@fabichan
E infatti ho parlato di religione etnica, un concetto comune a tante culture (il "popolo eletto" è un esempio), con la differenza che il Giappone ha vissuto secoli di isolamento dal mondo esterno, ma le credenze, almeno in origine, non differivano molto da quelle dei popoli dell'Asia centrale.
Tu continui a farmi esempi basandoti sull'era Meiji, ma parliamo di un periodo che più politico non si può, con le elite filo imperiali (e qui non mi dilungo oltre) che si mossero per copiare gli aspetti più efficaci dei dominatori del mondo occidentali (tecnologie, organizzazione militare e dello stato) mantenendo al contempo una cultura ostinatamente "giapponese" per rimanere indipendenti da poteri esterni. Ed è qui che entra in gioco lo shintoismo di stato, una misura assolutamente inedita che doveva rafforzare il concetto di stato nazione moderno "autenticamente giapponese" in netto contrasto con il passato feudale. il fulcro era il riconoscimento nella figura dell'imperatore come impersonificazione vivente della nazione e della razza Yamato. Ripeto, non si tratta di religione visto che uno può essere cristiano e shintoista allo stesso momento.
Ps. I vichinghi facevano guerra una volta l'anno semplicemente per una questione di ciclo delle stagioni. Cose che venivano codificate a livello religioso.