Elezioni: i commenti dei Lazionetters

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Offline Ranxerox

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #160 il: 05 Mar 2018, 23:59 »
Se l'analisi della sconfitta porta a questa risposta, non andiamo molto avanti direi.
Se ci riduciamo a organizzare corsi di hackeraggio etico e concerti alternativi, avremo gli spazi pieni ma di gente che poi esce e se ne va a votare 5s e Salvini, lasciandogli la gestione del potere.

La sinistra, tutta la sinistra secondo me a partire da un ipotetico neo PD derenzizzato e deminnitizzato, deve tornare a fare opposizione. Vera, politica, parlamentare e sociale.
Dividersi tra "responsabili" che supportino vari governi e "movimentisti" che se ne fregano della gestione della cosa pubblica chiudendosi nei propri spazi, non serve a molto.

P.S. Aggiungo. Siamo nel 2018, non nel 1800/1900. E' ora che ce ne rendiamo conto, lo dico con profondo livello di autocritica.

Forse per la prima volta, dal 1948, non ci sarà, tra camera e senato neanche un seggio con un rappresentante di ispirazione comunista.
Se il PD renziano ha disintegrato la sinistra moderata, tutta la galassia antagonista non è che sia riuscita a tirar fuori granché in questi anni.
Questo, mentre guardiamo alla rinascita di un presunto fascismo soft e dove, ad oggi, sono in ascesa due movimenti che basano la loro forza elettorale sul territorio (perché lega e 5 stelle sul territorio ci stanno per davvero o comunque sanno ascoltarlo ed interpretarne le istanze).
Cioè fanno semplicemente quello che devono fare, nello spazio di consenso naturale della sinistra.
In sei/sette anni i 5 stelle arrivano a staccare il 32% dei consensi.
Lo spazio di manovra politico extra PD c'era tutto per chi aveva voglia di mandare i messaggi giusti partendo dal basso e fuori dalla logica dell'establishment partitico. Volendo questk spazio  c'era pure per un PD diverso da quello Renziano.
Evidentemente la sinistra non è più punto di riferimento per gran parte delle fasce deboli.
Forse è arrivato il momento che la sinistra italiana tutta (lacerata da decenni di sanguinose battaglie scissioniste, dove ognuno diventa il leader di se stesso), azzeri tutto e riparta dalla costruzione di una nuova filosofia politica mutuata sulle mutate esigenze della gente comune.

Offline anderz

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #161 il: 06 Mar 2018, 08:25 »
Come per Trump, come per Brexit, gi elettori de "sinistra" preferiscono scagliarsi contro il cittadino ignorante e gretto piuttosto che analizzare i motivi di un voto del genere. Soprattutto ancora ascrivono alla categoria "sinistra" un partito come il PD (che nel nome non ha più alcun accenno alle parole sinistra o socialdemocrazia già da un decennio e certamente da prima di Renzi), gli ultraliberisti paladini dell'austerità più disumana di +Europa o perfino gente come Hillary Clinton.

Non è un caso che ormai giusto al centro di Roma o Milano il PD abbia stravinto, non è per niente un caso. Se Salvini prende i voti degli operai del nord e i 5stelle sbancano al sud, nonostante scandali veri e presunti, polemiche ecc, forse chi non ha interpretato correttamente la situazione è chi si scaglia vergognosamente contro il suffragio universale.

Poi siamo d'accordo che sia Lega che M5S siano le risposte sbagliate. Ma ce ne erano di giuste? Voglio dire, chi vota PD cosa ne pensa della legislazione sul lavoro dalla riforma Treu al Jobs Act? La flessibilità sempre più selvaggia è stata un bene? Cosa ne pensa un sostenitore della Bonino di ulteriori tagli alla spesa pubblica conditi, anche qui, con un'ulteriore giro di vite sulla flessibilità (che a casa mia si legge precarietà)? Un elettore di LeU si è reso conto di aver sostenuto un trappolone teso a far tornare la vecchia leadership della "sinistra" piuttosto che il gioioso carrozzone capitanato dal solito magistrato prestanome?

