le rinunce degli italiani

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Offline anderz

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Re:le rinunce degli italiani
« Risposta #40 il: 09 Dic 2016, 12:20 »
Un aspetto da non sottovalutare é che l'invecchiamento della popolazione fa si che oggi, in un'elezione, votano anche milioni di persone di 70/80 anni che non hanno vissuto questo e che non si rendono conto cosa é diventato il mondo del lavoro e il livello del potere d'acquisto oggi.
E quindi sono impermeabili a tematiche fondamentali che andrebbero affrontare diversamente.
Paradossalmente io toglierei il diritto di voto a chi é andato in pensione.

Mi ricordi qualcosa  :=))
Re:le rinunce degli italiani
« Risposta #41 il: 09 Dic 2016, 12:22 »
Le imposte le paghi sul reddito se ne hai uno.
Il lavoro sottopagato è frutto di strategie precise che sono state perseguite da almeno un quarto di secolo.

Ed io che sto dicendo ?

Offline FatDanny

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Re:le rinunce degli italiani
« Risposta #42 il: 09 Dic 2016, 12:25 »
Il migliore antidoto ai miei poemi è che scriva IB. cosi io posso limitarmi a quotare.

Visto che questo dato non riguarda solo l'italia (anzi addirittura ieri è uscita statistica eurostat per cui in Ue Italia è tra i paesi col minor numero di redditi bassi in rapporto agli altri www.repubblica.it/economia/miojob/2016/12/08/news/stipendi_l_italia_tra_i_paesi_ue_con_meno_lavoratori_a_basso_reddito_-153703103 ) forse dovremmo iniziare ad ammettere che finita la golden Age dei salari dovuta alle lotte del movimento operaio e alla presenza dell'urss, il capitalismo ha smesso di produrre benessere ed è tornato a produrre ricchezza per pochi e miseria per gli altri.

Re:le rinunce degli italiani
« Risposta #43 il: 09 Dic 2016, 12:38 »
Ed io che sto dicendo ?

Che i contributi servono a finanziare il welfare generale. Quelli al massimo daranno una rendita a chi è riuscito a versarli con continuità, per chi non c'è riuscito o non ci sarà alcuna rendita oppure ci sarà qualche integrazione da parte dello Stato se avrà risorse sufficienti.   
Re:le rinunce degli italiani
« Risposta #44 il: 09 Dic 2016, 12:50 »
Che i contributi servono a finanziare il welfare generale. Quelli al massimo daranno una rendita a chi è riuscito a versarli con continuità, per chi non c'è riuscito o non ci sarà alcuna rendita oppure ci sarà qualche integrazione da parte dello Stato se avrà risorse sufficienti.

Mi sono spiegato male allora...
;)

Offline Gio

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Re:le rinunce degli italiani
« Risposta #45 il: 09 Dic 2016, 14:09 »
Per avere lavoro ci vogliono le imprese. La fortuna dell'Italia di 40 anni fa è stata nella piccola e media impresa che ha prodotto benessere ed ora è stata azzerata. Perchè, ormai, si puó mantenere solo evadendo le tasse come sa bene chi ci si trova dentro e non chi parla per teorie. E il nero sta salvando tante persone, al di lá della narrazione che se ne fa. Perché quando stai a casa senza imprese che ti danno lavoro, coi diritti ci fai poco.

Le grandi aziende, poi, oggi fanno welfare al posto dello stato. Devono mantenere persone che dovrebbero essere sostituite da lavoratori più giovani, perchè lo stato non saprebbe come fare.
Le tesi contro il capitalismo lasciano il tempo che trovano, perchè troppo sono i vincoli e le condizioni che sono imposti dall'esterno. Molte nostre grandi aziende dovrebbero licenziare migliaia di persone e sostituirle con persone più giovani. A parità di lavoratori impiegati, però, questa cosa,  sarebbe la rovina civile per le prime e non é certo responsabilitá delle aziende, questo.

