in realtà un prete compare nelle prime puntate nel chiedere a Conte di evitare di continuare lo spaccio davanti alla sua Chiesa. Il boss si dimostra solidale e disponibile quando in realtà lo usa per il suo interesse personale.
Di seguito c'è anche una piccola manifestazione scortata dalla polizia di sera di fronte alle piazze di spaccio.
La scelta di sceneggiatura di concentrarre tutta la narrazione nell'ambito criminale è insindacabile, anche se a mio parere limitata. I rischi di emulazione sono in realtà il prodotto della potenza del mezzo televisivo che entra in tutte le cas ee che lì a Napoli, in un terreno purtroppo molto fertile, trova riscontri in termini di imitazione e di diffusione di modelli negativi ma carichi di fascinazione. Eh si, perché non c'era bisogno di Gomorra la serie per fare dire molti dei ragazzi di strada di Secondigliano: "vogl morire acciso".
e quel prete che compare te sembra una narrazione accettabile dell'anticamorra?
Un babbeo sessantenne che si piscia sotto anche solo a guardare Conte e che si fa usare senza dire "A".
oppure il professore della prima serie che accetta di candidarsi con Genny per allontanare da lui la figlia?
Ma per favore, l'anticamorra in Gomorra è trattata in modo ridicolo, è raffigurata come un manipolo sparpagliato di poracci che tira a campare.
Ma la realtà non è questa. Nel napoletano l'anticamorra esiste e ha gli occhi di persone cariche di dignità, che in questa serie scompaiono.
Che la scelta di sceneggiatura sia insindacabile non sono proprio d'accordo.
Ma come, mezza italia a sindacare su quando e se potesse morire Conte, quindi si mette bocca sul filone narrativo principale, e mo' non si può sindacare su come è raffigurato il contesto in cui la storia si svolge?
Il paragone con Accattone non regge proprio. Perché la specificità di Gomorra è quella non di parlare di una semplice realtà criminale, ma di una realtà sociale e organizzata.
Anche Heat - La Sfida parla di rapinatori. Ma è il fenomeno sociale REALE a fare la differenza.
Detto questo non si sta dicendo di comporre una serie didascalica, ma della possibilità di restituire una rappresentazione più complessa, come la situazione richiederebbe.
Ho postato l'articolo di Rosario perché mi sembra cogliere bene la questione: certo che la Camorra esisteva e uccideva anche da prima, ma adesso gli abbiamo regalato anche una bella celebrazione che, paradosso, aiuterà nel reclutamento.
Gli sceneggiatori, volontariamente o no, un servizio pubblico l'hanno reso, peccato sia stato in senso dannoso.
Perchè un prodotto di questo tipo un servizio pubblico lo fa sempre e quindi deve tenere conto eccome dei suoi effetti.
E secondo te sarebbe venuta meno la fascinazione di un Ciro di Marzio o di un personaggio a caso aggiungendo gli elementi di cui fai menzione? Pensa ad esempio ad American History X in cui il nazista si redime conoscendo la situazione di un ragazzo nero in galera, bellissimo come messaggio ma in quanti hanno recepito il significato? e come è stato interpretato?
Credo proprio di si.
Vedi, per fare un esempio, quanto accaduto ieri ha sicuramente gettato un'ombra su Malammore, ma comunque resta un episodio "in pareggio" con tanti altri, coerente ad una logica. Stessa cosa dicasi per la ragazza uccisa sul finire della prima serie.
Rappresenta la stessa scena con una vittima del tutto estranea a quella logica e vedi se c'è il meccanismo di fascinazione o quello di eliminazione del personaggio.
Dietro le piroette scenografiche e tecnico-artistiche noi semo abituati a poche distinte scalette.
Tolti i colpi di scena (che servono esattamente a questo) ci aspettiamo che delle cose accadano.
Se un personaggio esce pesantemente dal seminato, noi ci aspettiamo che muoia perchè i codici narrativi che abbiamo introiettato questo dicono.
Ma in Gomorra, che è rappresentazione autoreferenziale della Camorra, difficilmente qualche boss va fuori dal seminato (ossia viola la logica interna su cui si basa tutta la serie), perché anche il 90% degli omicidi che compiono rientra in essa.