La "sensibilità" di Sorrentino si snocciola illustrando "i Grandi Temi dell'esistenza" attraverso le vite dei ricchi, dei privilegiati, dei potenti e mostrando al popolino con velleità cinefile che sì, pure loro soffrono e sono tormentati perché un giorno, da adolescenti, hanno ammirato il seno diafano di una coetanea. Una spruzzata di frasi ad effetto e di nonsense oniiirici contribuiscono infine a questo gigantesco malinteso secondo cui uno che analizza la tristezza esistenziale di gente che nella maggior parte dei casi non è manco verosimile (magari fosse fantascienza) sia un genio assoluto, fine indagatore della psiche umana.