c'e chi lancia il sasso e poi riesce pure a nascondere bene la mano....e la cosa si ripete ciclicamente senza nessuna vergogna...la balcanizzazione dei balcani avvenne perche la Germania riconobbe in 24 ore la Slovenia e la Croazia che avevano dichiarato indipendenza da uno stato sovrano, riconosciuto e leggittimato che era la Jugoslavia ...avere alle spalle il piu forte paese dell' Unione Europea permise a sloveni e croati ( che tra l'altro se vi informate un po scoprirete che sono regioni mai esistite...tipo quando i leghisti invocavano la padania..) di mettere la Jugoslavia di fronte al fatto compiuto con le spalle coperte.....a quel punto la guerra fu inevitabile......immagino che i bravi tedeschi non avrebbero niente da ridire se domattina la Baviera dovesse dichiararsi indipendente e l'Italia la riconosce subito...
Condivido, ma mi preme specificare un paio di cose, così, tanto per ciarlare.
Da un lato, Tito commise l'errore di lasciare un assetto istituzionale difficilmente gestibile, con alcuni tratti quasi da romanzo satirico.
Il Regno di Croazia, di per sé, non è di certo una totale invenzione, anche se è rimasto legato per circa 1000 anni alle sorti dell'Ungheria
(tutt'ora, se decidete di buttare una giornata della vostra vita per fare l'assurda visita al Parlamento di Budapest potete vedere come lo scudo croato campeggi tra i territori che l'Ungheria a distanza di quasi 100 anni dal trattato di Trianon rivendica come propri), fino a finire sotto l'Impero asburgico.
Croati e sloveni, dopo aver combattuto strenuamente contro i serbi durante la Prima Guerra Mondiale, vedendo la malaparata ebbero la furbizia di riuscire ad accordarsi con i medesimi (patto di Corfù, estate 1917) e di sedere così al tavolo dei vincitori. In cambio, la Serbia riuscì nel proprio intento: avere tutti i cittadini serbi sotto lo stesso scettro.
Un patto che scricchiolò fino al colpo di mano del Re del 1929 con cui nacque il Regno di Jugoslavia e che si dissolse sotto l'occupazione dell'asse nel giro di veramente pochissimo. Lo Stato croato indipendente di Ante Pavelic fu un esempio spietato di persecuzione anti-serba, per fare solo un esempio.
Venendo, con un balzo non da poco, agli anni '90, c'è da dire che effettivamente le Istituzioni jugoslave furono liquidate in quattro e quattr'otto dalla comunità internazionale. Il tutto nonostante a Belgrado fosse Primo Ministro un uomo lungimirante, pacifico e amato (anche dai serbi e anche a distanza di tanti anni, nonostante fosse croato) come Markovic che, con un MINIMO di sostegno internazionale, avrebbe davvero sventato i disastri che sono seguiti.
Ci fu la volontà precisa di spazzare via quel Paese, di cancellare la Jugoslavia socialista e non-allineata sopravvissuta al crollo del muro di Berlino e che in qualche modo costrinse l'Occidente a ingoiare più di un rospo in chiave anti-sovietica.
Croazia e Slovenia vennero cooptate per ri-creare in chiave economica lo spazio asburgico e i serbi, pur con tante colpe, pagarono il conto per tutti.
Quando sento la retorica dell'Europa e dei "70 anni di pace" mi tremano un pochino i polsi.