non sono tanto d'accordo !! ci sono 8 milioni di pensionati che campano con meno di 1000 euro al mese, pensare che non capiscano i tempi difficili e il potere d'acquisto la vedo difficile.....e poi i 70/80 enni hanno nipoti se non addirittura figli che non lavorano e forse non capiranno le dinamiche moderne ma che qualcosa non va si ....
Ovviamente era un paradosso. Non sto dicendo che se ne vanno a Miami mentre i "giovani" lavorano.
Quello che dico é che esiste un'intera generazione che non conosce e non capisce le problematiche del mondo del lavoro di oggi e gli scenari futuri. Perché negli ultimi 10/15 anni il mondo del lavoro é cambiato profondamente nelle sue dinamiche.
E cambia in continuazione. Cambiano gli indicatori che riescono a fotografare la situazione attuale.
C'é un'intera generazione per cui l'indicatore fondamentale era, ed é, il "posto di lavoro".
C'é un'intera generazione per cui se hai un posto di lavoro vuol dire che stai bene.
Perché era cosi una o due generazioni fa. E il posto di lavoro era, in fondo, per sempre.
Fino alla meritata pensione.
Oggi é ancora cosi ? Non credo.
Esiste una generazione per cui se sei licenziato é perché, in fondo, hai fatto qualcosa.
Perché quando lavoravano loro era cosi. Funzionava cosi.
Oggi é ancora cosi ? Non credo.
Che queste generazioni capiscano che i loro figli e i loro nipoti stiano soffrendo non lo metto in dubbio.
Quello che metto in dubbio é che siano in grado di capirne le ragioni profonde. Le ragioni contingenti.
Lo ripeto, é un paradosso, non voglio togliere il diritto di voto a nessuno.
Pero', a mio avviso, il problema esiste.
Qui in Francia, ogni mese, uno degli indicatori che vengono considerati come termometro della situazione del paese é il tasso di disoccupazione. E' un totem che viene annunciato nei telegiornali a reti unificate, atteso da tutti come l'informazione fondamentale per poter essere ottimisti o pessimisti.
Ed é sbagliato. Perché é una maniera di vivere la questione che non funziona più ormai da 30 anni.
Perché é solo un aspetto del problema. E neanche il più importante.
Perché più della metà delle persone considerate sotto la soglia di povertà HANNO un posto di lavoro.
HANNO un posto di lavoro.
Lavorano.
Cazzo, lavorano.
E sono poveri.
C'é un problema.