Chuck Berry, Bo Diddley e la chitarra. ancora eroi neri del rnr, che rendono la chitarra l'elemento davvero distintivo del rnr, musica fino ad allora suonata da band in cui dominavano sezioni fiati e tastiere e in cui la chitarra serviva solo come accompagnamento.
Bo Diddley viene ricordato semplicemente come colui che portò il blues a diventare rnr, the originator of rnr il suo soprannome... tutto ciò grazie alle sue ritmiche ipnotiche, martellanti, sferzate dai suoi riff acuminati e di un impatto inaudito per gli standard del tempo.
Chuck Berry invece inventa un modo di suonare la chitarra mai visto prima di allora, e non parliamo solo di tecnica: il suo rapporto con lo strumento, soprattutto quando si esibisce dal vivo, è praticamente di tipo sessuale. senza contare che sempre suoi sono i primi testi che parlano di disagio giovanile e di rivolta e che la sua tecnica chitarristica è alla base di tutto il rnr che verrà.
depravazione, violenza e sovversione, ancora una volta il diavolo che si affaccia alla musica attraverso il rnr e si incarna in protagonisti neri come i due appena citati.
tra di loro, pionieri del rnr, citazione d'obbligo per quanto mi riguarda, per una figura non troppo conosciuta ma ugualmente importante se non basilare nell'ambito dell'affermazione e della codificazione di stili e linguaggi del rnr: Link Wray. un chitarrista nativo americano famoso per incidere brani strumentali, tra i quali Rumble, il primo brano senza parole censurato in America. i motivi della censura stanno nel suo modo aggressivo, inquietante, ipnotico, violento di suonare la chitarra, e Rumble per l'epoca era un brano veramente fuori da qualsiasi standard. il rnr che istintivamente incita alla ribellione, alla rivolta, proprio in quanto mezzo, e quindi che non necessita del messaggio per esprimere la sua natura intimamente sovversiva.
Sempre da un punto di vista storico mi ha sempre incuriosito vedere come questo genere si sia sviluppato paralellamente e senza apparenti punti di contatto in UK e negli USA alla fine degli anni '70.
Personalmente ho sempre trovato il punk UK di quegli anni troppo "fashion" (Malcom r.i.p.) preferendo nettamente la scena USA e in particolare quella californiana popolata da band del calibro dei Germs.
dei punti contatto c'erano eccome.
tutta la scena inglese aveva adorato i ramones, tant'e' vero che allla loro prima calata londinese clash e pistols insieme andarono a conoscerli e a riverirli pensando che fossero teppisti portoricani...
la scena californiana arriva un anno-due dopo l'esplosione 77 e ne risente inesorabilmente, anche se ovviamente rielabora in chiave americana (piu' rock e meno arty).
i miei preferiti sono X, Avengers (visti dal vivo a Roma qualche anno fa) e i Crime.
invece non sono mai stato grandissimo fan di buzzcocks e damned...
a parte che sfogavo le marce inclinazioni. e a parte il fatto che giustamente viene ricordato il periodo garage psych '60 come periodo che si avvicina al punk a livello di attitudine e sonorità (questo dovrebbe portare, estremizzando le premesse e spingendosi ancora più indietro proprio al rnr dei pionieri, a link wray, a bo diddley, a chuck berry e poi ancora a robert johnson...).
ma poi a me pare che da robert johnson al punk ci sia quel minimo di gas acceso che mi fa pensare allo stesso tipo di vettura, per i motivi che spiego.
per me il ponte salta con gli stooges, principalmente. vabbe', poi domani con calma ci arrivo. arrivo agli x di exene, a penelope houston (c'ero pure io al forte a vedere gli Avengers quel giorno), ai bad brains (visti al castello tipo seicento anni fa) e a tutti gli altri, capirai l'avete trovato bòno... ;)
Gli X erano fenomenali anche se non li considererei propriamente punk. Comunque in fondo sono solo etichette messe a gruppi che si sono trovati tutti insieme nello stesso posto e nello stesso tempo e si sono influenzati a vicenda.Il Punk è stata una corrente musicale socio-culturale, questo fenomeno ebbe come fulcro la città di Los Angeles, non a caso una città che all'epoca era pesantemente degradata con periferie decisamente invivibili, dove la violenza, l'ignoranza, l'emarginazione e la descriminazione regnava incontrastata senza alcuna soluzione e provvedimenti atti al miglioramento.
