostiene che la vicenda è "normale".

Molto italiana, direbbe Stanis

Offline Biafra

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Re:Sbatti il mostro in prima pagina
« Risposta #32 il: 04 Mag 2010, 10:40 »
PRIMA PAGINA



Scusate, non ho resistito.

Offline Jeffry

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Re:Sbatti il mostro in prima pagina
« Risposta #33 il: 04 Mag 2010, 10:43 »
Ecco...ora davvero abbiamo il mostro in prima pagina!!!
 :D

Offline matador72

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Re:Sbatti il mostro in prima pagina
« Risposta #34 il: 04 Mag 2010, 10:44 »
Ecco...ora davvero abbiamo il mostro in prima pagina!!!
 :D

Errore, i mostri :D
Re:Sbatti il mostro in prima pagina
« Risposta #35 il: 04 Mag 2010, 10:51 »
(Il Fatto Quotidiano 04.05.2010)

LA FIGC INDAGA

Non si fanno queste cose a due giornate dalla fine

Lazio-Inter non finisce mai: polemiche incrociate tra Sensi, Montali e Moratti.  Delio Rossi “Spettacolo deprimente”. Proiettili a Lotito.


...

Sembra di sentire Capello e il suo sermone sul calcio in mano agli ultras o Delio Rossi, che il suo campionato siciliano l’ha invece santificato senza risparmio fino a sfiorare il Paradiso, ma che nonostante la lunga e rimpianta esperienza alla guida della Lazio, ha l’onestà per dire alcune, chiarissime cose: “Lo spettacolo di Lazio-Inter non è stato certo edificante, né bello. E non fatico a comprendere lo stupore per chi non conosce la realtà romana. Ma io a Roma ho vissuto. È un ambito del tutto differente dagli altri e per giudicare con cognizione, bisogna esserci passati”.

...

Notare la differenza abissale.
Re:Sbatti il mostro in prima pagina
« Risposta #36 il: 04 Mag 2010, 10:52 »
...si, ricordate il film? Esatto.
Si sta scatenando questo processo.

Un processo condotto in malafede. In assoluta malafede. Chi conosce il calcio sa che queste cose accadono (le partite un po', come dire? anestetizzate?), il punto vero è che questa cosa è accaduta alle merde lanciate verso la conquista di uno scudetto immeritatissimo.
E allora giù il diluvio. Si sono mobilitate tutte le lobby, financo quella dei barbieri e dei cavatori di selci. Tutti con le sopracciglia alzate e con bocche a culo di gallina ad esprimere sdegno e stupore di fronte allo "scempio" perpetrato ieri sera.

Be', credo che dovremo fare la lista di quei pochi che hanno cantato fuori dal coro. Mi dicono che un vecchio uomo di calcio come Mondonico abbia tentato di ragionare a Controcampo....signori miei, queste cose sono sempre accadute...e poi, dopo le ultime settimane cosa vi aspettavate?...(più o meno questo). Mondonico, uomo di campo e fuori dai giochi parlò così.

Poi c'è la lista infinita degli indignati. Come se quanto accaduto ieri fosse imputabile a una mentalità maligna e traditrice tipica della Lazio e dei suoi tifosi, quasi fosse un fatto di DNA, una teoria genetica....e non ad oggettive situazioni ambientali.

Un uomo di calcio dovrebbe dire: ecco il risultato di un clima drogato. Ecco dove si arriva con questo calcio malato.
E invece no. E' più semplice puntare il dito e sbattere il mostro in prima pagina.
Ma la verità, vecchi sciacalli che altro non siete, è che questa città è malata. Questa città vive il calcio in un modo malsano e la serata di ieri è figlia di questo humus. La serata di ieri è il paradigma di un imbarbarimento che ci riguarda tutti. Anche quelli che puntano il dito.


Quoto il tuo Grassetto al 10000000%. E sai anche perchè? Perchè il clima drogato fa si che gli "addetti ai lavori" si allineino dietro allo sdegno. Se ci pensi, chi ha parlato "fuori dal coro" (Mazzone, Tommasi, Mondonico, Boniek) non appartiene più al "circo" attuale....

Questo ovviamente non sposta di un millimetro la mia opinione sull'accaduto...  :roll:










Re:Sbatti il mostro in prima pagina
« Risposta #37 il: 04 Mag 2010, 11:02 »
L'ho già scritto (e l'ho mandta pure a Dagospia che l'ha publicata!!!!) e lo ripeto:

chi solleva la canizzaè soprattutto l'Adn-Kronos e cioè l'agenzia d Pippo Marra che, guarda caso, è consigliere d'amministrazione dei canidi nonchè "consigliori" di Rozella e prima, del padre.

Ci imputano un conflitto d'interessi che loro stanno cavalcando.....!!!!!

Ma mi faccia il piacere!!!!!!
Re:Sbatti il mostro in prima pagina
« Risposta #38 il: 04 Mag 2010, 11:28 »
bella porcheria il pezzo del fatto quotidiano, nello stile da mascalzone moralista  de suo padrone.

Offline simcar

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Re:Sbatti il mostro in prima pagina
« Risposta #39 il: 04 Mag 2010, 13:49 »
Malcom Pagani è Laziale? Da come scrive da un paio di settimane (non ho l'abbonamento al FQ, lo leggo grazie ai netters che postano), mi sembra marione.
 

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