esattamente, allora converrai che la rete (per sua natura) consente al mostro di uscire fuori in modo assolutamente spavaldo e garantito
la rete va regolata senza perdere la libertà (già..come si fa')
i mostri esistono da sempre, ma il problema è come combatterli sul web
nella vita vera se uno ti insulta o ti minaccia di morte compie un reato...nel web sei nel far-west
allora, aldilà della analisi sui mostri, sulla ipocrisia, sul bigottismo (che sono dentro di noi con differenze graduali) io punterei l'occhio de bove sulle regole
con quelle posso impedire (o almeno provarci) ad altre persone di morire
Se io ti insulto su Lazionet, o su Facebook, Twitter, Instagram o quello che vuoi te, puoi denunciarmi (e hai già pronte le prove).
Poi c'è il deep web, ma lì è come parlare di quello che avviene in un vicolo di un quartiere malfamato, non è gestibile fisiologicamente.
Poi c'è il whatsapp, ma anche in questo caso equivale al chiacchiericcio tra amici, e anche in questo caso non è gestibile.
I video personali girano come potevano girare tempo fa le foto, o le lettere d'amore tra amanti...
Il problema è semmai che la nuova mole di informazioni (siano o meno notizie) sono oggi strutturate in maniera eterogenea: Il Fatto, ad esempio, ti pubblica l'inchiesta sulle tangenti e poi il video di un'attrice alla quale sono uscite le tette di fuori. Col tempo spero questa eterogeneità sparisca: se voglio notizie serie vado su X, se voglio gossip vado su Y.
Io non ci vedo nuovi pericoli.
Io non vedo il bisogno di nuove regole.