(c'ero pure io al forte a vedere gli Avengers quel giorno), ai bad brains (visti al castello tipo seicento anni fa)
il mio disco hardcore preferito di sempre:
rabbia
violenza
emarginazione
autolesionismo (gia' dalla copertina)
ovviamente quelli con henry rollins
ovviamente lo posseggo in vinile
vabbe', con i sixties e il passaggio ai 70's e gli 80's continuo dopo.
no, ma che offeso, è che c'ho sonno nun me va de scrive.
i poison idea del sommo pig champion (rip)
mamma mia i kina, che gruppo meraviglioso
mamma mia i kina, che gruppo meraviglioso, visti al forte un par de volte.ges, vedo che non parli di cccp, non apprezzasti?
i negazione mi piacevano ma preferivo di gran lunga i raw power, già citati. forse perché me sta sulla palle neffa da mori', boh...
in suburbia della immensa penelope spheeris ci sono anche i vandals, fantastici. ho la videocassetta originale del film comprata da mariposa a milano nel 1984, che mito quel negozio. ma c'è ancora?
comunque il gioiello della spheeris è il declino dell'impero occidentale, con black flag, X, circle jerks e il dalai lama dell'autodistruzione darby crash coi suoi germs, tutta gente già meritoriamente citata dentro il topic...
ges, vedo che non parli di cccp, non apprezzasti?
mamma mia che culturona che avete.... :)già abbondantemente citati, vedasi pag. 2. ;)
per quanti mi riguarda dico solo
"The Only Band That Matters"...... e chi vuol capire capisca :D
poi vabbe', questi mi fanno morire, soprattutto quando attaccano con american psycho e walk among us, come a ceccano 2006, con dez cadena dei black flag (c'eri? io sì):
Co questi ci ho suonato (la batteria) due volte, al CSOA di Torre Maura e ad Ostia. Ad Ostia Maurone tra il pubblico tirò una boccia di birra contro i vigili e ci fu un casino.
:shock: :shock: :shock:
vedo che abbiamo una conoscenza in comune, ossia il grande fabioski...
Parlando di punk, costui ne incarnava al meglio la filosofia, vi consiglio il documentario "Hated" su di lui.
Oddio che m'hai ricordato.. :)
Ma di nome fai Jello?
C'ho un video tuo, 'sti puzzoni non v'hanno citato...
Not a valid youtube URL
Non conosco molto la musica anni 70 ma credo che gli Stogees siano stati forse la prima band ad aver introdotto certe sonorità.
Prima ancora, per me la vera paternità del genere è da attribuire agli Who:rock:
i fugazi sono post-hardcore ( o inizio del genere cosiddetto EMO )Post-hardcore è plausibile, anche se opinabile ma inizio del genere EMO la trovo un po' esagerata come cosa.
Post-hardcore è plausibile, anche se opinabile ma inizio del genere EMO la trovo un po' esagerata come cosa.
e invece, anche se oggi col termine EMO si indica una cosa lontana anni luce, l'emo-core, ovvero hardcore che da spazio all'emotivita' comincia proprio con la scena di washington d.c e con l'etichetta dischord.
Gia' i gruppi da cui nascono i fugazi ovvero embrace e rites of spring costruiscono melodie straniate su impasti chitarristici post-hardcore ed hanno momenti slow-fast quiet-loud che rappresentano la non linearita' emozionale in un contesto punk.
Da li nasce poi la fiorente scuola americana emo anni 90 con gruppi come mineral, sunny day real estate, promise ring, lifetime, native nod, christie front drive e numerosi altri e numerose altre micro-contaminazioni, vedi la scuola di san diego e il cosiddetto screamo degli heroine.
