May December di Todd Haynes
Un'attrice hollywoodiana deve interpretare una donna che a 36 anni ha lasciato la famiglia per una storia col suo alunno 13enne.
E quindi va a Savannah, Georgia (posto assurdo) a conoscere la donna oramai 60enne e la famiglia.
Qui si sviluppano una serie di dinamiche interiori in cui emergono i vissuti e l'inconscio dei vari membri della/delle famiglie.
Il taglio del film è quindi decisamente psicanalitico, ma si ha la sensazione di entrare dentro a livello emozionale, grazie alla fotografia sgranata, alla colonna sonora quasi thriller/horror e sopratutto all'interpretazione di Julian Moore e dell'attore che interpreta il marito.
Menzione a parte per Natalie Portman che in un gioco di specchi interpreta la parte dell'attrice e ti porta dentro i meandri oscuri del suo approccio al lavoro come in una sorta di cinema-veritè in cui a un certo punto non capisci più se sta recitando la parte di chi sta recitando
oppure non è proprio più il caso di fare una distinzione.
Nel dubbio : lei gigantesca.
Ma proprio tutto il film, secondo me il migliore di Haynes, e in generale, um capolavoro.