Quindi il programma no, i paletti invece si?
Si, perché il programma è una dichiarazione di intenti ideale, smentibile facilmente in qualsiasi momento a seconda delle convenienze. Sui paletti invece ci vuole qualche equilibrismo in più...
Insomma, stiamo in democrazia rappresentativa (e meno male, che la favolina della democrazia diretta alla 5s mi sembra ben peggio), per cui io voto qualcuno che dovrebbe rappresentarmi.
Questa rappresentazione non si sostanzia nel sistema di valori dell'eletto stesso, nel suo mondo ideale, nel suo programma irrealizzabile. La rappresentazione si sostanzia negli atti che compirà l'eletto nello svolgimento del proprio mandato, a quale Governo con quale mandato è disponibile a votare la fiducia.
Per capirci bene posso pure votare un ultras della Lazio, ma se poi una volta eletto decide di votare a favore dello stadio della roma poco me ne frega per chi tifi la domenica.
E' un po difficile che ti dicano prima su cosa saranno disposti a mediare e su cosa no.
Sono d'accordo che sia difficile, proprio perché non gli conviene. Il momento elettorale è solo la fase in cui si cerca di ottenere il maggior numero di voti da potersi spendere successivamente.
Ecco, a me che me ne frega di far spendere il mio voto ad uno o all'altro, se non so prima come lo spenderanno? A sto punto datemi una scarpa sinistra con promessa di scarpa destra e il mio voto è assicurato..
E gli schieramenti sembrano anche piuttosto delineati: Berlusconi ha reso merito a Renzi
di aver "cacciato i comunisti dal pd", e Bersani ha detto che è "doveroso ascoltare i 5 stelle".
Questo si intuisce, ma mica mi basta.
Perché come dicevo prima vorrei sapere cosa vanno a fare, eventualmente, in quelle coalizioni. E quali sono i valori inderogabili.
Oltretutto è del tutto fluido ed opinabile magari in cambio di qualche poltrona a qualcuno. E a me che me ne frega di votare solo per un Ministero a Bersani o alla Madia?
E insisto: più che su una base ideale astratta il voto in questo momento storico esprime necessità di classe: i ceti che devono difendere posizioni voteranno pd e fi, quelli schiacciati dalla crisi 5s, in parte leu e in parte lega e fdi.
In questo senso la coalizione di destra avrà vita brevissima, sia che vada al governo sia che no.
Mi sembra una visione un poco realistica dell'elettorato.
Berlusconi ha sempre puntato sull'elettorato nazionalpopolare, promettendo favori concreti a chi ha soldi, sopratutto a chi i soldi li ha rubati e li continua a rubare, e promettendo un futuro radioso a chi non ha una lira.
Il PD punta e punterà sulla paura. E non è detto che chi ha paura di cambiare sia necessariamente chi ha posizioni importanti da difendere.
Chi vota 5s è "contro", ma ne conosco tanti impaccati di soldi assolutamente non schiacciati dalla crisi. Giustizialisti, moderni tiratori di monetine al Raphael... insomma, quella massa di "incazzati" che al momento prescinde da qualsiasi appartenenza di classe.
Lega e Fdi verranno votate da altri incazzati che pensano che la colpa sia dei "buonisti", degli immigrati, dei "comunisti". E anche questo prescinde dalla classe sociale di appartenenza, che contro gli immigrati ci si scagliano sia in periferia dove ci si confrontano ogni giorno sia ai parioli dove al massimo si incazzano quando incontrano qualcuno scuretto di pelle che va verso la Moschea il venerdì...