D'altra parte anche tutta la scuola iniziata dai bad religion, ovvero quell h.c. veloce melodico e anch'esso a suo modo "emozionale" venne designata come emo-core, ma le sue derive avrebbero preso una piega piu' cazzona e disimpegnata vedi fat wreck e derivati e l'utilizzo di quel termine avrebbe poi perso significato.
Parlo di queste cose a ragion veduta, visto che i 90' hanno corrisposto ai miei anni 20-30 in cui ho seguito da vicino la scena organizzando concerti nei c.s. e suonando io stesso in un gruppo emo-indie (facemmo da spalla anche ai karate).
p.s. wikipedia segnala anche husker du come influenza primigenia per il primo emo ma io non sono molto d'accordo con questa interpretazione. h.u. erano proprio una cosa a parte, tanto innovativi ma anche tanto legati alla tradizione rock, sopratutto nelle strutture.
il loro è stato un importante tipo di h.c. ma non un post-h.c.
proprio i fugazi, invece, insieme ai seminali quicksand, iniziavano a introdurre l'emotivita' e il sentimento all'interno di un abbattimento e scardinamento delle strutture classiche punk-h.c.
e cmq. io a jello stasera ce vado. come te riconosco gesu'?
:D
ero quello con la maglietta dei Radio Birdman nera.
('rca miseria, ieri pom non ho avuto tempo di guardare sto maledetto topic... peccato, sarà per la prossima...
concerto mostruoso, jello biafra è fantastico sul palco e io sto con le pezze al culo, stamattina... devastato...)
che altro dire?
chi si è perso tutto ciò ieri sera può chiedere la cancellazione dell'account e di tutti i suoi post.
che altro dire?
chi si è perso tutto ciò ieri sera può chiedere la cancellazione dell'account e di tutti i suoi post.
Non so che etichetta dargli a queste, ma secondo me sto pezzo sta bene anche qua.
Essendo - per motivi anagrafici - figlia del punk rock e pop punk del 2000 e dintorni... Leggo interessata ma non dico nulla per non rischiare il linciaggio :D
Essendo - per motivi anagrafici - figlia del punk rock e pop punk del 2000 e dintorni... Leggo interessata ma non dico nulla per non rischiare il linciaggio :D
a proposito di nonnetti arzilli, sabato scorso me so' rivisto gli Angelic Upstarts con Mensi alla voce e devo dire che mi sono proprio divertito, mentre per quanto riguarda gli Sham69, visti anch'essi un par di volte ultimamente e sempre molto potenti, anche se senza Jimmy Pursey non sono esattamente la stessa cosa, suonano il 30 ottobre alla Locanda Atlantide.
E comunque il linciaggio l'avresti rischiato in concerti come questi... :))
Vorresti di' che semo vecchi? :X(
Beccate queste.. :))
Vabbé, ma sì me sfidi.... me ce trovi
:beer:
http://www.youtube.com/watch?v=CkFH0KMO0G0[/youtube]
Lo ammetto, la amo.
Sarà troppo commerciale e "rancida" ma è stato il più bel culo del punk rock anni 2000.. :beer:
Bellissima voce poi...
tacci tua, biafra, chi hai tirato fuori... MITOOOOO!!!
c'ero pure io a quel concerto, e c'ero pure agli altri 10/12 che hanno fatto a Roma, compreso il side project Hanson Brothers...
(inutile dire che ce li ho tutti e che io sono già sordo, a causa loro...)
Che spettacolo...Qualcuno di voi ha mai visto o si ricorda i Fall Out di La Spezia? :pp
Semmai dovessi sposarmi, queste giuro che le chiamo :pp
scene da un matrimonio americano:
The Clash featuring Jimmy Pursey live on stage... brividi...
Mi è appena arrivato il vinile di Fresh Fruit for Rotten Vegetables con una special di poster creato dal buon Jello Biafra...appena messo sul piatto..me so' commosso :)
io pure!!! in questi giorni di continuo me li sento. ;)
Da un paio di settimane in macchina ho i Lords Of the New Church,un classico,ciclicamente li rimetto e me la canto ;)
Questo è un altro pezzone che ascolto a nastro per giorni,finisce e lo rimetto,finisce e lo rimetto,il gioco consiste nel rimanere fermo immobile,controllare la voglia di scendere dalla macchina e mettese a zompà :)
con i Roma K.O. ci suonava il mio amico Cristiano, alla batteria!!!
