Caro Tornado,
Nessuno parla di questo argomento senza un grande peso sul cuore.
Ma non é così che si prendono decisioni lucide o si capisce la sensatezza di una decisione.
E dire che é il livello di indignazione popolare a validare o meno una decisone giuridica basata su pareri medici mi pare un fatto grave e pericoloso.
Io credo che tale indignazione, come la tua posizione intransigente, derivino da una mancanza di informazioni sia sullo stato di salute del povero Charlie sia sulla sua patologia.
Io non parlo ad esempio dello studio in America (anche se nell'articolo postato si spiega come Charlie sia stato rifiutato in realtà per la terapia sperimentale) perché, probabilmente, in assenza di speranze per la mia vita io mi donerei alla scienza per cercare di aiutare gli altri. Ma fare questo sulla pelle di un bimbo é diverso.