Mi pare un gran bel bluff, sgamato ormai da anni peraltro.
Uno che agli esordi cercò di vendersi come illuminato intellettuale di destra avido lettore di Evola e Pound. Ricordo anche che, una volta passato a Feltrinelli, si scagliò con forza contro Abberluscone, reo di averlo in qualche modo esiliato e censurato, peccato che fino a 5 minuti prima era stato il suo editore. Mi basterebbe solo questo, però credo non debba essere dimenticato il supporto incondizionato a Israele, la condanna per plagio e l'invenzione di sana pianta di rapporti epistolari con la madre di Peppino impastato, già defunta.
È uno che in TV appare sempre e comunque senza un briciolo di contraddittorio, il che non gli fa molto onore, e che alla fine la camorra, diciamolo chiaro e tondo, l'ha fatta diventare un simpatico fenomeno pop che porta parecchi denari. Ditemi se la serie tv di Gomorra è una serie di denuncia, ad esempio.
Poi se è un candidato spendibile mi metto comodo coi popcorn.
Condivido in toto la critica a Saviano, in particolar modo proprio quella relativa a Gomorra.
Se le altre sue sbandate sono figlie di arroganza, rispetto al tema che maggiormente conosce (e su cui è un piacere sentirlo parlare) non ci sono sconti fattibili.
La spettacolarizzazione della criminalità organizzata su cui ha messo la firma ha fatto danni inenarrabili nelle periferie partenopee e non mi venite a dire che si tratta di "libertà artistiche" perché serie come
The Wire dimostrano ampiamente che si può trattare il tema in modo diverso, senza rinunciare agli ascolti ma senza fare dei camorristi degli antieroi.
Questo senza contare la mitomania, le relazioni inventate (felicia impastato), la sua pochezza generale.
Detto questo però:
1) le parole di Salvini sono gravissime e anche se al posto di Saviano ci fosse stato Fabio Volo non avrei avuto dubbi da che parte stare;
2) in confronto agli attuali candidati di centrosinistra Saviano sarebbe un gigante, concordo con pentiux.
Il che fa capire quanto minuscoli siano i candidati di centrosinistra.
Il renzismo, la più grande macchina da sconfitta mai realizzata (cit.).
Ennesima disfatta, non si contano più ormai.
In questa hanno contato anche le dimissioni formali ma non sostanziali del gruppo dirigente responsabile della situazione.
Se ne è accorta pure Repubblica di una cosa che scrivo da anni: "Dal 2014 solo sconfitte in Toscana".
Guarda caso dal 2014, quando i toscani hanno preso il potere, sembra una contraddizione.
Qualche vittoria c'è stata, guarda caso dei non renziani (Caudo, Montino, la Puglia).
Quindi o ci si iscrive tutti al PD per cercare di cambiarlo dal di dentro oppure meglio pensare ad un nuovo soggetto politico di sinistra, nuovo nelle idee e nelle persone, non compromesso con il passato.
Veramente oggi Renzi ha detto che visti i risultati è "costretto" a riprenderne la guida.