Uh mamma che botta!Sono ostaggio di questi da giorni.
Ma come se fa...
24 agosto: T.S.O.L. in concerto a Roma, chi viene?Se riesco a mollare il pupo ai suoceri, io.
Cover dei Sepultura di un pezzo dei Ratos de Porao,gruppo punk brasilero
Spacca!
Non essendoci una sezione apposita chiedo asiloù
Full Album di questo gruppone doom.
I Soulwax hanno fatto un capolavoro.
Un mixtape ( si, alla maniera dei mixtape hip-hop ) dedicato al punk hardcore degli anni 80'.
Tale Nuno Costa si occupa dell'animazione, fatta a partire dagli artwork originali.
Una delle cose piu belle mai sentite/viste negli ultimi tempi.
Not a valid vimeo URL
SS Lazio Turbojugend, guardate un po'...Verrei volentieri, ma la trasferta milanese è troppo impegnativa, causa lavoro e pupo.
http://www.rocklab.it/2014/04/07/turbonegro-data-unica-italia-il-17-giugno/
cioè: Giuda + Turbonegro!!! :o
aspe' lo ridico:
Giuda + Turbonegro!!! :shock: :shock: :shock:
chi viene?
Verrei volentieri, ma la trasferta milanese è troppo impegnativa, causa lavoro e pupo.
Gesù ti piacciono i Giuda?
Lo sai che il loro ultimo disco è stato registrato dal sottoscritto?
;)
lo so, ne avevamo parlato qualche tempo fa, mi sembra proprio su questo topic. o forse su quello in cui cercavo il batterista per il mio (ormai ex) gruppo.
comunque andiamo e torniamo, eh...
come si chiamava il programma che facevi a ror?
magari l'ho pure ascoltato, sicuramente
UP!!!
The gesul anti rock in roma 2014. :)
Programma:
3 luglio New Christs (Rob Younger - Radio Birdman). @ Airport One, Roma
4 luglio Sepultura. @ Airport One, Roma
28 luglio Buzzcocks. @ Villa Ada, Roma.
29 luglio The Dictators. @ Bolognetti Rocks, Bologna.
1 agosto Adolescents. @ Airport One, Roma.4 agosto Poison Idea, Reagan Youth, Zero Boys. @ Freakout, Bologna.
12 settembre Jim Jones Revue. @ Freakout, Bologna.
fateme sape', chi vuole s'aggreghi, soprattutto per Bologna.
Il loro genere è cow-punk,secondo me Gesulio li conosce,lui bazzica solo da queste parti.
Front,io sono punkissimo dentro,fuori sono un lord inglese dell'800(senza quelle facce da cazzo però)
e questo invece è un appuntamento imperdibile per il 1 novembre:
New Bomb Turks. @ Bloom, Mezzago (MI). :shock: :shock: :shock:
sto già lì a fa' la fila.
:up:
embeh, ci mancherebbe altro.
comunque, rientro qui per un motivo specifico:
chi viene?
biglietti già in vendita, e macchina in partenza da Roma, quindi sbrigamose.
I figli presentabili di Buzz Osbourne, tre dischi da leggenda.vero :) ,
a parte che sfogavo le marce inclinazioni. e a parte il fatto che giustamente viene ricordato il periodo garage psych '60 come periodo che si avvicina al punk a livello di attitudine e sonorità (questo dovrebbe portare, estremizzando le premesse e spingendosi ancora più indietro proprio al rnr dei pionieri, a link wray, a bo diddley, a chuck berry e poi ancora a robert johnson...).
ma poi a me pare che da robert johnson al punk ci sia quel minimo di gas acceso che mi fa pensare allo stesso tipo di vettura, per i motivi che spiego.
per me il ponte salta con gli stooges,
tutto quello che hai detto mi trova completamente d'accordo ma il ponte prima ancora che con The Stooges (1969) salta con il secondo dei Velvet Underground, White Light White Heat tuttora insuperato ed insuperabile capolavoro del punk ante litteram
Io sono PUNK e lo sarò fino alla fine dei miei giorni per me è una filosofia di EssereSai che potresti aprirci un topic a parte su questa frase, si?
finalmente ho avuto un pò di tempo per leggermi tutto sto topic che definire fantastico è riduttivo!!