Offline carib

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Re:le rinunce degli italiani
« Risposta #46 il: 09 Dic 2016, 14:36 »
Senza lavoratori le imprese non esisterebbero. Senza profitto continuerebbero ad esistere. Estirpando dal pensare comune la cultura del profitto, l'ineluttabilità del profitto, si può arrivare a pensare al lavoro e all'impresa come a degli 'strumenti' di realizzazione umana e sociale.

Offline Giako77

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Re:le rinunce degli italiani
« Risposta #47 il: 09 Dic 2016, 14:42 »
Sono anche io tra i poveri e anche abbastanza in.cazzat.

Guadagno 950€ al mese e vivo in casa occupata da 13 (ex scuola abbandonata)...il mio piccolo welfare me lo sono "strappato" con le lotte (per la casa in questo caso) e cerco di farlo quotidianamente sul posto di lavoro con il mio sindacato.

Oggi credo sia fondamentale creare quel paracadute per tutti quelle persone che, come me, non posso permettersi una vita decente. Quel paracadute si chiama reddito di cittadinanza (che non solo deve dare reddito a chi non lo ha ma deve integrare chi il lavoro lo ha ma ha un salario troppo basso), la casa e i servizi quali istruzione e sanità.

Le responsabilità sono da ricercare nella globalizzazione, la robotizzazione e nei partiti che in quesi anni ci hanno governato. Il PD (DS-PDS ecc...) in primis che ha portato avanti queste ricette neoliberiste (ieri Bersani si diceva penitito). L'UE che continua a imporre austerity, flessibilità del mercato del lavoro (MAI tutele), competitività (riduzione dei salari) e apertura ai mercati. La globalizzazione d'altra parte ha portato tantissime fabbriche a delocalizzare continuando però a vendere in occidente mettendo in competizione (sleale) l'operaio dell'est cn quello occidentale "cinesizzando" quest'ultimi (non solo in Italia ma anche in Germania vedi i mini-job).
Infine la robotizzazione e l'automazione che secondo l'ONU ( http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2016-11-17/allarme-onu-robot-sostituiranno-66percento-lavoro-umano-175644.shtml?uuid=AD3tyAxB&utm_source=dlvr.it&utm_medium=facebook) porterà alla sostituzione del 66% del lavoro umano. (Vedi anche http://www.repubblica.it/economia/miojob/2016/12/06/news/l_invasione_dei_robot_in_gran_bretagna_a_rischio_15_milioni_di_posti_di_lavoro-153562596/)

Che fare?
Più Stato, più welfare e maggiori tutele! Sano proezionismo: non vendi in occidente se non rispetti le regole ovvero diritti sindacali, salariali e umani.
Reddito diretto e indiretto e lavoro.
Rottura con l'UE.

Vorrei approfondire ma ho poco tempo x scrivere...
Re:le rinunce degli italiani
« Risposta #48 il: 09 Dic 2016, 14:51 »
Come siamo arrivati a questo punto, come se ne può uscire:

Galloni: paradigmi a confronto

Offline mdfn

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Re:le rinunce degli italiani
« Risposta #49 il: 10 Dic 2016, 17:38 »
Per me il tema è molto interessante.
Ma più che sulle analisi politiche, vorrei concentrare l'attenzione sul pratico.
Cioè, cosa si può fare affinché ognuno di noi abbia la possibilità di mangiare la carne (se vuole) o di comprare le medicine o di riscaldarsi durante l'inverno.
Non ho messo il punto interrogativo, ma è una domanda che pongo.
Nel senso che non conosco la risposta.
Sono ignorante, non so per esempio se esistano delle istituzioni o dei gruppi di cittadini che possono aiutare chi per un motivo o per l'altro è costretto oppure è disposto a rinunciare ad alcuni beni primari.
Parlando terra terra: se qualcuno di noi ha bisogno di un aiuto, anche di un piatto di pasta o di un posto per dormire, è bene che lo chieda. Io, se posso, una piccola mano la do.
Qualche anno fa mi sono trovato in una situazione quasi disperata: senza soldi e senza lavoro. Poi ho trovato qualche lavoretto che mi ha salvato la vita, ma comunque per un po' di tempo mi sono imposto un regime di vita molto austero, della serie riso in bianco pranzo e cena, zero spese accessorie. Avrei potuto chiedere aiuto, non l'ho fatto. Forse per orgoglio, perché poi, dopo avercela fatta a superare il periodo di difficoltà, mi sono sentito molto più forte. Ma c'è da dire che sono stato fortunato. Sarebbe potuta andare diversamente.

