Ma insomma, mettiamola così: per punire ogni possibile sospetto rigurgito di razzismo, è giusto calpestare i più elementari principi della giustizia?
No, non ha scritto questo e ha ragione Joe Strummer (secondo me).
Pensate solo a quali ipotetiche pene infernali che dovevano essere inflitte alla Lazio ed al suo presidente secondo la fanfara mediatica scatenata in quei tre giorni e pensate a come invece probabilmente finirà.
Il razzismo, per la maggior parte delle persone che ci ha messo becco, era solo una foglia di fico.
Ma siccome la mamma degli idioti (tipo quelli che hanno messo gli adesivi) è sempre incinta, la Lazio, a causa loro, se continuano, rimarrà sempre sotto schiaffo di fronte al mondo.
Dopodiché, in questo paese, la giustizia viene sempre molto dopo gli interessi di parte.
A prescindere dal fatto che io mi inculerei a sangue chi ha messo gli adesivi è chi continua a portare la politica dentro lo stadio.
Come vedi, visto che nelle ultime partite non ci sono stati ne uh-uh ne adesivi razzisti, si può anche tranquillamente evitare di fare 'ste cazzate.
C'è voluta una smerdata di livello mondiale dell'immagine della società e della tifoseria tutta e tre giorni di tritacarne.
(Oppure che i goliadici autori li hanno individuati in quattro e quatt'otto. Meglio stare in campana. Poi però rompono il cazzo con le barriere, le telecamere e i sistemi repressivi dentro lo stadio).