Io sono PUNK e lo sarò fino alla fine dei miei giorni per me è una filosofia di Essere detto questo a livello tecnico tutto quello che dice gesulio nelle prime pagine è vangelo, quindi per non essere ripetitivo rimando, a chi non lo abbia fatto, a rileggersi le prime due pagine del topic.
A differenza di gesulio io penso che il banco nei tardi settanta lo abbiano fatto saltare i Velvet Underground con questo capolavoro insuperato di tutta la Musica in generale (solitamente non sono così enfatico):
1967 nel testo mignotte, pompini, marinai, trans, eroina, siringhe, sangue, pistole e cigliegina sulla torta un morto ammazzato, nell'epoca dei figli dei fiori e del peace&love ditemi se ciò non era punk!!!
un altro gruppo da voi non citato ma di importanza mostruosa e secondo me pari ai loro concittadini The Stooges, stò parlando di Detroit e loro sono gli MC5:
poi non è che per fare punk serva per forza basso e chitarra, SUICIDE:
altra grave mancanza NEW YORK DOLLS:
altre due grosse band, DICTATORS:
e CRIME:
queste band per me sono assolutamente fondamentali.
poi due grandi band romane di amici pure che sò daaamagggica:
TAXI:
e BINGO:
ve vojo tanto bene!!! Punk Rules!!!! :ssl
«PUNX» ITALIANI CHE FECERO LA STORIA (SENZA SAPERLO) - CONCERTI DEVASTANTI, DROGHE, SCAZZI: QUANDO L’ITALIA DIVENTO’ PROTAGONISTA DELLA SCENA HARDCORE PUNK - RIVENDICAVANO LIBERTA' TOTALE MA SE NON CANTAVI IN ITALIANO NON TI FACEVANO SUONARE
Un documentario racconta la scena punk italiana degli anni ’80 tra Ccm, Negazione, Indigesti - Concerti devastanti, cambi di formazione e traiettorie di vita. Veloci come la musica - “I gruppi sembravano baciati da una polvere magica, creavano musica nuova con una carica dirompente” - Chi ha scritto l’articolo per “Il Venerdì di Repubblica” c’era: era il chitarrista dei Negazione... -
Marco Mathieu per ''il Venerdì di Repubblica''
Quello con il basso, seminascosto nella foto qui sopra, sono io. Ventotto anni e una manciata di mesi fa, al Casalone di Bologna, durante un concerto memorabile per l' hardcore italiano: Negazione (il mio gruppo), Ccm e Indigesti. Ma questa è (quasi) un' altra storia.
Quel che importa qui è la storia del punk italiano: una scena non solo musicale che attraversò gli anni Ottanta ai margini dell' attenzione mediatica creando e diffondendo una «nuova versione» di quello che sembrava finito: «il punk è morto». E invece no.
Era un tempo senza YouTube e senza social network, anzi un tempo senza internet. E non c' erano nemmeno i telefoni cellulari. Manco il fax, per dire. Prima dell' Europa di oggi, con tutti i confini messi lì a dividere.
Non c' era Mtv e si avvicinava quel1984 immaginato da Orwell. In Italia, come nel resto del mondo, migliaia di ragazzi e ragazze prendevano gli strumenti in mano e riscrivevano le regole («anzi, nessuna regola: è il punk, cazzo») generando un suono, uno stile e intanto vivendo una ribellione che assumeva la forma di una comunità, tante piccole comunità. Hardcore, appunto.
Tutto accadde molto in fretta, tutto si consumò in una manciata di anni, lasciando però tracce e conseguenze spesso infinitamente superiori alle intenzioni. Dalla musica al costume, fin dentro la politica e la società.