Offline Sonni Boi

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Re:le rinunce degli italiani
« Risposta #50 il: 11 Dic 2016, 13:15 »
Visto che questo dato non riguarda solo l'italia (anzi addirittura ieri è uscita statistica eurostat per cui in Ue Italia è tra i paesi col minor numero di redditi bassi in rapporto agli altri www.repubblica.it/economia/miojob/2016/12/08/news/stipendi_l_italia_tra_i_paesi_ue_con_meno_lavoratori_a_basso_reddito_-153703103 )

Un'altra interpretazione, ben più pessimista, dei medesimi dati:

https://it.businessinsider.com/in-italia-gli-stipendi-piu-bassi-delleuropa-occidentale/?ref=HREC1-12

Offline FatDanny

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Re:le rinunce degli italiani
« Risposta #51 il: 12 Dic 2016, 19:01 »
http://www.mckinsey.com/global-themes/employment-and-growth/poorer-than-their-parents-a-new-perspective-on-income-inequality

tiè, qui il dato è su 25 economie cosiddette "avanzate".
Ma in questo forum c'era chi diceva che non era vero. Che il capitalismo ancora creava benessere.
Che ci stavano i dati.

eccoli qui i dati. E dicono esattamente l'opposto. Il capitalismo oggi genera miseria per molti e ricchezza per pochi.

Offline carib

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Re:le rinunce degli italiani
« Risposta #52 il: 12 Dic 2016, 20:07 »
Sono due giorni che penso a una risposta per le riflessioni di mdfn, senza riuscire a scrivere nulla.
Dieci minuti fa mi è arrivata questa mail:

Sig.Direttore, mi scusi se la disturbo,mi chiamo Silvano ho 58 anni fin da ragazzo , amo leggere Poesia,Arte,Letteratura,,Storia Fumetti materie che adoro,,non ho potuto studiare per motivi economici, sa potessi leggerei il materiale edito come qualche rivista,libri per meglio conoscere queste Discipline leggo "solo Lettura del Corriere che mi regala un amico barista,ha qualche   rivista di questo 2016 MAI viste (a cui ho scritto senza risposta,) come LETTERA INTERNAZIONALE,L' INDICE,ALFABETA2,LEFT,,INTERNAZIONALE,,,FOCUS,STORIA, non si arrabbi la prego,ma sarebbe bello leggere qualcosa , vede vivo con pochi soldi di cassa integrazione e  purtroppo non riesco a scaricare nulla avendo un computer vecchio.Avessi qualche euro in piu' comprerei anche fotocopiate(magari) riviste di cui ho solo sentito parlare come STORIA DOSSIER,LEGGERE,FIERA LETTERARIA Mi scusi per il disturbo ed il tempo che le ho fatto perdere. .Auguri.

La mail è firmata e c'è un indirizzo presso cui spedire copie delle riviste. Chi è interessato mi contatti in pvt

(ps. mi toccherà dirgli che Lettera Internazionale ha sospeso le pubblicazioni due anni fa)

Offline Kredskin

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Re:le rinunce degli italiani
« Risposta #53 il: 12 Dic 2016, 21:15 »
Condivido quanto scritto da molti, essendomi trovato anche io un po nella merda, ultimamente. Sono passato da sicurezza totale (pochi ma sicuri) a zero o quasi.

Soluzioni non ne ho, perché penso che il problema sia insito nell'essere umano, nella sua natura ingorda ed egoista.

