e resta il grande rimpianto di non averti mai visto dal vivo
Io ho avuto invece questa fortuna.
Era l'estate dell'87 credo, il Glass Spider Tour, uno dei rari momenti scialbi della sua carriera.
Dopo lo stardom planetario di Lets dance c'era stato il mezzo passo falso di Tonight e poi appunto
Glass Spider, il disco forse piú brutto suo di sempre.
Eppure fu un concerto della madonna, e per me sedicenne di allora fu un flash indimenticabile.
Sul palco del Flaminio venne montato una sorta di ascensore con un trono.
Lui scese giú con un costume di angelo con tanto di ali cantando Time ( da Aladdin Sane ).
Si chiude un'epoca e va bene cosí in fondo.
Non avrei sopportato di vederlo decrepito su una sedia a rotelle.
Lascia un patrimonio musicale immenso, fatto di capolavori, gemme nascoste, passi falsi, tante invenzioni
ma anche tante rielaborazioni.
Bowie è stato uno che sapeva far fruttare al meglio le collaborazioni, vampirizzava i genii che lo accompagnavano
ma poi restituiva ampiamente ( vedi Iggy e Lou Reed, Eno e Fripp ).
Il suo disco piú importante rimane Low del 1977.
Mentre esplodeva il punk tutto intorno Low forgiava mille correnti e generi a venire: tutto il post punk, la new wave, l'elettronica e il new romantic.