Ora un documentario racconta l' inizio di quel «tutto»: Italian Punk Hardcore, 1980-1989 di Angelo Bitonto, Giorgio S. Senesi e Roberto Sivilia, realizzato da LoveHate80.it in collaborazione con Foad Records. Tra video d' epoca, fotografie, manifesti e locandine di concerti, volantini ciclostilati e fotocopiati, la narrazione è affidata alle interviste, realizzate negli anni Duemila, ai protagonisti di allora.
Quando «c' era un cambiamento radicale di comunicazione rispetto agli anni Settanta», come sottolinea Sergio, cantante dei Contrazione e contava solo, come spiega Tax, chitarrista dei Negazione, «l'attitudine del punk, il suono: volevo farlo anch' io». Così, tra iniziazione («Il punk aveva qualcosa di attraente»), slogan («nessuno ha il diritto di decidere per le nostre vite»), droghe, repressione, posti occupati - non si parlava ancora di centri sociali, non erano centri sociali - come il Virus di Milano («il vero inizio») quella nuova generazione andava alla scoperta del mondo, in rottura con quasi tutto. «Il punk era energia», riassumono i ragazzini con le borchie di trent' anni fa.
Il montaggio del documentario è veloce e abrasivo, come la musica: svicola tra le memorie di oggi e rimette insieme voci e suoni delle band: Nabat e Raf Punk, da Bologna; Dioxina da Rimini, Ccm da Pisa («suonavamo veloce già nel 1980»), che insieme ai fiorentini Putrid Fever e I Refuse it, ai lucchesi Wardogs e altri costituivano il Granducato Hardcore. Poi ancora gli Upset Noise di Trieste e gli storici Wretched di Milano, stessa città dei Crash Box («Sono nato per essere veloce»), gli alessandrini Peggio Punx e i baresi Chain Reaction, Reig di Macerata e Uart Punk da Messina, Eu' s Arse e Infezione.
Concerti devastanti, cambi di formazione e traiettorie di vita. Anche queste, veloci come la musica. «In alcuni di quei ragazzi c' era la voglia di osare, provare a suonare all' estero», testimonia Silvio, protagonista con i torinesi Declino prima e con i biellesi Indigesti poi, band leggendaria della scena.
Perché, come spiega Stefano Valli, in arte Stiv Rottame, geniale e goliardico ideatore della migliore fanzine dell' epoca, Teste Vuote Ossa Rotte, «i gruppi sembravano baciati da una polvere magica, creavano musica nuova con una carica dirompente». E poi gli scazzi e le difficoltà, ché il circuito si basava sullo scambio e sul baratto, anche internazionale: «Per contattare il mondo scrivevi lettere e scambiavi informazioni, dischi, fanzine, ti arrivavano decine di pacchi alla settimana», ricorda Marco, con Stiv creatore di T.V.O.R.
Le prime etichette indipendenti, dalla bolognese Attack Punk («80 dischi in dieci anni e ogni volta i soldi li reinvestivamo nel disco successivo», ricorda Helena Velena, allora Jumpy) alla Blu Bus degli aostani Kina. Mentre «lo spirito delle band si misurava non solo dalla musica ma dal loro modo di stare nella comunità, ovvero nella scena», dice Benzo dei Fall Out di La Spezia.
Anche questo era l' hardcore italiano nella prima metà degli anni Ottanta. «Succedeva qui, succedeva nel mondo», riflettono gli ex Underage di Napoli. E così i Raw Power da Poviglio, provincia di Reggio Emilia, nel 1984 se ne andavano a conquistare l' America («in Italia se non cantavi in italiano non ti facevano suonare», paradosso in una scena che rivendicava libertà totale e subiva però regole mai scelte), diventando star del circuito underground («suonarono a Los Angeles davanti a 10 mila persone») in cui poi si avventurarono anche Indigesti e Ccm.