Difatti ultimamente non vedo la luce, sono fermamente convinto che siamo prossimi al collasso finale, che non ci sia scampo a questa situazione orrenda, creata dal capitalismo, vero male assoluto della nostra epoca.

Chi scula (il talento ormai non ha quasi più rilevanza, o quanto meno ne ha davvero davvero poca) vive bene, che sia per nascita, per amicizie, per caso. Gli altri tutti a tribolare fino a 75 anni, sperando di non crepare prima.

Offline mdfn

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Re:le rinunce degli italiani
« Risposta #54 il: 16 Dic 2016, 14:06 »
Sono due giorni che penso a una risposta per le riflessioni di mdfn, senza riuscire a scrivere nulla.
Dieci minuti fa mi è arrivata questa mail:

Sig.Direttore, mi scusi se la disturbo,mi chiamo Silvano ho 58 anni fin da ragazzo , amo leggere Poesia,Arte,Letteratura,,Storia Fumetti materie che adoro,,non ho potuto studiare per motivi economici, sa potessi leggerei il materiale edito come qualche rivista,libri per meglio conoscere queste Discipline leggo "solo Lettura del Corriere che mi regala un amico barista,ha qualche   rivista di questo 2016 MAI viste (a cui ho scritto senza risposta,) come LETTERA INTERNAZIONALE,L' INDICE,ALFABETA2,LEFT,,INTERNAZIONALE,,,FOCUS,STORIA, non si arrabbi la prego,ma sarebbe bello leggere qualcosa , vede vivo con pochi soldi di cassa integrazione e  purtroppo non riesco a scaricare nulla avendo un computer vecchio.Avessi qualche euro in piu' comprerei anche fotocopiate(magari) riviste di cui ho solo sentito parlare come STORIA DOSSIER,LEGGERE,FIERA LETTERARIA Mi scusi per il disturbo ed il tempo che le ho fatto perdere. .Auguri.

La mail è firmata e c'è un indirizzo presso cui spedire copie delle riviste. Chi è interessato mi contatti in pvt

(ps. mi toccherà dirgli che Lettera Internazionale ha sospeso le pubblicazioni due anni fa)
Non sono sicuro di aver capito, comunque se al signor Silvano piace leggere gli puoi dire che esistono le biblioteche e che farsi la tessera è gratuito.
Adesso mi viene il dubbio che possa non essere di Roma, ma forse anche da altre parti esistono le biblioteche, chissà.

Offline carib

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30356
Re:le rinunce degli italiani
« Risposta #55 il: 16 Dic 2016, 14:40 »
Gracias amigo, anche questa è condivisione  ;)
Re:le rinunce degli italiani
« Risposta #56 il: 16 Gen 2017, 12:53 »
 Orizzonte48: POVERTA' assoluta e POVERTA'...DI RISCHIO (molto attuale): la fine della disciplina della "MOBILITA" e il reddito deflattivo di inclusione

P.S. Ero indeciso se segnalare questo EuroBARBAtrucco qui o nel topic su Jobs act e disoccupazione

Offline bak

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Re:le rinunce degli italiani
« Risposta #57 il: 16 Gen 2017, 13:30 »
Io rispetto a molti di voi sono un privilegiato, nel senso che, pur essendo monoreddito la casa di Roma (dove frequentano l'università i miei figli) e quella dove vivo, in Sardegna l'hanno pagata i miei.
Nonostante tutto sacrifici ne facciamo eccome: ormai è un anno e mezzo che non metto piede a Roma (e Dio sa quanto mi manca), non ho alcun tipo di abbonamento (sky/mediaset), la carne la si compra con i buoni pasto etc.
Questo perché macchina e casa incidono notevolmente sul bilancio mensile delle spese e, viaggiando ogni giorno (60 km tra andata e ritorno), non posso differirle. Più i ragazzi, che non campano d'aria, condominio e spese varie e arrivi alla fine del mese con l'affanno.

Un sogno nel cassetto? Comprare un bilocale ad Oristano che mi eviterebbe viaggi continui ed un risparmio di tempo, salute e soldi.
 

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