E' come la storia dei vaucher.
Dovevano "combattere il lavoro nero" (ahahah). L'hanno istituzionalizzato.
Meglio di niente, no?
E invece la risposta è proprio NO.
Perché almeno il lavoro nero era appunto nero.
Faceva si che determinate condizioni lavorative fossero ancora nell'ambito dell'illeggittimità, dell'illegalità.
Oggi invece non è che si sono trasformate le condizioni di chi lavorava in nero. No, semplicemente quelle condizioni sono divenute legittime.
Vale per i vaucher, vale per il lavoro scarsamente garantito del Jobs Act.
A questo punto sai cosa c'è? Domani facciamo il contratto a "diritti zero" che sono convinto ci ritroviamo tutti, ma proprio TUTTI, con i contratti a tempo indeterminato. E sai che svolta.
E' come se ti dicessero: da domani l'euro vale 0.0000000000001 e regaliamo 1 milione di euro a tutti.
Funziona sempre così.
E funziona così perché "qualcuno" ha deciso che la trasformazione sociale è un retaggio del passato, un'utopia politica buona per qualche sciocco e che l'unica cosa seria da fare è mettere le pezze, lavorare sulla semplice assistenza alle piaghe prodotte dal proprio stesso sistema, che non va assolutamente messo in discussione.
Guai a disturbare il manovratore, non gli si parla, lo dice anche il cartello.
Così si crea falsa coscienza, così si trasmette l'idea che nulla può cambiare, così si intossicano i lavoratori con idee bislacche e velenose. Tossiche. E questo è un danno forse peggiore della stessa misura specifica.