Le finanze degli italiani si sono ridotte drasticamente negli ultimi 20 anni; una generazione intera, la mia, non potrà ambire per la prima volta nella storia d'Italia, ad avere un reddito superiore a quello dei genitori, una cosa che non è accaduta nemmeno dopo la seconda guerra mondiale; siamo tornati ad essere un popolo di emigranti. Io ricomincerei da questi semplici fatti.

Offline Valon92

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #162 il: 06 Mar 2018, 08:44 »
È banalizzare ridurre tutto nel dire che al Nord ha vinto la flat tax e le espulsioni e al centro sud il reddito di cittadinanza?

Offline Kappa

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #163 il: 06 Mar 2018, 09:21 »
È banalizzare ridurre tutto nel dire che al Nord ha vinto la flat tax e le espulsioni e al centro sud il reddito di cittadinanza?
secondo me sì, almeno per quanto riguarda i 5s: hanno un concetto di politica totalmente differente dagli altri partiti, in termini di partecipazione, costi della politica, non-professionalità  dei politici.

Offline FatDanny

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #164 il: 06 Mar 2018, 09:21 »
Si è abbastanza riduttivo dire che abbiano vinto flat tax e reddito di cittadinanza.
Anche perché se così fosse forza Italia avrebbe avuto un'affermazione più netta di salvini.

L'analisi di anderz mi convince, la spingo anche più in la.
Secondo me analizziamo il voto con parametri vecchi. Da prima Repubblica.
Consideriamo il voto una categoria su cui basare appartenenza, identificazione, visione del mondo.
I comunisti, i democristiani. In cui i risultati sono determinati da chi va a votare piuttosto che da scelte più o meno stabili.
Ma i flussi di voto ci dicono che non è cosi. Al Sud Chi 5 anni fa votava pd oggi vota i suoi principali antagonisti.
O pensiamo che siamo un paese di schizofrenici oppure tocca aggiornare le categorie e non pensare che il voto dimostri identità.

No, dimostra l'azione combinata di due fattori:

- il voto utile dinanzi ad un sistema bloccato.
Dopo decenni di propaganda sul voto utile il primo criterio di voto è questo.
Se sono di sinistra ma senza identificarmi in un partito e voglio mandare a casa il pd voto 5 stelle, non pap o leu.
Per la stessa ragione voto podemos in Spagna o melenchon in Francia.
Non è una questione ideologica, il polipo è totalmente fuori strada.
Ma una questione di utilità elettorale.
Nella misura in cui il parlamento ha perso le sue funzioni di rappresentazione della realtà politica complessiva e si riduce a pro/contro, gli elettori rispondono a questa semplificazione.

- La concretezza della proposta: nell'attuale quadro Ue la proposta di sinistra non è proponibile. Non a caso risulta oggi al 40% in un regno unito in uscita.
Dopo il caso tsipras risulta evidente che la sinistra elettorale non è credibile, per cui perché votarla?
O porta con se una ricetta in grado di resistere o rompere con l'europa liberista o è una contraddizione in termini, perché gli elettori anche senza dover leggere un trattato marxista si rendono conto come una qualsiasi ricetta di sinistra sia incompatibile con quel che ci impone l'Europa.
Dobbiamo diventare antieuropeisti? No ma  l'accettazione ideologica dell'Europa come fatto immutabile ha prodotto solo danni.

Offline Kobra

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #165 il: 06 Mar 2018, 09:22 »
È banalizzare ridurre tutto nel dire che al Nord ha vinto la flat tax e le espulsioni e al centro sud il reddito di cittadinanza?

http://www.lastampa.it/2018/03/06/cultura/opinioni/buongiorno/quanto-mi-spetta-1w7RDS8fo8nQUTonxQ5aZI/pagina.html

UnDodicesimo

UnDodicesimo

Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #166 il: 06 Mar 2018, 09:38 »
...

proprio perche' e' piu' facile per tutti dire la propria, e' piu' difficile essere ascoltati dato il gran rumore di sottofondo.

so che non sei il solo ma questa storia del social network che sembra responsabile di chissa' quale instupidimento del mondo moderno per me va di pari passo con il vecchio adagio che la tv rende il mondo piu' violento che andava tanto di moda decadi fa, e qualche anno specificatamente per un romanzo criminale.

