...si, ricordate il film? Esatto.
Si sta scatenando questo processo.
Un processo condotto in malafede. In assoluta malafede. Chi conosce il calcio sa che queste cose accadono (le partite un po', come dire? anestetizzate?), il punto vero è che questa cosa è accaduta alle merde lanciate verso la conquista di uno scudetto immeritatissimo.
E allora giù il diluvio. Si sono mobilitate tutte le lobby, financo quella dei barbieri e dei cavatori di selci. Tutti con le sopracciglia alzate e con bocche a culo di gallina ad esprimere sdegno e stupore di fronte allo "scempio" perpetrato ieri sera.
Be', credo che dovremo fare la lista di quei pochi che hanno cantato fuori dal coro. Mi dicono che un vecchio uomo di calcio come Mondonico abbia tentato di ragionare a Controcampo....signori miei, queste cose sono sempre accadute...e poi, dopo le ultime settimane cosa vi aspettavate?...(più o meno questo). Mondonico, uomo di campo e fuori dai giochi parlò così.
Poi c'è la lista infinita degli indignati. Come se quanto accaduto ieri fosse imputabile a una mentalità maligna e traditrice tipica della Lazio e dei suoi tifosi, quasi fosse un fatto di DNA, una teoria genetica....e non ad oggettive situazioni ambientali.
Un uomo di calcio dovrebbe dire: ecco il risultato di un clima drogato. Ecco dove si arriva con questo calcio malato.
E invece no. E' più semplice puntare il dito e sbattere il mostro in prima pagina.
Ma la verità, vecchi sciacalli che altro non siete, è che questa città è malata. Questa città vive il calcio in un modo malsano e la serata di ieri è figlia di questo humus. La serata di ieri è il paradigma di un imbarbarimento che ci riguarda tutti. Anche quelli che puntano il dito.