Sto leggendo con estremo interesse la discussione sul Venezuela, non partecipo attivamente perché avete una cultura di filosofia politica che fa paura. Sul serio.
Però leggendovi sto pensando ad una cosa: le filosofie alle quali si sta facendo riferimento sono fondamentalmente derivanti dalla prima Rivoluzione Industriale, gli è stata data giusto un'imbiancata ogni tanto per dare una parvenza di modernità, aiutate anche dal fatto che in fondo il lavoro dell'operaio con i telai a vapore non è molto diverso da quello con i nuovi macchinari, al netto di diritti acquisiti col tempo.
Quindi mi chiedevo se, all'alba della quarta Rivoluzione Industriale, o Rivoluzione Robotica, si senta il bisogno di far nascere una nuova filosofia.
Pensateci: stiamo andando a grandi passi verso un futuro dove verosimilmente non esisterà più la classe operaia, sostituita da Robot dotati di intelligenza artificiale ed in grado di interagire fra loro.
Si stima che nel 2020 (fra tre anni, cioè domani), almeno 5 Milioni di posti di lavoro saranno rimpiazzati da robot, ed in futuro, affinando l'IA, lo stesso destino lo avranno molti lavori "di concetto" o intellettuale.
Un robot saprà sapere le circa 160.000 leggi italiane lettera per lettera, metterle in relazione fra loro e trovare la migliore strategia accusativa/difensiva per statistica in pochi minuti.
Esce una nuova legge? L'aggiornamento richiede pochi minuti.
Stiamo andando verso un mondo nel quale si potrà fornire servizi e produrre a basso costo beni e servizi che in pochi potranno comprare, o in un mondo nel quale i robot pagheranno i nostri salari e le nostre pensioni?
Cosa ne pensate? Credete che liberismo e socialismo saranno ancora riferimenti sensati?