l'M5S puo' essere roba di questi tempi, ma Grillo e' personaggio da 40 anni con tanto di allontanamento politico molto prima del ripulisti berlusconiano.

oggi chi non votava e decide di andare a votarli, lo fa per gli stessi motivi per cui lo faceva piu' di 20 anni fa con Berlusconi o piu' di 30 con Cicciolina, senza riuscire comunque a frenare l'astensionismo in aumento, segno che ci sono molti piu' che smettono di votare proprio.

semplicemente perche' la politica, definita  non populista, (definizione che comunque non faccio mia perche' per convicere milioni di persone devi essere sempre un anche-piu'-di-un-po' populista) non offre piu' nulla.

con o senza i social network.

Premessa filologica. Panem et circenseS! :beer: panem et circenses....
...
grazie  :beer: (sapevo avrei dovuto googlolare prima di scrivere  ;) )
Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #167 il: 06 Mar 2018, 09:54 »
Volevo consegnare a questo topic la reazione pacata di vittorio sgarbi all'esito delle elezioni nel collegio di Pomigliano che lo vedeva contro giginodimaio.

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/ldquo-maio-non-conosce-nemmeno-fica-rdquo-vittorio-sgarbi-continua-168668.htm

Offline TomYorke

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #168 il: 06 Mar 2018, 10:21 »

Dobbiamo diventare antieuropeisti? No ma  l'accettazione ideologica dell'Europa come fatto immutabile ha prodotto solo danni.

Eh caro, hai detto una cosa verissima. Temo si sia arrivati però fuori tempo massimo.
Eppure un economista come Emiliano Brancaccio queste cose le va dicendo da almeno 10 anni...
Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #169 il: 06 Mar 2018, 10:26 »
qualcuno sa darmi una spiegazione politica di quello che è successo a Pesaro con Minniti, Bizziccheri e Cecconi?
Perché è bello parlare di categorie, di ideologia, di flussi, ma è evidente che uno dei fattori determinanti nel risultato di queste elezioni è che la gente vota col culo (manco più con la pancia).

Offline Kobra

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #170 il: 06 Mar 2018, 10:54 »
Noterei due cose:
- Zingaretti, votando nello stesso giorno e negli stessi seggi, ha ottenuto un risultato assai diverso non imputabile alla sola presenza di LeU nella coalizione, il che significa che nella disfatta del PD il fattore renzi ha pesato eccome.
- Il voto degli italiani all'estero - quasi un milione di cui la gran parte concentrati in Europa - è diametralmente opposto a quello dei residenti nella penisola: PD e alleti oltre il 30%, centrodx al 20, M5S al 18%

Offline gentlemen

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #171 il: 06 Mar 2018, 10:56 »
Cmq le notizie sull'elezione o meno di Lotito al Senato sono discordanti, qualche sito parla di elezione avvenuta, altri invece lo danno per non eletto.
Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #172 il: 06 Mar 2018, 11:15 »
Noterei due cose:
- Zingaretti, votando nello stesso giorno e negli stessi seggi, ha ottenuto un risultato assai diverso non imputabile alla sola presenza di LeU nella coalizione, il che significa che nella disfatta del PD il fattore renzi ha pesato eccome.
- Il voto degli italiani all'estero - quasi un milione di cui la gran parte concentrati in Europa - è diametralmente opposto a quello dei residenti nella penisola: PD e alleti oltre il 30%, centrodx al 20, M5S al 18%
- Zingaretti ha vinto a causa di Pirozzi altrimenti anche questa regione sarebbe passata al centro dx. Però è innegabile che ha preso tanti voti in controtendenza rispetto al PD.
- Interessante questo dato. Non so spiegarmi questa cosa, l'unica cosa che mi viene in mente (maliziosamente) è che chi vive all'estero si limita a sentire i bollettini di renzi in cui si dice che in Italia va tutto bene. Ma è solo un mio pensiero (malizioso)

Offline Precisione

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #173 il: 06 Mar 2018, 12:57 »
Elezioni: Mastella, se fossi Lotito farei ricorso

 "Mi dispiace per Lotito che per qualche decina di voti non ce l'ha fatta. Gli ho detto che dovrebbe fare ricorso perché alcuni presidenti di seggio non sono stati favorevoli con noi di Forza Italia". Lo ha detto il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, nel corso di una conferenza stampa insieme alla moglie Sandra Lonardo, eletta senatrice nel proporzionale in Forza Italia.