I tour erano avventure e l' Europa che non esisteva ancora scopriva i suoni e l'energia portata dai furgoni carichi di ragazzi italiani che contaminavano scene ed esperienze diverse. «Una comunità nomade, in viaggio tra un concerto e l' altro». I Negazione, per esempio. Tutto questo e molto altro racconta Italian Punk Hardcore, 1980-1989, con il limite dell' effetto-catalogo prodotto dalla collezione di voci e nomi.
Proprio come le punkzine trent' anni fa.
PS I Negazione si sono sciolti nel 1992, dopo nove anni, cinque dischi e quasi mille concerti. Molte band si erano già fermate prima, poche hanno continuato fino a oggi.
Qualcuna si è riformata in tempi recenti.
Stasera Suicidal al Forte: chi viene?
riesumo sto topic per questa chicca assurda, Circolo degli artisti, 19 giugno 2008,
introduzione di Danny DeVito,
cover di Tutti Pazzi dei Negazione
c'ho le lacrime :)
attendo impaziente il commento di Gesulio (facile che fosse tra i fortunati presenti) :beer:
riesumo sto topic per questa chicca assurda, Circolo degli artisti, 19 giugno 2008,
introduzione di Danny DeVito,
cover di Tutti Pazzi dei Negazione
c'ho le lacrime :)
attendo impaziente il commento di Gesulio (facile che fosse tra i fortunati presenti) :beer:
Biglietti presi, me so' concesso sto ritorno al passato mica da niente :=))
(http://www.altrospettacolo.it/wp-content/uploads/2018/02/09/punk_in_drublic_festival_milano_nofx_2018-678x381.jpg)
Oh, io sono irrimediabilmente vdm e non ho la minima idea di chi sia sta gente, ma mi arriva un irresistibile sentore di tardi '70, roba buona
a me invece qualche giorno fa e' capitato di conoscere questi di VDM
A Band Called Death (https://www.imdb.com/title/tt2064713/)
This Band Was Punk Before Punk Was Punk (https://www.nytimes.com/2009/03/15/arts/music/15rubi.html)
punk before SexPistols, white before Michael Jackson :)
:lol: :lol: :lol:I Bad Astronaut erano una delle mie band preferite, li ascolto ancora oggi. I nofx invece non mi sono mai piaciuti molto, live sono stati sempre una delusione. Tendenzialmente preferisco punk HC melodico, NO USE FOR A NAME etc...
In realtà, l'arrangiamento non mi piace tanto, però il testo come sempre è geniale. Loro hanno quel mix letale di cazzeggio totale alternato a critica durissima senza cappuccio della società che è irresistibile. "Please play this song on the radio" di WTTHAAB, per esempio, ha un testo troppo geniale ed esilarante. Anche il musical Home Street Home, che è un cazzotto bello forte come temi trattati, è un piccolo capolavoro, musiche STU-PEN-DE, storie dolorose trattate con poesia, ma "alla Fat Mike".
Una grandissima Linoleum acustica per i miei gusti l'hanno fatta i Bad Astronauts, il side project di Joey Cape. Per il resto, concordo sul grande Smelly, io mi emoziono appena sento i suoi suoni (e, ovviamente quelle chitarre inconfondibili, che ti fanno sentire a casa)
I Bad Astronaut erano una delle mie band preferite, li ascolto ancora oggi. I nofx invece non mi sono mai piaciuti molto, live sono stati sempre una delusione. Tendenzialmente preferisco punk HC melodico, NO USE FOR A NAME etc...
NOFX sempre evitati, semplicemente banali, chitarra a grattugia stile zamboni cccpah ma allora non solo di politica non capisci un cazzo...
ah ma allora non solo di politica non capisci un cazzo...
:S Si ma mettecela una faccina quando vi punzecchiate, così pare che dite sul serio e non vi fa onore...Ma no, per carità. Anzi, Biafra qualche anno fa mi fece scoprire i New Pornographers (credo fosse lui). Ciò non toglie che in tre righe ha scritto almeno tre mostruosità - ha spiegato bene FatDanny che però è un fanboy e quindi va preso con le pinze :D
che sui gusti non se discute è stato l'incipit di tutti gli ultimi post, quindi non capisco che c'entrano i gusti.
