Io non ho seguito le vicissitudini della sceneggiatura, nel senso che ignoro come sia stato costruito il plot: se si sia navigato a vista, se ci siano stati dei punti fissi intorno a cui costruire man manola storia, o se sin dall'inizio fosse chiaro a chi si occupava del plot tutta la struttura del medesimo.
Fattostà che, al di là dell'apprezzamento personale per un prodotto che è comunque Epocale, mi sta irretendo particolarmente il fatto che sempre più emergono le "pezze" messe qua e là per rattoppare incongruenze, buchi narrativi, dettagli poco chiari e quant'altro.
(chi non ha visto la serie non continui a leggere questo post.)
Ad esempio, so per certo che la storia della statua del Tawareth è stata totalmente improvvisata. Gli sceneggiatori ripresero, alla seconda serie, mi pare, questo piede enorme con sei dita, che veniva visto sulla costa, da qualche personaggio a bordo di una barca, con l'intento di creare un'immagine puramente estetica, fine a sè stessa.
Orbene, so che il pubblico americano si è talmente fissato con questo dettaglio, da costringere la produzione a dare un "ruolo" a 'sto piede.
La statua (alta pressappoco 70 metri, un palazzo di 30 piani, per intenderci) che si frantuma per l'impatto con la nave dell'ispanico Richard Alpert, per esempio, è stato, per me, il massimo dell'imbarazzo. Ho pensato "vabbè, poverini, non potevano inventarsi niente di meglio, in effetti..".
E, idem la storia di Alpert. Non me ne voglia il buon Aguilaroja. Questione di gusti! Ma a me la puntata sul retroscena della storia di Alpert ha lasciato più perplesso che altro. Lo "spiegone" sul perchè non invecchi mai (dialogo con Jakob) è stato un momento un tantino "peracottaro". Non mi viene un termine migliore.
Potrei citare altre cose ma... vabbè, penso di aver reso l'idea di cosa intendessi. Insomma, ho proprio l'impressione che abbiano cominciato a girare a serie e poi a un certo punto si siano detti "signori, dove vogliamo andare a parare?".
Passando ai pregi, l'apoteosi, per me, restano due puntate.
1) The Constant. Terza serie, mi sembra. Quella con Desmond che fa "su e giù" tra il 1998 e il 2004. Ecco, lì hanno camminato sull'orlo, senza mai scadere. Una puntata magistrale, con un Desmond altrettanto magistrale.
2) L'ultima della terza serie. Il "We have to come back" del barbuto Jack a Kate è stato un momento da pelle d'oca. Ma, per qualche motivo, in generale mi è piaciuta tutta la fase del flash-forward della quarta serie.
Poi, in generale, un dettaglio che mi piace da matti, sono i (rari) momenti di autoironia e di meta-telefilm. Quasi tutti coinvolgono il buon Hugo. Ad esempio quando il nostro cita Michael J. Fox in Ritorno al Futuro, guardandosi la mano, pensando scompaia da un momento all'altro..
Un paio di dialoghi meravigliosi con Miles, tra cui, uno, appunto, volto a spiegare i paradossi spazio-temporali.
Ah, e Sawyer che chiama Richard Alpert "l'uomo con l'eyeliner".
O, ancora, il padre di Jack che, in Australia, apre la portiera dell'auto in faccia a Sawyer. :lol
Vabbè. Aspettiamo e vediamo!