Chuck Berry, Bo Diddley e la chitarra. ancora eroi neri del rnr, che rendono la chitarra l'elemento davvero distintivo del rnr, musica fino ad allora suonata da band in cui dominavano sezioni fiati e tastiere e in cui la chitarra serviva solo come accompagnamento.
Bo Diddley viene ricordato semplicemente come colui che portò il blues a diventare rnr, the originator of rnr il suo soprannome... tutto ciò grazie alle sue ritmiche ipnotiche, martellanti, sferzate dai suoi riff acuminati e di un impatto inaudito per gli standard del tempo.
Chuck Berry invece inventa un modo di suonare la chitarra mai visto prima di allora, e non parliamo solo di tecnica: il suo rapporto con lo strumento, soprattutto quando si esibisce dal vivo, è praticamente di tipo sessuale. senza contare che sempre suoi sono i primi testi che parlano di disagio giovanile e di rivolta e che la sua tecnica chitarristica è alla base di tutto il rnr che verrà.
depravazione, violenza e sovversione, ancora una volta il diavolo che si affaccia alla musica attraverso il rnr e si incarna in protagonisti neri come i due appena citati.
tra di loro, pionieri del rnr, citazione d'obbligo per quanto mi riguarda, per una figura non troppo conosciuta ma ugualmente importante se non basilare nell'ambito dell'affermazione e della codificazione di stili e linguaggi del rnr: Link Wray. un chitarrista nativo americano famoso per incidere brani strumentali, tra i quali Rumble, il primo brano senza parole censurato in America. i motivi della censura stanno nel suo modo aggressivo, inquietante, ipnotico, violento di suonare la chitarra, e Rumble per l'epoca era un brano veramente fuori da qualsiasi standard. il rnr che istintivamente incita alla ribellione, alla rivolta, proprio in quanto mezzo, e quindi che non necessita del messaggio per esprimere la sua natura intimamente sovversiva.