Ecco, diciamo pure che se certi gruppi che si autoproclamano comunisti smettessero di fare inni alle Foibe scritti ed orali la cosa aiuterebbe.
Quali inni, quelli inventati di sana pianta dal giornalista de Il Giornale deluso dal fatto che a Macerata non ci siano stati scontri su cui speculare?
O ti riferisci allo striscione di Modena che non nomina le foibe ma solo Tito, in evidente polemica con questa giornata del ricordo farsesco?
Dimmi pure quale delle due.
rispondere a crimini con crimini non li rende meno crimini. Piu' contento cosi'?
In guerra funziona così. Fa schifo esattamente per questo.
Leggere quei fatti con gli occhi di un contesto pacificato per strumentalizzarli politicamente fa doppiamente schifo. E chi lo fa dovrebbe vergognarsi, ma si sa che i fascisti non conoscono vergogna.
Facciamo una giornata del ricordo VERA come dice MisterFaro, io sarei il primo a sostenerla.
La rappresaglia, forse, ma l'esodo delle popolazioni italiane, da quel che leggo sul rapporto, nasce proprio da lì. Non tanto da motivazioni "etniche", ma politico-sociali:
JS, sul piano storiografico questa ricostruzione è ampiamente contestabile, perché pecca di un'evidentissima impostazione ex-post da cui la storiografia dovrebbe rifuggire.
Ossia spiega il fenomeno di allora con concetti di patrimonio comune odierno (anche discretamente ideologici), ma che oggi sarebbero tutt'altro che scontati.
- se si dice che si trattava in particolar modo di operai e contadini non si può attribuire una ragione alle "trasformazioni in economia" perché quelle trasformazioni per operai e contadini comportarono un miglioramento della loro condizione.
Avrei potuto capire se si fosse parlato di commercianti, importatori, piccoli industriali.
Ma che operai e contadini degli anni '40 temessero il comunismo rispetto alla situazione precedente fa abbastanza ridere (logica ex post che evoca nel lettore il quadro di diritti liberali ottenuto dagli anni '60 in poi, non prima).
- il deteriorarsi delle condizioni di vita TIPICO DEI SISTEMI SOCIALISTI è un altro punto del tutto farsesco.
I sistemi socialisti hanno tipicamente innalzato le condizioni di vita più o meno in tutti gli stati a socialismo reale. Un fatto difficilmente contestabile, confermabile attraverso qualsiasi statistica sociale.
E' evidente quindi che chi scrive lo fa in rapporto ad un mancato raggiungimento degli standard capitalisti da parte del socialismo reale (lettura ex post con gli occhi di fine secolo) mentre in quel momento chiunque avrebbe registrato il successo socialista nel migliorare le condizioni di vita (fino ad arrivare, almeno per la jugoslavia, ad un vero e proprio boom economico negli anni '70 grazie al sistema autogestionario, diverso dal sistema sovietico per il diverso ruolo del mercato).
Insomma JS, sto testo è una mezza monnezza ideologica.
Non mi meraviglio che non ci sia un dibattito serio sul socialismo reale, la guerra fredda resta troppo vicina, ma qui si sostengono proprio cose false.