Se dico che Alex Britti non me piace so' gusti.
Se dico che Alex Britti usa la chitarra come una grattugia o che fa musica simile a Battiato perché ambedue cantano in italiano non è questione di gusti.
Che i nofx possano non piacere è pacifico. Anzi credo, ad occhio, che sia il gusto ampiamente maggioritario. :=))
ma secondo voi i Motorhead sono punk o metal?
ma secondo voi i Motorhead sono punk o metal?le etichette lasciano il tempo che trovano: la tua domanda è un po' come chiedersi se siano "punk" gli Stooges o gli Mc5... :=)) anche se in realtà nessun gruppo americano pre Ramones sarebbe propriamente punk... diciamo che sia Stooges, che Mc5 e Motorhead sono tutti gruppi "garage" contaminati dalla psichedelia...
ma che punk, che all'epoca del punk quello vero c'avevano già 70anni
Senza gli umlaut sono punk.
lo conoscete si, lo scazzo tra Nofx (non solo in realtà) e Propagandhi nascosto tra i versi di diverse canzoni?
Fateme sapè che in caso ve lo riporto, roba da fanboy
:D
ma che punk, che all'epoca del punk quello vero c'avevano già 70anni
Comunque non capisco il senso di invitare un gruppo dichiaratamente anarchico a contribuire a un progetto contro UN partito politico.
I propagandhi gli hanno fatto il dissing, che vabbè è na cosa americana.
Fat Mike doveva provarci con qualche gruppo inglese dell'epoca, sai le botte che prendeva, altro che dissing.
ma secondo voi i Motorhead sono punk o metal?
Secondo me sono il gruppo più punk dell'Heavy Metal.
erano uno dei gruppi dell'etichetta, credo fosse semplicemente per questo.
Bomba. Bellissimo.
Qui invece uno abbastanza completo sulla scena californiana dei '90 (interventi più o meno di tutti i big della scena)
hai ragione, anche se visto l'argomento specifico si capisce abbastanza bene quello che dicono.
Batterista caterpillar,
lei la cantante più improbabile di tutti i tempi per una band hc,
ma funzionano alla grande e monopolizzano il mio stereo in macchina da ormai un paio di settimane :)
lo so, non crescerò mai :=))
(cuffie a palla sennò non funzionano :beer: )
(OT FatDanny, hai un privato)Guarda che è già impegnato :)
boh, sarà deformazione da storico ma non ci vedo niente di male a fare un museo del Punk, come di qualsiasi altra cosa.Si poi a essere piú precisi è il museo del punk-rock.
Non si capisce in che modo si declasserebbe il punk raccogliendo i reperti che ripercorrono una storia.
per altro, questo certificherebbe quanto kelly va dicendo da tanto, ossia che quella storia è chiusa (dunque c'è tutto il modo per raccontarla in modo compiuto)
Manco abbia organizzato una serie di feste di gala punk o dei circoli esclusivi a 40mila dollari a iscrizione annua. Allora avrei capito.
Ma museo significa semplicemente raccogliere una serie di reperti e organizzarli in modo tale che possano raccontare una storia attraverso un percorso, con la forza evocativa data dall' "originale", dal "proprio questo qui".
Forse è la troppa abitudine ad un certo tipo di musei che ci porta a pensare al museo del punk come ad un qualcosa di stonato.
Sarebbe sensato un museo del BDSM? Per me si.
Non è che si perderebbe trasgressività perché metti i gatti a nove code in un museo.
Guarda che è già impegnato :)
Poi a me Mike me sta simpatico, se ce se paga il mutuo de casa me sta pure bene
PS. Un museo del punk non deve incarnare lo spirito punk, semmai raccontarlo.
ma perché non fai delle rubriche?na vita buttata in negozi de dischi e pile di riviste musicali...
Ti leggerei per ore che parli di musica
:beer:
Allora guarda: il primo pezzo dei NOFX non è neanche rnr è proprio country.Il country è una radice primaria del rnr, suonati con quel sound è difficile separarli nettamente
Il country è una radice primaria del rnr, suonati con quel sound è difficile separarli nettamente