STADIO FLAMINIO. FERRERO: AVEVO PROGETTO MA COMUNE NON RISPONDE AL TELEFONO. IPOTESI PARCHEGGIO BUS TURISTICI? DOVRANNO PASSARE SUL MIO CADAVERE"
"Io avevo un bel progetto, ho parlato con l'assessore Frongia e poi non mi hanno piu' risposto al telefono. Chiacchiere e distintivi, questa e' Roma. Stiamo in mano a persone che farebbero bene a starsene a casa, e lo dico da romano". Le parole, pronunciate con la solita verve, sono quelle del presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero. Al centro degli strali contro il Comune di Roma lo stadio Flaminio, per cui l'imprenditore aveva risposto alla chiamata di soccorso nel tentativo di strappare lo storico impianto al degrado e all'abbandono in cui e' precipitato negli ultimi anni. Era lo scorso febbraio. Affiancato dal Codacons, Ferrero aveva incontrato l'assessore capitolino allo Sport, Daniele Frongia, come uno dei tanti soggetti interessati al Flaminio e che negli ultimi mesi hanno presentato varie proposte. Il suo progetto era stato definito dallo stesso Frongia "uno tra i vari concreti ricevuti finora". L'intenzione di Ferrero era quella di "avviare un project financing e di ridare il Flaminio agli italiani- spiega intercettato a Roma dall'agenzia Dire- Non volevo fare appartamenti, volevo rifare lo stadio", precisa l'imprenditore spiegando che nel suo progetto rientrava anche l'acquisizione della squadra del Futbolclub, il primo centro tecnico d'elite del Next Generation Sampdoria, presentato lo scorso luglio. "Con questa squadra di bambini volevo mettere su un bel vivaio per farli crescere e poi giocare al Flaminio".
E poi? "Poi e' finito tutto, non mi hanno piu' risposto al telefono", ribadisce con calma Ferrero. Ma l'imprenditore si accende quando viene a sapere dell'ipotesi di destinare l'area esterna dell'impianto a parcheggio per i bus turistici, per consentirne almeno una prima bonifica in attesa che il finanziamento per la riqualificazione dello stadio venga vagliata dal tavolo Roma in corso al Ministero dello Sviluppo economico. "Ma che siamo matti? Nel tempio del calcio italiano i parcheggi dei pullman? Ma li facessero a piazza Bainsizza", strepita Ferrero senza sentire ragioni. "Se fanno una cosa del genere devono passare sul cadavere mio", chiude prima di salire in macchina e andare via.