Per me è un gioellino. Appassionato di cartoni animati (ho 41 anni), ho storto il naso non appena vidi il manifesto (mi sembra a Lucca 2015). Poi, buttando l'occhio sui nomi degli attori, vedendo Santamaria ho iniziato a pensare fosse una cosa "seria".
Poi il regista, Mainetti, non sapevo chi fosse ma mi sono imbattuto per caso, sul tubo, con "Basette".
Poi dalle uscite dei primi trailer l'irriconoscibile Marinelli, che ricordavo completamente diverso in La solitudine dei numeri primi e Tutti i santi giorni (poi, lo "conobbi" anche in Non essere cattivo).
Poi le musiche, con un salto negli anni ottanta con le icone femminili della musica pop, da Anna Oxa, a Loredana Bertà.
E Jeeg. Che altro non è che il "fulcro". Senza Jeeg, e di conseguenza senza Alessia, Enzo Ceccotti sarebbe rimasto Enzo Ceccotti, in realtà diventa un "Irosciscibba" pronto a difendere l'umanità.
Io l'ho trovato divertente, dolce, duro, amaro, scorretto, poetico. Un gioiellino.
Ed una novità assoluta per il cinema italiano.