Offline Dusk

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #174 il: 06 Mar 2018, 13:18 »
Noterei due cose:
- Zingaretti, votando nello stesso giorno e negli stessi seggi, ha ottenuto un risultato assai diverso non imputabile alla sola presenza di LeU nella coalizione, il che significa che nella disfatta del PD il fattore renzi ha pesato eccome.


Banalmente è la somma dei voti della coalizione alla Regione: il PD nel Lazio ha preso percentuali molto simili a Politiche e Regionali. Sì, in queste ultime è andato lievemente meglio, ma parliamo di un 21% a fronte del 18/19% circa.
Zingaretti, però, come Presidente, era appoggiato da un 3,5% di LeU, 4% di Lista Civica, 3% di +Europa e 2% di altre liste minori.
Che, come somma, dà il 33% finale. Bene, ma in un eventuale ballottaggio non avrebbe avuto granché possibilità.

Offline laziAle82

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #175 il: 06 Mar 2018, 13:30 »
:lol:

Chi abita fuori dall’Italia se ne frega dei bollettini di Renzi.
Chi abita fuori dall’Italia vive in società che non sono alienate da una comunicazione sulla “inda degli immigrati che rubano stuprano spacciano”.
E magari ha una visione un tantino diversa della accettabilità delle forze i gioco: Renzi vs Salvini vs Di Maio vs Berlusca perché vivere in società diverse (vorrei dire più civili in realtà, anzi lo dico) permette di capire cosa è civilmente accettabile e cosa no.
Salvini ad esempio non lo è.

Ah, giusto per rendrrenquesta Mia osservazione scevra da attacchi del tipo “la piddina”, io non ho votato PD.

Offline Kobra

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #176 il: 06 Mar 2018, 13:35 »
Chi abita fuori dall’Italia vive in società che non sono alienate da una comunicazione sulla “inda degli immigrati che rubano stuprano spacciano”.

Vero.
Aggiungo che chi vive fuori dall'Italia ha anche una visione diversa della realtà nostrale comparata a quella degli altri stati e fa la tara ad affermazioni del genere "qui è tutto uno schifo!"

Offline Kobra

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #177 il: 06 Mar 2018, 13:38 »
Che, come somma, dà il 33% finale. Bene, ma in un eventuale ballottaggio non avrebbe avuto granché possibilità.

Vero.
Ma la coalizione era in essere anche nelle Politiche sia pure con attori diversi.
Anche sottraendo LeU resta una differenza macroscopica di 7 punti percentuali.

Offline Sonni Boi

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #178 il: 06 Mar 2018, 13:44 »
Chi vive fuori dall'Italia (tra cui ci sono anch'io) tende anche ad essere meno esasperato, tende a non dover lavorare 10-12 ore al giorno per mettere insieme 800euro, tende a non avere contratti che vanno avanti di 3 mesi in 3 mesi, tende a non avere costantemente il rischio che la proprio fabbrica chiuda da un mese all'altro. Perchè è la gente che ha questi problemi (ormai maggioranza assoluta) che il PD (o +Europa, che è lo stesso) non lo vota più manco sotto tortura.

Persino Di Maio o Salvini, di fronte a realtà e prospettivi simili, diventano figure accettabili.

Offline Thorin

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #179 il: 06 Mar 2018, 14:01 »
Chi vive fuori dall'Italia (tra cui ci sono anch'io) tende anche ad essere meno esasperato, tende a non dover lavorare 10-12 ore al giorno per mettere insieme 800euro, tende a non avere contratti che vanno avanti di 3 mesi in 3 mesi, tende a non avere costantemente il rischio che la proprio fabbrica chiuda da un mese all'altro. Perchè è la gente che ha questi problemi (ormai maggioranza assoluta) che il PD (o +Europa, che è lo stesso) non lo vota più manco sotto tortura.

Persino Di Maio o Salvini, di fronte a realtà e prospettivi simili, diventano figure accettabili.

Onesto.
 

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